Come evitare la patrimoniale sui tuoi risparmi

Tasse sulle rendite finanziarie, patrimoniali sui risparmi, prelievi forzosi sul conto corrente. Il rischio esproprio è sempre alto in Italia. Come difendersi legalmente!

Obbligazioni ad alto rendimento

I tassi sui titoli di Stato, obbligazioni e conti deposito sono ai minimi. Rendimenti e rischi delle obbligazioni High yield. Quali le migliori?

Come dichiarare e pagare l'Ivafe

Dichiarazione fiscale delle attività finanziarie all'estero (inclusi conti correnti e forex). Come dichiarare l'Ivafe, il bollo sulle attività all'estero.

Quali tasse si pagano per i guadagni sul Forex?

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Migliori conti correnti a zero spese

Classifica migliori conti correnti senza spese. Dove non si paga il bollo. Confronto banche online.

martedì 26 dicembre 2017

Le banche svizzere avviseranno i clienti italiani

Il Parlamento Svizzero ha appena approvato importanti restrizioni al modello Ocse sullo scambio automatico dei dati bancari. Norme approvate proprio con la ratifica dell'accordo sullo scambio automatico con il Gruppo di 41 Paesi, con i quali lo scambio avverrà nel corso del 2019, riguardo alla fotografia dei dati bancari e finanziari al 1° gennaio 2018.

Nel Gruppo dei 41 figurano Stati che il governo svizzero diplomaticamente definisce come «Stati problematici»: parecchi parlamentari temono la strumentalizzazione dei dati una volta pervenuti nelle mani di regimi che potrebbero usarli in modo non conforme alla Convenzione europea sui diritti dell’uomo: i regimi russo, cinese, saudita, brasiliano, turco e simili. Mentre l’approvazione allo scambio automatico con il primo Gruppo di 38 Paesi, compresi i Paesi Ue, che avrà luogo nel corso del 2018, non aveva sollevato preoccupazioni, questa volta sono insorte molte voci, come quella della deputata Martullo-Blocher, preoccupata per eventuali vessazioni alle quali potessero essere esposti i connazionali residenti fiscalmente nei Paesi cosiddetti problematici.

Il Parlamento svizzero ha introdotto l’articolo 1-bis che prevede condizioni restrittive dello scambio automatico, che quindi automatico non sarà più. Infatti, tutte le banche svizzere dovranno comunicare ai propri clienti residenti all’estero se e quali dati trasmetteranno al Fisco straniero, e ciò entro la fine del giugno 2018 per 38 Stati, ed entro il 30 giugno 2019 per il Gruppo dei 41. Sulla base di questa comunicazione, i contribuenti potranno chiedere la rettifica dei dati da comunicare al Fisco straniero.

In caso di mancato accordo, il contribuente potrà sottoporre la sua richiesta al tribunale civile, con facoltà di ricorso, differendo pertanto almeno di un paio di anni la data della trasmissione effettiva all’estero delle informazioni finanziarie. Sorgeranno agguerrite vertenze nei confronti di una banca che dovesse rifiutarsi di riconoscere la residenza in quei Paesi che vendono permessi a persone desiderose soltanto di evitare lo scambio automatico con le autorità del Paese in cui vivono.

Benché non figurino nella lista nera Ue, fra questi Paesi primeggiano Bulgaria, Cipro, Grecia, Malta e Romania. Una volta che si fosse chiarito quali dati la banca possa trasmettere al Fisco federale svizzero, nei confronti di quest’ultimo è ancora possibile chiedere una rettifica di eventuali errori, parimenti con facoltà di ricorso alle autorità giudiziarie. Si tratta di norme introdotte nel solco dell’ondata normativa per rafforzare la protezione dei dati personali, da ricondurre alla prossima entrata in vigore del GDPR/2016/679 (General data protection regulation), della Ue.

Fonte: la guida "Conto in Svizzera"

giovedì 21 dicembre 2017

Polizza vita Genertel iLife con Kit Energy in omaggio

Promozione Genertel dedicata alla polizza vita iLife: per chi sottoscrive il prodotto entro il 31 dicembre 2017 c’è in regalo un “Kit Energy” ovvero un set per il proprio benessere composto da un braccialetto fitness tracker Fitbit, una settimana di Yoga e sport a scelta, il supporto di un nutrizionista.

Tutti i dettagli sul sito Genertel.

domenica 10 dicembre 2017

Resiste il segreto bancario svizzero

I clienti residenti in Svizzera delle banche presenti nella Confederazione potranno continuare a beneficiare del segreto bancario. Il consiglio nazionale ha infatti accolto una mozione (con 120 voti a favore e 64 contrari) in tal senso e chiesto così al consiglio federale di abbandonare definitivamente la prevista revisione del diritto penale fiscale. Questa decisione dovrebbe portare al ritiro del referendum "Sì alla protezione della sfera privata", che vuole consolidare il segreto bancario nella Costituzione per i clienti delle banche residenti nella Confederazione e che era stata lanciata nel 2014 per contrastare i progetti dell'allora ministro delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf ed evitare che i cantoni possano esigere dagli istituti di credito informazioni su un cliente sospettato di sottrazione fiscale. Il segreto bancario decade quindi, come oggi, solo in caso di frode.

Diverso ovviamente il caso per i non residenti per cui valgono le nuove regole internazionali, come riportato nella guida al Conto in Svizzera.

martedì 28 novembre 2017

I rischi di acquistare diamanti in banca

Mps assegnava budget sulle pietre alle filiali. Intanto Banca d’Italia ha chiesto dati precisi sulle procedure interne C’è più di un rischio che è stato sottaciuto ai risparmiatori nel collocamento dei diamanti attraverso le banche: le pietre erano presentate come “investimento sicuro” ma si sono dimostrate invece un azzardo, costruito su informazioni «gravemente ingannevoli e omissive» (parole dell’Antitrust).

Sono decine gli istituti coinvolti, con gemme piazzate a oltre 120mila clienti per un valore che supera i due miliardi. Il 30 ottobre l’Autorità ha sanzionato Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment, i due primi broker nazionali: 9,35 milioni le sanzioni al canale Idb (2 milioni al broker, 4 a UniCredit e 3,35 a Banco Bpm) e 6 milioni quelle al canale Dpi (un milione al broker, 3 a Banca Intesa, 2 a Mps).

martedì 21 novembre 2017

Conviene la conversione del bond Mps?

