Le società a piccola capitalizzazione quotate a Piazza Affari hanno messo
su, in media, il 18% da inizio anno, quelle a media capitalizzazione il
17%, le grandi il 4% . Come mai? La tendenza e cominciata a
dicembre, con il via libera ai Pir, scatole che, se riempite di azioni e bond
emessi da piccole e medie imprese italiane, ti permettono di non pagare
le tasse sui guadagni. Teoricamente puoi decidere tu cosa mettere nella
scatola, ma un puro “conto titoli Pil” ancora non esiste. I “signori del
risparmio gestito” hanno più l' interesse a creare dei fondi comuni Pir su cui
incassano laute commissioni, e ne hanno creati tanti da inizio anno.
I “signori del risparmio gestito” hanno riempito le scatole Pir
comprando azioni di piccole e medie imprese italiane, non importa se care, e
questo spiega la notevole crescita di questi titoli.
I rialzi di queste azioni continueranno? Sì, almeno per un po'. In questi mesi
i fondi sono stati creati, ma ora inizia la fase di vendita. A te. E più tu
compri fondi Pir, più questi si devono approvvigionare di azioni di piccole
e medie imprese, più i prezzi di queste ultime salgono. Non finisce qui:
più i prezzi delle azioni salgono, più il valore delle quote dei fondi Pir sale,
più i risparmiatori saranno stimolati a investirci, portando altri soldi che
andranno a essere investiti ancora sulle azioni di piccole e medie imprese,
facendo salire ancora i loro prezzi. Un circolo che si autoalimenta e su cui
vale la pena speculare. Attenzione: il meccanismo è quello classico della
“bolla”, prezzi di azioni gonfiati senza un legame con le prospettive delle
società. Le bolle, prima o poi, esplodono. Specula sul rialzo dei prezzi di
queste azioni, conscio che si tratta di un investimento rischioso e che va
seguito da vicino.
I TITOLI SU CUI PUNTARE: LE MID CAP
Su quali azioni speculare? Sulla carta tutte quelle fuori dall'indice FtseMib.
Secondo noi le più gettonate saranno quelle a media capitalizzazione,
le 60 che nella classifica di capitalizzazione occupano i posti dal 41 al 100.
Storicamente le azioni di società a piccola capitalizzazione tendono a
moltiplicare i movimenti di Milano. Le azioni a media, invece, salgono meno
quando la Borsa va bene. Il fatto che siano salite così tanto in questi mesi
lascia intendere che sono state le più acquistate dai Pir. Molti Pir hanno
tra i loro benchmark (riferimento per la costruzione del portafoglio)
indici di azioni a media capitalizzazione. Inoltre, le azioni a piccola
capitalizzazione possono essere difficili da acquistare, soprattutto per
acquisti importanti come quelli fatti dai fondi: ecco perché le azioni sull'Aim
- il mercato delle società piccolissime (e spesso in perdita) - sono salite in
questi mesi solo del 10% circa.
ETF
Tra le 60 azioni quali scegliere per la speculazione? Nessuna in particolare,
meglio prenderle tutte e 60, con l'Etf Lyxor Italia mid cap Pir (123,92 euro;
Isin FR0011758085) quotato a Piazza Affari. Ha due vantaggi. Per comprare
60 azioni paghi commissioni di compravendita identiche a quelle per
l'acquisto di una sola e solo lo 0,5% di commissioni di gestione annue
(detratte dal prezzo dell'Etf). Secondo: per ora, nonostante il nome, non
e un “investimento Pir” (continuerai a pagare le tasse sui guadagni).
Semmai, potrai inserirlo nel “cassetto Pir” quando le banche offriranno dei
“conto titoli Pil”. Ora è un Etf come un altro. Non è un male: non ti leghi le
mani, la scelta dell'investimento Pir si fa una volta sola e intanto ti prendi
il rialzo dei titoli legato agli acquisti fatti dai fondi Pir. Alcuni di questi
potrebbero comprare questo Etf, anzi l'hanno già fatto: il suo patrimonio è
più che decuplicato in tre mesi.
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