Dopo il rosso di 0,28 euro per azione nel 2013, il 2014 si chiude con utili di 0,07 euro per azione. Un dato inferiore alle nostre stime, ma solo per il peso, superiore al previsto, delle tasse “retroattive” sulla cessione della quota in Banca d’Italia (0,03 euro per azione).
Escludendo questo elemento una tantum, i conti sono in crescita sia nei ricavi da interessi (+3,3 %) sia nelle commissioni (+10,5 %). Altre buone notizie riguardano il rapporto tra patrimonio e rischi, in linea con i requisiti europei, e il dividendo. Il fatto che quest’ultimo sia stato alzato da 5 a 7 centesimi (noi ci aspettavamo si fermasse a 6), nonostante l’invito alla cautela della Banca centrale europea, è un segnale del fatto che il management si aspetta di proseguire la crescita anche nei prossimi anni. E anche noi: stimiamo utili 2015 e 2016 pari a 0,12 euro per azione.