Il decreto del Mef apre l’offerta di scambio del subordinato con titoli senior: ecco come valutare l’offerta.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’atteso decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), è scattata la conversione in bond senior della famigerata obbligazione subordinata retail 15 maggio 2008 - 15 maggio 2018 upper Tier 2(Isin IT0004352586) di Banca Mps. Un’operazione la cui ratio sta tutta e solo nella volontà della banca, del Governo e delle autorità di vigilanza di ridurre i rischi di un’ondata di cause da parte dei risparmiatori che lo sottoscrissero, a tranche mimine da 1.000 euro, per 2,16 miliardi anche in virtù della sua cedola lorda, pari al tasso Euribor a 6 mesi maggiorato del 2,5 per cento.

domenica 19 novembre 2017

Buono Amazon con Conto Adesso di Credit Agricole

Scadeva il 31 ottobre la promozione relativa a Conto Adesso (bundling Amazon) di Credit Agricole, ma dopo un’assenza dal sito di un paio di giorni l’offerta è ritornata on air ed è ripresa la campagna banner dedicata con la conferma delle condizioni già indicate (la denominazione è “Conto Adesso Ti Premia ottobre – Proroga”): pertanto ai nuovi clienti viene offerto un coupon Amazon di 150 euro con coupon aggiuntivo di 50 euro in caso di sottoscrizione della carta American Express. La scadenza è ora fissata al 10 gennaio 2018.

Sei quindi ancora a tempo per fare e farti un regalo di Natale. La promozione Conto Adesso è valida solo per conti correnti aperti online da questa pagina.

mercoledì 8 novembre 2017

Assicurazione auto per atti vandalici. Attenti alle fregature

Alcuni mesi fa, poco prima della scadenza della polizza Rc, mi sono messo a cercare la migliore offerta sul mercato, intenzionato a includere tra le coperture anche l’atto vandalico. La scorsa estate, in vacanza, qualcuno ha rigato la fiancata dell'auto.
Dopo aver denunciato il fatto, l'assicurazione mi ha chiesto documentazione che provasse la presenza di analoga copertura l'anno precedente. Sono andato a controllare il contratto e sotto la voce "clausole vessatorie" è riportato un elenco di articoli che rimandano alle condizioni generali di assicurazione. Nelle quali, a un certo punto, si legge che «è possibile prevedere la garanzia “atti vandalici” solamente se già presente nel contratto precedente o in caso di veicolo di nuova proprietà. In caso di sinistro la compagnia richiede al contraente/ assicurato la documentazione comprovante l’osservanza di tali requisiti. La mancata produzione della documentazione probatoria renderà la garanzia non operante, pertanto la compagnia non procederà al pagamento dell’indennizzo».

lunedì 6 novembre 2017

Tasse sugli immobili in Spagna e all'estero

Gli obblighi da tenere in considerazione per un acquisto immobiliare di natura residenziale in Spagna sono connessi al momento dell’acquisto dell’unità immobiliare, della detenzione della stessa e dell’eventuale dismissione, con l’avvertenza di verificare bene presso la comunità autonoma ove si desidera procedere all’acquisto, possibilmente con professionisti qualificati, eventuali aspetti particolari. In generale e sotto il primo profilo, le imposte (indirette) sono, alternativamente, l’Iva (impuesto sobre el valor anadido) e l’Itp & Ajd (impuesto sobre transmisiones patrimoniales y actos jurìdicos documentatos), a seconda che la vendita riguardi immobili nuovi (in genere, soggetti Iva in fase di prima cessione) ovvero usati (di regola soggetti privati ).

giovedì 2 novembre 2017

Previsioni sull'oro per fine 2017

Il meglio è probabilmente alle spalle. Almeno per un po’ di tempo è difficile che l’oro riveda il picco dei 1.358 dollari l’oncia toccato lo scorso 8 settembre. Gli esperti su questo sono piuttosto concordi e si attendono un metallo giallo intorno ai 1.200-1.250 dollari da qui a fine anno. Ulrich Stephan di Deutsche Bank ipotizza un oro intorno a quota 1.230 dollari a fine 2018, circa il 5% in meno rispetto alle quotazioni attuali. Gli analisti di Goldman Sachs stimano che il metallo giallo chiuderà l’anno a 1.250 dollari ma successivamente potrebbe scendere fino a 1.100 dollari.

È evidente che non pare proprio il momento giusto per comprare. Anzi, «per chi ha oro in portafoglio», spiega Paolo Vico di banca Ifigest, «potrebbe avere senso vendere oggi per poi ricomprare a un prezzo più basso». Anche perché, aggiunge il gestore «chi teme una ripresa dell’inflazione e vuole mettersi al riparo dall’aumento dei prezzi oggi ha opzioni più interessanti. A cominciare dalle banche che in uno scenario di tassi in aumento vedono rafforzarsi i loro margini».

Nel medio periodo la funzione di riparo dall’inflazione andrebbe inoltre ridimensionata spiega Tommaso Mancuso, head of Multi-Asset di Hermes I.M.: «Se è vero che l’oro nel lungo termine ha battuto l’inflazione, è altrettanto vero, che nel medio non è più affidabile del mercato azionario. Per esempio, se negli ultimi 100 anni l’oro ha reso più dell’inflazione statunitense, su un orizzonte triennale, il suo rendimento ha ecceduto l’inflazione solo un terzo delle volte. L’oro offre protezione contro la paura di inflazione, ma quando il timore diventa generalizzato, è spesso già troppo tardi per comprarlo».

Le mosse delle Banche centrali, in particolare della Federal Reserve, sono il fattore chiave su cui gli analisti basano le loro valutazioni sulle prospettive dell’oro. Tassi di interesse più alti significano infatti maggiori rendimenti per le obbligazioni e un rafforzamento del dollaro rendendo questi asset più appetibili. A maggior ragione se la stretta monetaria avviene in uno scenario di inflazione che resta contenuta e quindi viene meno l’appeal dell’oro in funzione anti-inflattiva. Oggi i mercati danno quasi per scontato, con una probabilità dell’80%, che la Fed alzerà nuovamente i tassi a dicembre.

Nel corso del 2018 sono attese altri due ritocchi al rialzo. L’ipotesi che la Casa Bianca sostituisca l’attuale presidente Jenet Yellen in scadenza di mandato a febbraio, con il “falco” ex Morgan Stanley, Kevin Warsh, non fa altro che accentuare il distacco degli investitori dal metallo prezioso. Inoltre il 26 ottobre è in programma una riunione della Banca centrale europea da cui potrebbero arrivare ulteriori indicazioni sui tempi di una normalizzazione della politica monetaria. Bene rifugio per tradizione secolare sull’oro influiscono naturalmente anche tensioni geopolitiche e sviluppi delle situazione internazionale più difficilmente prevedibili.

