venerdì 28 giugno 2019

Aprire un conto all’estero legalmente

Non troverai una filiale di banca tedesca, svedese o di un altro Paese dietro casa. Per esempio, tutti gli sportelli di Deutsche Bank in Italia sono parte di una banca italiana a tutti gli effetti. Se vuoi aprire “fisicamente” un conto in una banca estera devi prepararti a fare un viaggetto. Dove? Considerando che praticamente tutte le banche francesi, tedesche e spagnole aprono conti solo ai residenti, la soluzione migliore resta la Svizzera.

Di solito le banche svizzere non hanno problemi ad aprire conti correnti a residenti italiani. Ma rischi di pagarli molto cari. Per questo ti consigliamo la lettura di questa guida.


LA BANCA DA SCEGLIERE SE VUOI/PUOI USARE INTERNET
Se non hai problemi ad aprire un conto su internet, le alternative sono più economiche e più semplici - se non hai dimestichezza col pc, fatti aiutare. Ti consigliamo il conto della tedesca N26. Lo apri qui https://n26.com/r/lucab9514. Basta farti una foto col cellulare e avere a disposizione i tuoi documenti d’identità. È un conto corrente a tutti gli effetti, con codice Iban tedesco – è quel codice che identifica il tuo conto corrente e ti permette di fare e ricevere bonifici. Nella versione base il conto è gratis e gratis sono i prelievi fatti in Italia con la carta che ti verrà inviata. Più di questo non puoi fare, ma potrebbe essere sufficiente se il tuo scopo è scappare dalla patrimoniale. La banca è sicura? I bilanci sono scarni e vecchi: l’ultimo è il 2017, in cui si vedeva che la banca aveva chiuso il bilancio in perdita, ma aveva un indicatore di solidità CeT1 su livelli eccellenti. Per valutarla avremmo bisogno di più dati: se fosse italiana sospenderemmo il giudizio di affidabilità. Va detto che la banca non concede molti prestiti e che i tuoi soldi fino a 100.000 sono protetti dal Fondo interbancario di tutela tedesco.

LE ALTERNATIVE A N26
C’è l’olandese Bunq. Apri il conto qui https://www.bunq.com/it/ e anche in questo caso la procedura è veloce, ti basta un cellulare e un documento d’identità. Il conto è simile a quello di N26 solo che in questo caso avrai un codice Iban olandese. Il conto è più costoso di N26. Dopo un mese gratis paghi per la tenuta del conto 7,99 euro al mese e puoi fare solo 10 prelievi gratis di contante dagli sportelli bancomat. Dal punto di vista dei bilanci la situazione è simile a N26: manca un vero documento completo (sappiamo solo che il 2017 si è chiuso in perdita): il nostro giudizio di affidabilità è “sospeso”. In ogni caso i tuoi soldi fino a 100.000 euro sono coperti dal Fondo interbancario di tutela olandese.

Un’altra alternativa può essere Revolut. Per aprire il conto vai qui https://www.revolut.com/it-IT/, scarica l’app sul telefonino e avere a disposizione un documento d’identità. Il codice Iban dal quale potrai fare e ricevere bonifici sarà inglese. La versione base del conto non ti permette di fare altro ma è gratis. Per ricevere la carta con cui fare prelievi bancomat dovrai pagare le spese di consegna (salvo promozioni) e avrai gratis solo 200 euro di prelievi al mese. Revolut non è una banca: in caso di problemi non avrai alcuna tutela da parte di alcun fondo interbancario. Non è il massimo. N26 resta la nostra preferita.

COME APRIRE IL CONTO ALL’ESTERO LEGALMENTE
Vuoi aprire un conto all’estero? Per evitare sanzioni ricordati due cose importanti. Se nel corso dell’anno il valore complessivo sui conti all’estero supera, anche solo per un giorno, 15.000 euro (devi fare la somma dei soldi su N26, Paypal, Bunq…) dovrai dichiararli al Fisco italiano tramite il modello Redditi (quadro RW). Devi fare la dichiarazione anche se hai tenuto i conti aperti solo per qualche mese e anche se risultano chiusi a fine anno. Inoltre, se mediamente nel corso dell’anno, hai tenuto su tutti i conti una somma superiore a 5.000 euro, dovrai pagare il bollo di 34,2 euro.

Se sul conto estero hai tenuto 8.000 euro per tutto l’anno dovrai fare la dichiarazione dei redditi e compilare il quadro RW per pagare il bollo. Devi fare la somma di tutti i conti aperti. Se su un conto hai tenuto in media 2.500 euro e su un altro 3.000, la somma fa 5.500 euro, dovrai fare la dichiarazione dei redditi, pagare il bollo su entrambi i conti (quindi 34,2X2 euro). Se hai il conto all’estero e tua moglie ne apre un altro a suo nome le giacenze non si sommano – se tu hai 3.000 euro sul conto estero per tutto l’anno, e tua moglie fa lo stesso, né tu, né lei dovrete fare la dichiarazione.

Se dovessi percepire degli interessi sui soldi lasciati sui conti all’estero, dovrai pagare il 26 % sempre con dichiarazione dei redditi (quadro RM). Puoi non dichiarare nulla al fisco solo se sposti i conti all’estero con bonifico, se il totale non supera mai neanche per un giorno 15.000 euro e solo se mediamente nell’anno hai tenuto su questi conti complessivamente fino a 5.000 euro. In tutti gli altri casi preparati a chiedere aiuto (e a pagare) il tuo commercialista. Oppure vedi la guida sulla tassazione del conto all'estero.

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