La corsa di fine estate è stata favorita dalle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord che al momento sembrano parzialmente rientrate. Qualora lo scontro dovesse riacuirsi ne seguirebbe una pressione al rialzo sulle quotazioni. Non mancano analisti che conservano una visione positiva sul metallo giallo. Il recente calo delle quotazioni, spiegano, incorpora attese per un consolidamento della crescita economica che non è così scontato.

domenica 29 ottobre 2017

I rischi per l'Italia. Nuove tasse e Btp ridotti?

Segnati la cifra: 20,4 miliardi di euro. Questo è l’ammontare della nuova finanziaria con 9,5 miliardi di risorse in più che derivano da tagli di spesa e lotta all’evasione fiscale e 10,9 miliardi di maggiori uscite non coperte da altrettante entrate (cioè di deficit). Di questi 20,4 miliardi quasi 16 servono per evitare l’aumento dell’Iva già previsto per il 2018, il resto finanzierà sgravi fiscali alle imprese che assumono giovani, aumenti di stipendio dei dipendenti statali e via dicendo.

mercoledì 18 ottobre 2017

Rischio fallimento banche e Italia nel 2018?

Non se ne parla in tv (e quindi per l'italiano medio la notizia non esiste) ma per lo meno, per una volta, sui giornali ci sono vari articoli che illustrano il rischio Italia 2018.

Tutto è iniziato dopo le elezioni tedesche che hanno reso evidente come il nuovo governo, ed in generale il nuovo corso europeo, non possa che portare ad una politica più di rigore e quindi contraria ai paesi indebitati, Italia in primis.

domenica 15 ottobre 2017

Nuovo conto Mediolanum, perché non conviene


conto corrente mediolanum

Importante cambiamento in casa Banca Mediolanum con il lancio di Conto Mediolanum: il nuovo prodotto (presente anche nella versione “Conto Mediolanum – clienti Young” che si rivolge ai giovani fino a 27 anni) sostituisce la precedente gamma targata “Freedom” (rimane solo “Freedom Più Professional” che si rivolge a liberi professionisti e ditte individuali) prevede per il primo anno canone azzerato anche sulla carta di credito (mentre la carta di debito Mediolanum Card è gratuita sempre così come i prelievi da qualunque sportello in Italia).

giovedì 14 settembre 2017

Investire in bitcoin e nelle altre criptovalute - consigli top

Le criptovalute, o monete digitali, sono delle valute decentralizzate che utilizzano la crittografia per le transazioni e per la stessa generazione di moneta virtuale. L’apripista del mercato, che oggi conta centinaia di monete virtuali, è stato il bitcoin, recentemente volato oltre la soglia stellare di 4mila dollari. «Quello delle criptovalute è un fenomeno in rapida crescita», in cui «il bitcoin continua a rimanere dominatore indiscusso anche se il suo potere è notevolmente diminuito negli ultimi mesi», commenta Mati Greenspan, senior analyst di eToro, che segnala l’irresistibile ascesa di altre criptovalute meno note, come l’Ethereum.

lunedì 11 settembre 2017

Il conto corrente estero paga l’Ivafe e va dichiarato

Facendo un viaggio in Spagna quest’estate ho visto, dalla pubblicità di alcune famose ed importanti banche spagnole, che gli interessi corrisposti per l'attivazione del semplice conto corrente o conto deposito, sono molto più alti che in Italia. Essendo un cittadino europeo, volevo sapere se fosse possibile aprire un conto in una banca spagnola e beneficiare degli interessi maggiori sul conto.

Tassi buoni fruttiferi postali 2017 - promozione

E’ sempre in primo piano sul sito di Poste l’offerta dei libretti postali e dei buoni fruttiferi:  il rendimento per quanto riguarda i buoni triennali (BFP 3 anni Plus) è pari allo 0,70% annuo lordo, mentre per quanto riguarda i libretti (Offerta Supersmart) è pari allo 0,40% o allo 0,55% (durate di 360 e 540 giorni).

martedì 22 agosto 2017

Come correggere la voluntary disclosure

Nella fase attuativa emergono situazioni non affrontate specificamente dalla prassi ufficiale, ma risolvibili in base ai principi generali. Nuova chance È capitato che il contribuente abbia perfezionato la procedura di collaborazione volontaria internazionale nel 2015 facendo emergere partecipazioni in Paesi a fiscalità privilegiata senza avvedersi di aver violato le disposizioni sulla tassazione separata per trasparenza dei redditi delle società controllate estere (articolo 167 del Testo unico). La procedura di collaborazione potrebbe essere estesa anche a società italiane che detengono partecipazioni nella società estera controllata.

mercoledì 26 luglio 2017

Le CAC ed I rischi di investire in Btp

Cosa sono le clausole di azione collettiva che gravano sui BTp? Comportano dei rischi particolari?

 Le clausole di azione collettiva (CAC) sono state inserite nel regolamento di tutti i titoli di Stato italiani con durata superiore a un anno emessi dopo l' 1/1/2013. Non riguardano solo i BTp, ma anche BTp Italia, CTz, CcT, BTpi... Sono esclusi i BoT e le nuove tranche di titoli già emessi prima del 2013, per ora ancora numerose. Col passare del tempo una quota sempre più grande del debito pubblico avrà incorporato le CAC. In pratica, cosa comportano? Nel caso in cui si trovasse in difficoltà, lo Stato puù accordarsi coni propri creditori per “alleggerire” il debito.

lunedì 24 luglio 2017

Come trasferire i titoli tra dossier senza costi e tasse

Trasferisco un deposito titoli cointestato al sottoscritto e alla moglie con i relativi sottodepositi, da una banca online a un’altra. La volontà espressa alla banca ricevente è che i dossier dovessero essere intestati come nella prima banca e senza onere alcuno di spese fiscali. Tuttavia nel nuovo conto, presso il nuovo intermediario, i titoli azionari hanno trovato la giusta collocazione nei sotto-depositi relativi a me e a mia moglie, mentre quelli obbligazionari (BTp e dei titoli di Stato australiani) sono confluiti nel deposito titoli congiuntamente intestato.

mercoledì 19 luglio 2017

Come funziona il Btp indicizzato all'inflazione

Qual è lo strumento finanziario più efficiente e più adatto per il lungo periodo per proteggersi solo dall’inflazione italiana? Mi spiego meglio: se un risparmiatore volesse protezione solamente contro il carovita made in Italy, cosa dovrebbe comprare? Il Dipartimento del Tesoro italiano, fine dal 2012, colloca almeno una volta all’anno il BTp Italia, emissione indicizzata all’inflazione italiana: il parametro di riferimento è l’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), con esclusione della componente tabacchi.

lunedì 17 luglio 2017

Rischi di perdere i soldi sul libretto di risparmio

Sui libretti di risparmio al portatore è arrivato il definitivo colpo di grazia. A sancirlo in settimana è stata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo sull’antiriciclaggio (dlgs 90/2017). Chi li possiede li deve estinguere (o trasformarli in libretti nominativi) entro il 31 dicembre 2018. Tutti i detentori devono però prestare attenzione se vogliono evitare la sanzione, dal 30 al 40% del saldo del libretto (ora da 259 a 500 euro), che colpisce i passaggi di mano dei libretti al portatore non comunicati all’emittente (banca o Poste) entro 30 giorni dal trasferimento.

martedì 11 luglio 2017

Aumenti dei costi di Intesa San Paolo e di altre banche. Cosa fare

Come verranno utilizzati i 60 giorni di tempo che avranno i correntisti per decidere se accettare le nuove condizioni che alcune banche sottopongono loro? Stiamo ovviamente parlando di costi più alti, ritocchi applicati da alcune banche per diverse ragioni.

Ragioni che, su sollecitazione della Banca d’Italia gli istituti di credito sono chiamati a esplicitare: i tassi di interessi, schiacciati dal Qe, o la partecipazione ai salvataggi di istituti in crisi. Da mesi se ne parla e l’attenzione generale ha purtroppo messo sullo sfondo e in secondo piano il tema dell’educazione alle scelte di natura finanziaria, ossia le prerogative dei risparmiatori in casi come questi. Sì perchè come detto la normativa che entra in vigore domani (legge 3/2015) inserisce ulteriori elementi di tutela ai risparmiatori desiderosi di trasferire la propria posizione altrove.

mercoledì 5 luglio 2017

2 utili consigli per investire in diamanti

Non solo azioni o bond: i trader devono essere sempre aggiornati su tutti i prodotti finanziari. Anche i diamanti. Se non altro perché alcune caratteristiche, come rendimento e fiscalità, li rendono un investimento molto interessante. I best friend delle donne, come diceva Marilyn Monroe, sono infatti soggetti al duopolio di De Beers e Alrosa, i maggiori estrattori al mondo, che, attraverso la vendita contingentata di nuove pietre sul mercato, mantengono un bilanciamento tra domanda e offerta che genera rendimenti, magari non elevatissimi, ma costanti negli anni.

L'altra peculiarità che rende i diamanti appetibili è l'esenzione dalle tasse di successione e l'assenza di capital gain (e ovviamente di Tobin Tax). Il tema è però tornato d'attualità, non per i rendimenti o allocazione del portafoglio, ma perchè la Guardia di Finanza alcuni giorni fa ha perquisito alcune sedi di banche italiane. Lo scopo dei militari era quello di acquisire tutta la documentazione relativa alle compravendite di diamanti via sportello bancario. L'indagine è partita da alcune inchieste giornalistiche che hanno evidenziato come i prezzi dei diamanti fossero gonfiati da alcuni broker che hanno approfittato della scarsa conoscenza del prodotto finanziario da parte delle banche e ovviamente dei clienti. Ma naturalmente non bisogna fare di tutta un'erba un fascio. Il perché lo spiega Maurizio Spoldi, amministratore delegato di Dsc Investment.

lunedì 3 luglio 2017

4 consigli per investire bene

Sono quattro elementi che possono aiutare l'investitore ad affrontare l”imprevedibilità.
  1. Concentrarsi sul lungo periodo. Evitare di reagire agli eventi e alle distrazioni di breve termine. Mai prima d'ora è stato così importante eliminare il rumore di fondo, perché non è mai statoc così forte
  2. Considera tutte le dimensioni della ricchezza. Investimenti, impresa, famiglia: le dimensioni della ricchezza sono interdipendenti e richiedono un approccio integrato alla pianificazione del patrimonio. 

venerdì 30 giugno 2017

Obbligazioni a cedola fissa o indicizzate

Perché varia il rendimento “corrente” delle obbligazioni? Il prezzo dei bond a tasso fisso è influenzato soltanto dai tassi d’interesse a breve termine. Cioè, se questi ultimi scendono il prezzo dell’obbligazione salirà fino a rendere equivalente il valore del bond a quelli nuovi offerti sul mercato. Se i tassi d’interesse salgono, invece, il prezzo dell’obbligazione scenderà tendendo a raggiungere il rendimento dei nuovi titoli sul mercato.

mercoledì 28 giugno 2017

Cosa succede alle obbligazioni di Banca Monte Paschi?

«In coerenza con le iniziative di sostegno adottate dal Governo, la banca darà corso a una proposta di transazione rivolta agli investitori retail per porre fine o prevenire liti aventi a oggetto la commercializzazione delle obbligazioni subordinate denominate € 2.160.558.000 tasso variabile subordinato Upper Tier II 2008-2018 (Isin IT0004352586)».

Così, il 23 dicembre scorso, recitava il comunicato di Mps seguito al fallimento del “salvataggio di mercato” costruito su aumento di capitale e operazione di liability management che prevedeva la conversione in azioni dei subordinati della banca. Il giorno prima la Consob aveva congelato gli scambi delle azioni e di un centinaio di bond del gruppo del valore di 40,8 miliardi. Dopo oltre cinque mesi di trattative, il 1° giugno Bruxelles e Roma hanno reso noto l’accordo di principio per la ricapitalizzazione precauzionale di Mps.

lunedì 26 giugno 2017

Posso vivere di rendita? Qualche semplice calcolo

Vivere di rendita: cosa occorre? Ovviamente se ci sono le condizioni è possibile vivere di rendita. Occorre innanzitutto un patrimonio adeguato al proprio stile di vita che ovviamente deve essere quantificato.

C’è però in questo periodo un ulteriore particolare che complica questo amato desiderio ed in particolare che viviamo in un’epoca con tassi di interesse nulli se non addirittura negativi. Detto in altri termini è una condizione favorevole per chi si vuole indebitare e non per chi vuole campare di rendita! Aldilà del patrimonio a disposizione, aldilà della vita morigerata che si possa condurre è evidente che se spendi, ma il patrimonio ha un rendimento nullo, a meno che non sia infinito, viene soltanto eroso.

venerdì 23 giugno 2017

I mercati azionari sono al massimo?

La Banca d’Italia rende noti mensilmente gli acquisti di azioni quotate italiane ed estere (netti, ossia gli acquisti meno le vendite) da parte dei fondi comuni di investimento1, ossia da parte degli italiani che hanno deciso di affidare i loro soldi ai gestori. Con un certo margine di errore possiamo dire che conosciamo il comportamento di acquisto degli italiani “più sofisticati”. Quelli che investono in azioni attraverso un saggio strumento di diversificazione.

mercoledì 21 giugno 2017

Conto Zerotondo di Intesa non sarà a 0 euro

Sei pronto a pagare fino a 120 euro Panno per Zerotondo? Si, proprio “quello” Zerotondo, che Banca Intesa ha venduto per anni spacciandolo per un conto a “costo zero”. Se lo hai aperto prima del 2009 e hai una giacenza media da 10.000 euro in su, pagherai 10 euro al mese, 120 l'anno. Da 0 a 120, quindi. A seconda di giacenza e “anzianità” del correntista, i rincari andranno da 0,2 euro (se sei un cliente recente e hai una giacenza media annua tra 2.000 e 3.000 euro) a un massimo di 10 euro al mese, partiranno il 1° agosto e riguarderanno anche altri conti Intesa. Cambia banca. Ecco alcuni consigli ...

lunedì 19 giugno 2017

Banca Intesa aumenta il canone. Come difendersi

In un mondo alla rovescia, dove per depositare i soldi in banca bisogna pagare (e non più farsi pagare), i conti correnti a costo zero sono rari, ma non impossibili da trovare sul mercato. A partire dalle banche multicanale o online, alcune delle quali offrono soluzioni a prezzi molto contenuti e tutto sommato complete dei servizi di base, come carte di debito e di credito e possibilità di pagare le tasse con gli F24 via Internet. In generale si può dire che in media un costo annuo accettabile per un c/c non dovrebbe superare le poche decine di euro l'anno (carte comprese).

Per questo fa riflettere la novità che Intesa Sanpaolo introdurrà il prossimo 1 agosto. In una recente comunicazione la banca ha avvisato i suoi clienti che sul conto corrente sarà applicato un rincaro mensile fino a un massimo di 10 euro, ovvero 120 euro l'anno. L'importo dipende dall'anno di apertura e dalla giacenza media (calcolata nel 2016). E sufficiente aver acceso il conto prima del 2009 e aver avuto in media lo scorso anno 10 mila euro sul c/c per incappare nel rincaro. Gli aumenti si aggiungeranno ai canoni già in corso, esonerati invece i depositi che nel 2016 erano sotto quota 2 mila euro In generale sono colpiti tutti i conti correnti storici di Intesa come Zerotondo, che non prevedeva canone, e Conto Facile. In totale circa un terzo dei correntisti saranno interessati da questo aumento.

Il motivo del ritocco? I tassi ai minimi. Non a caso le giacenze sui c/c ormai da tempo non sono più remunerate dalle banche. E ora i conti diventano perfino un costo per la banca, come ha scritto l”istituto guidato da Carlo Messina ai propri correntisti nella missiva che li avvisa del rincaro: «Negli ultimi anni la discesa dei principali tassi di riferimento sul mercato addirittura in area negativa ha determinato un persistente impatto sfavorevole sull'attività di deposito, gestione e remunerazione della  liquidità.  La Bce applica oggi un interesse negativo (-0,4%) ai soldi che le banche depositano presso di lei››.

Anche i clienti di Deutsche Bank hanno avuto in queste settimane un’amara sorpresa: il gruppo tedesco li ha avvisati che a fine giugno saranno addebitati 24,32 euro una tantum per coprire i versamenti della banca al Fondo nazionale di risoluzione legato alla disciplina sul bail-in (per i quattro gruppi falliti nel 2015, Cariferrara, Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti, le banche sane hanno dovuto versare 4,5 miliardi).

Mossa simile per il Banco Popolare, che a fine 2016 ha applicato ai suoi correntisti una spesa di liquidazione di 25 euro. Ma questi aumenti non sono un caso isolato tra le grandi banche tradizionali.
Tant”è che la Banca d°Italia di recente ha acceso un faro sulle modifiche unilaterali dei conti correnti, richiamando gli operatori al rispetto dei criteri di trasparenza e correttezza. Via Nazionale, con una comunicazione firmata dal governatore Ignazio Visco, ha chiesto agli istituti di riesaminare le variazioni decise da gennaio 2016, procedendo, nel caso, anche alla restituzione delle somme prelevate.

Una conferma della presenza di rincari arriva anche dall'analisi di MF-Milano Finanza sugli isc (indicatore sintetico di costo) di un campione di conti correnti per le famiglie dei principali istituti italiani ed esteri attivi in Italia. L”isc serve a capire quanto costa davvero un conto corrente e a confrontare tra loro i vari prodotti. E un parametro elaborato secondo una metodologia omogenea fissata dalla Banca dlltalia (non comprende però l'imposta di bollo di 34,2 annui obbligatoria per legge e dovuta se la giacenza media è superiore a 5 mila euro). In base alle istruzioni in tema di trasparenza emanate nel 2009 dall'istituto centrale, le banche devono calcolare e pubblicare gli isc nei fogli informativi e negli estratti conto di fine anno. Questo isc serve a mostrare al consumatore il costo indicativo annuo del conto corrente, espresso in euro.

Il valore è ottenuto sommando i costi annuali, fissi e variabili, del conto corrente modellati su sei profili tipo: giovani (164 operazioni all'anno), famiglie con operatività bassa (201 operazioni l”anno), famiglie con operatività media (228 operazioni), famiglie dall°operatività elevata (253 operazioni), pensionati dall°operatività bassa (124 operazioni l'anno), pensionati dallloperatività media (189 operazioni). Il correntista può così paragonare l”isc del suo conto con il totale delle spese effettivamente sostenute nell'anno.

Grazie a questo indicatore, inoltre, è più facile e immediato confrontare i costi dei conti correnti offerti sia dalla stessa banca sia da istituti diversi. Ma l°isc viene anche aggiornato quando cambiano le condizioni e quindi permette di accertare se le banche hanno effettuato nel tempo eventuali variazioni, in negativo o in positivo, delle spese. Ecco perché MF-Milano Finanza ha raccolto gli isc dei conti correnti più comuni (a pacchetto) disponibili nell”ultimo aggiornamento delle note informative. E' stato considerato il profilo famiglie con operatività media. E questi valori sono stati confrontati con gli stessi isc che erano contenuti nelle note informative di inizio anno e con quelli di settembre 2016.

Dall'analisi dei dati emerge che alcune banche hanno effettivamente aumentato i costi. D'altra parte, pur essendo in recupero, il momento non è dei più facili per i bilanci degli istituti di credito, stretti tra tassi bassi, impegni nel Fondo di risoluzione e commissioni legate all'asset management che rappresentano una variabile troppo legata all'andamento dei mercati per poterci costruire un bilancio. Di qui la tentazione di aumentare i costi dei conti correnti, che sono una voce fissa.

Ebbene, tra i conti correnti che, rispetto alla rilevazione di gennaio, hanno registrato un aumento dell'isc ci sono Bnl (gruppo Bnp Paribas), Cariparma (Credit Agricole) e Ubi Banca. In particolare In Novo Conto Pratico ha visto salire il suo indicatore da 106,95 a 151,95 euro per l”operatività allo sportello, mentre l'isc per chi opera online è rimasto invariato. Quanto alla controllata dell'altra banca francese, il c/c Famiglia di Cariparma ha avuto un incremento dell'isc di quasi 10 euro (da 166,15 a 175,15 euro) per l'operatività allo sportello e altrettanto per il profilo di utilizzo online (da 127,79 a 136,79 euro). Intanto l'isc del conto Qubì di Ubi è salito da 86,1 a 92,1 euro (sportello) e da 75,1 a 81,1 euro (online).

C'è poi il caso di Intesa Sanpaolo che nell'autunno dello scorso anno ha sostituito lo storico conto Facile con il conto XMe, un c/c modulare con canone mensile di 6 euro (72 all”anno) che può azzerarsi se al conto è collegata una gestione patrimoniale di Eurizon Capital sgr o ridursi a 4 euro al mese se c'è l'accredito dello stipendio o della pensione. Per l'operatività allo sportello l”isc del conto XMe è di 187,8 euro (98,8 euro in promozione il primo anno per aperture entro il 30 giugno). Il conto Facile aveva, invece, un isc di 115,8 euro. Nell'utilizzo online il primo ha un isc di 179 euro (90 in promozione) a fronte dei 95 euro del Facile.

Di fronte a questi rincari si più sempre scegliere di cambiare banca. Llentità di risparmio ottenibile passando da un conto all'altro può arrivare a 100 euro, con picchi di 180 euro, come risulta dall”ultima analisi dell'Antitrust sui costi dei servizi bancari in Italia. Ma dall'ultimo osservatorio Digital Banking index di CheBanca emerge che la portabilità è ancora poco conosciuta e si diffonde lentamente. E quindi, sottolinea l”analisi di CheBancal, l'aumento di conoscenza dei vantaggi della portabilità per il cliente potrebbe generare nei prossimi mesi un forte impulso al turnover della clientela, ma deve essere promosso con un'adeguata comunicazione.

In effetti sia la portabilità dei c/c e sia quella dei mutui esistono da anni (presero entrambe il via con i decreti Bersani del 2007 che per i conti abolirono le spese di chiusura), ma la prima, al contrario della seconda, è poco praticata perché, oltre alla scarsa conoscenza da parte dei risparmiatori, la la resistenza di alcune banche nel pubblicizzare questa possibilità e poi nel concreto nell”agevolare il cambiamento.

Non a caso negli ultimi tempi si sono succeduti una serie di provvedimenti normativi per cercare di risolvere la questione. Da metà 2015 è entrata in vigore la nuova procedura per il trasferimento dei conti correnti previsto dalla legge 33 del 24 marzo 2015. In pratica la normativa di due anni fa prevede che chiunque intenda cambiare banca può chiedere al nuovo istituto scelto di occuparsi degli aspetti burocratici del trasferimento, basta compilare un modulo. Il cliente deve rivolgere la sua richiesta direttamente alla nuova banca, che provvede a inoltrarla alla banca originaria. Firmando la richiesta di trasferimento, il correntista identifica specificamente le operazioni richieste e autorizza la nuova banca e la banca originaria a compiere quanto necessario allo svolgimento del servizio di trasferimento.

Che si deve svolgere entro 12 giorni lavorativi a partire dalla data in cui la nuova banca riceve la richiesta del cliente. Ma non sempre questo lasso temporale è stato rispettato. Ora però sono in arrivo novità destinate ad agevolare le procedure. Il decreto emanato a marzo dal Consiglio dei ministri, in attuazione della direttiva sui conti di pagamento (2014/92/ Ue del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014), ha previsto che, in caso di ritardo, la banca dovrà versare al correntista 40 euro maggiorati, per ogni giorno di ritardo, di un importo determinato applicando, alla giacenza del conto al momento della richiesta di trasferimento, il tasso annuo massimo previsto ai fini delllusura (fino a fine giugno è il 25,12%). L”obbligo di questo indennizzo scatterà dal 14 giugno. <

In base alle tue esigenze, ti consiglio (cercando anche di sfruttare le promozioni):
  • Conto Corrente Arancio conto a zero spese comprensivo di bancomat e carta di credito gratuiti. Interesse del 3% sui vincoli a 6 mesi se accrediti lo stipendio
  • Fineco: conto a zero spese con bancomat. Il migliore per chi vuole fare trading
  • Widiba: conto a zero spese con bancomat e carta di credito gratuiti. Ha in corso una promo che offre buoni Amazon fino a 500 euro per chi apre il conto e vincola per 6 mesi (al tasso dello 0,9%) almeno 3.000 euro.

venerdì 16 giugno 2017

Azionisti e obbligazionisti Monte Paschi di Siena, cosa succede ora

Per i dettagli bisognerà aspettare gli accordi definitivi, ma a grandi linee il quadro à già noto. Partiamo dal caso più critico: le azioni. Per rispettare le regole europee gli azionisti dovranno pagare pesantemente. Le modalità pratiche di questo “sacrificio” dipenderanno dai due decreti del Governo non ancora emanati: quello che definirà i dettagli del burden sliaring ("condivisione degli oneri”) e quello che stabilità le condizioni dell'aumento di capitale con cui lo Stato sarà azionista di maggioranza di Mps. In teoria È possibile che le vecchie azioni non siano del tutto annullate, ma che l'aumento di capitale preveda un numero di azioni cosi alto e un prezzo cosi basso da estromettere o quasi i vecchi azionisti. In tutti i casi il tuo investimento sarà in pratica azzerato: a questo non c'è scampo.

giovedì 8 giugno 2017

Come incassare buoni fruttiferi postali scaduti

Sono in possesso, come mio fratello, di un Bfp a termine della durata di 6 anni (informazione ricevuta solo dopo la scadenza) caduto in prescrizione il 31 gennaio 2017, io leggendo per caso un articolo, ho giusto scoperto della prescrizione verso fine febbraio 2017, un mese dopo. Mi sono ovviamente rivolta alle Poste dopo essermi informata sulla normativa in vigore e i dipendenti sembravano essere del tutto all'oscuro di questa legge sulla prescrizione!
Solo il direttore è riuscito a fornirmi alcune informazioni dicendomi che dovevo inviare una richiesta di rimborso alla Cassa depositi e prestiti, la quale, è stata rifiutata giusto verso metà aprile. Mi sono rivolta a un avvocato e all’Adux, perché penso che questo sia un vero e proprio furto legalizzato, in quanto non viene nemmeno restituita la somma versata senza gli interessi fruttati.

mercoledì 7 giugno 2017

Classifica miglior conto deposito giugno 2017

I rendimenti dei migliori vincoli a 36 mesi calano a quota 1,6% effettivo Sui 12 mesi si spunta anche l’1,43% netto La risalita dell’inflazione e l’incerto scenario all’orizzonte, iniziano a condizionare anche chi cerca sicurezza nei conti di deposito in attesa di vedere quale quadro si profila per l’Europa post Qe.

Da quanto emerge infatti dall’Osservatorio di conti di ConfrontaConti.it, rispetto al secondo semestre 2016, nei primi quattro mesi del 2017 crescono le richieste di conti deposito di tipo non vincolato (55,8% contro 27,1% del semestre precedente) e sono invece in flessione le richieste per i conti depositi di tipo vincolato (44,2% contro 72,9% del II semestre 2016). Insomma il ragionamento degli aficionados a questa tipologia di soluzione è il seguente: meglio non vincolare i soldi su un orizzonte troppo lungo in quanto si rischia di perdere qualche occasione sul fronte del reddito fisso che potrebbe garantire in futuro una maggiore protezione dall’aumento del carovita. Se infatti negli ultimi anni i conti di deposito più generosi hanno protetto il potere d’acquisto, con un rendimento offerto che batteva l’inflazione (scesa sotto zero), più di recente il discorso è cambiato e l’impennata dell’indice dei prezzi ha spiazzato anche questo tipo di impiego della liquidità.

lunedì 5 giugno 2017

Dichiarazioni in RW dei conti all'estero

Effetto voluntary disclosure sulle dichiarazioni dei redditi degli italiani. O, almeno, sul quadro RW, in cui vanno indicati gli asset detenuti oltreconfine. I conti correnti e i depositi esteri sono quintuplicati tra l’anno d’imposta 2013 e il 2015 (dichiarazioni 2016), per un controvalore che è balzato da 11 a 53,7 miliardi di euro. Le attività finanziarie, invece, sono quadruplicate e i beni materiali aumentati del 35 per cento. Più contenuta l’emersione dei beni immobili (+14%), forse perché si tratta di beni più difficili da occultare o forse perché non sono l’investimento preferito degli evasori internazionali.

domenica 14 maggio 2017

Conviene il Nuovo Btp Italia maggio 2017

Perché sottoscrivere il nuovo Btp Italia che sarà in asta tra il 15 e il 18 maggio prossimo? Oppure perché, allargando l’orizzonte, investire di più in questa tipologia di strumenti che ha come parametro di riferimento l’inflazione italiana o di area euro?

Dopo anni tormentati in cui i mercati finanziari sono stati caratterizzati da rendimenti di segno negativo, causati da bassa crescita economica, la prospettiva sta cambiando. Anche nei Paesi in maggiore difficoltà, tra cui l’Italia, si rilevano i primi passi verso una normalità che si credeva smarrita. L’inflazione torna a dare segnali di vita sia in Italia e soprattutto in area euro. Anche se bisogna specificare che non si tratta di aumento del costo della vita legato a un miglioramento dei salari, ma piuttosto al caro carburante. Un miglioramento a metà, insomma.

sabato 13 maggio 2017

Dichiarazione quadri RM, RT, RW 2017

Al via la stagione delle dichiarazioni fiscali 2017. E questanno, con riguardo agli adempimenti procedurali, intervengono le novità che concedono in alcuni casi qualche giorno in più ai contribuenti.

Per quanto riguarda Unico Persone fisiche, in tema di presentazione, c°è una doppia strada, in quanto il modello deve essere presentato entro i termini seguenti: ° dal 2 maggio 2017 al 30 giugno 2017 se la presentazione viene effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale; 0 entro il 2 ottobre 2017 (il 30 settembre 2017 cade di sabato) se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente ovvero se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati.

ps. leggi tutti i dettagli su come compilare i riquadri RW, RT e RM per conti esteri

giovedì 11 maggio 2017

I migliori Etf per investire in obbligazioni dei mercati emergenti

Fotografiamo l”offerta in termini di fondi indicizzati per l'investitore italiano, che oggi è particolarmente ricca e diversificata come indici sottostanti, esposizione al rischio valutario e duration. Una strategia molto interessante per un investitore a caccia di rendimento ma che non vuole esagerare con i rischi consiste nel posizionarsi sul rischi di tasso ma non su quello valutario. Sono infatti quattro gli Etf listati su Etfplus che permettono di non esporsi al rischio di cambio, tramite un hedging insito nell”indice stesso che gli Etf replicano.

martedì 9 maggio 2017

Capitali all'estero e Ivafe - dichiarazione fiscale 2017

Maggio, mese di dichiarazione fiscale. Da pochi giorni è possibile confermare il modello 730 o il modello Redditi (ex Unico) precompilato. Ma se hai un conto corrente, o in generale capitali all'estero, dovrai sicuramente fare alcune modifiche visto che, almeno per ora, la segnalazione delle banche e degli intermediari finanziari esteri non alimenta il modello precompilato.

Vediamo quindi cosa devi fare per metterti in regola con il fisco italiano.

lunedì 8 maggio 2017

Cambiano le regole fiscali per i frontalieri con la Svizzera

Tutta questione di chilometri. Per definire il «lavoratore frontaliero›› il Fisco italiano, discostandosi dalla definizione comunitaria prevista dall°art. 1, lettera b) del regolamento n. 1408/71/CEE, sceglie un parametro puramente «geografico››. Il regolamento Cee, attualmente vigente, usando termini più generici, ricomprende nel concetto di lavoratore frontaliero, «qualsiasi lavoratore subordinato o autonomo che esercita una attività professionale nel territorio di uno Stato membro e risiede nel territorio di un altro Stato membro dove di massima, ritorna ogni giorno o almeno una volta a settimana››.

 Diversamente, con la recente risoluzione n. 38 del 28 marzo 2017, il Fisco facendo riferimento al limite dei 20 km, delimita, almeno per quanto attiene i rapporti con la Svizzera, la definizione di frontaliero in termini geografici, restringendo la definizione ai soli residenti nei comuni della «fascia di confine›› e discriminando oggettivamente i lavoratori residenti appena oltre i 20 km dal territorio elvetico.

venerdì 5 maggio 2017

Il leasing per acquistare casa

Il legislatore ha mostrato di crederci, le banche finora un po’ meno. La Finanziaria 2016 ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali, indirizzate soprattutto ai più giovani, per chi sceglie di acquisire una casa con lo strumento del leasing; nei quindici mesi finora trascorsi dall’approvazione della norma però l’offerta di prodotti da parte del mondo creditizio è stata molto limitata. Alle agevolazioni hanno diritto gli acquirenti di prima casa che all’atto dell’acquisto abbiano un reddito complessivo inferiore a 35 mila euro.

 Il bonus consiste in una detrazione sui canoni del 19% calcolata su un massimo di 8 mila euro all’anno se chi stipula il contratto ha fino a 35 anni, il tetto è di 4 mila euro se invece il leasing è avviato da un over 35 anni. È inoltre prevista un’ulteriore detrazione del 19% sulla rata finale di riscatto calcolata su un tetto di 20 mila euro per i più giovani e su 10 mila per chi abbia superato, sempre all’avvio del finanziamento, il limite dei 35 anni.

giovedì 4 maggio 2017

Aumento di capitale D'Amico, meglio non aderire

La società di trasporto marittimo D’Amico (0,3 euro) ha definito le caratteristiche dell’aumento di capitale: parte lunedì 24 aprile per concludersi il 18 maggio. Potrai sottoscrivere 1 nuova azione per ogni 3 azioni D’Amico che hai già in mano. Il prezzo di sottoscrizione, per ciascuna delle nuove azioni, è fissato a 0,249 euro per azione.

Già notiamo la prima cosa che non ci piace: lo sconto è piccolo, -13% sul prezzo teorico del titolo dopo l’aumento – di solito per gli aumenti di capitale lo sconto va anche oltre il 30%.

Come acquistare rubini, smeraldi e zaffiri

Quotata al London Stock Exchange (Aim), con un business che macina affari per oltre 193 milioni di dollari, Gemfields è il più grande operatore nel settore delle gemme colorate. Dietro: un manipolo di professionisti che si sono fatti le ossa nelle multinazionali dei diamanti (clicca qui per leggere la guida), a partire da un ex ceo del big Bhp Billiton, Ian Harebottle che vuole fare di Gemfields la «De Beers delle pietre colorate». «Il nostro progetto — spiega Harebottle — è più articolato e profondo, ma è vero che nel settore molti ci chiamano così. E il modo in cui ci muoviamo, la sostenibilità dei nostri processi estrattivi e di distribuzione delle pietre colorate spiegano il paragone».

martedì 2 maggio 2017

Come sfruttare la bolla creata dai Pir

Le società a piccola capitalizzazione quotate a Piazza Affari hanno messo su, in media, il 18% da inizio anno, quelle a media capitalizzazione il 17%, le grandi il 4% . Come mai? La tendenza e cominciata a dicembre, con il via libera ai Pir, scatole che, se riempite di azioni e bond emessi da piccole e medie imprese italiane, ti permettono di non pagare le tasse sui guadagni. Teoricamente puoi decidere tu cosa mettere nella scatola, ma un puro “conto titoli Pil” ancora non esiste. I “signori del risparmio gestito” hanno più l' interesse a creare dei fondi comuni Pir su cui incassano laute commissioni, e ne hanno creati tanti da inizio anno.

lunedì 1 maggio 2017

Date per dichiarazione fiscale 2017 - 730 e Redditi

Inizia la lunga e faticosa stagione della dichiarazione dei redditi. E i contribuenti devono fare i conti con un calendario rinnovato. Le novità interessano soprattutto tutti coloro che compilano il modello Unico (da quest'anno rinominato Redditi), mentre restano sostanzialmente invariate le scadenze per i dipendenti e i pensionati che si avvalgono del modello 730 ordinario o precompilato.

Dipendenti e pensionati 

Le date da ricordare sono le seguenti:

  • dal 18 aprile il modello 730 precompilato è consultabile nell’apposita sezione riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. Dal 2 maggio si può modificare, integrare o accettare senza modifiche; 
  • entro il 7 luglio va presentato il 730 ordinario a un Caf o a un professionista abilitato (o al datore di lavoro o ente pensionistico, se prestano l’assistenza fiscale). Una scadenza meno importante con la rivoluzione della versione precompilata; 
  • entro il 24 luglio (il 23 è domenica) va trasmesso per via telematica all’Agenzia Entrate il 730 precompilato, invariato, modificato o integrato, direttamente dal contribuente o tramite un Caf o intermediario abilitato. 

giovedì 27 aprile 2017

Come investire in oro e argento nel 2017

Nella ricerca di investimenti a basso rischio non possiamo tralasciare il mercato dei preziosi. Oro e argento mostrano quotazioni lontanissime dai massimi segnati, per l’argento, nel 1980 e nel 2011 allorquando i corsi, attualmente attorno a 17 dollari per oncia (una oncia è pari a 31 grammi circa) hanno toccato i 50 dollari.

Per l’oro il massimo risale al 2011 con quotazioni attorno a 1.900 dollari contro i 1.200 di questo periodo. Nel frattempo la quantità di argento sul mercato internazionale è diminuita drasticamente. Le scorte strategiche americane sono quasi azzerate. Inoltre, l’Us Geological Survey ha dichiarato che nel mondo, agli attuali ritmi di estrazione, non ci sarà più argento tra 20 anni e l’utilizzo industriale è in continua ascesa. Situazione molto diversa nel settore dell’oro ove però la mancanza di oro si prevede tra 18 anni. Si aggiungano, poi, le incertezze derivanti dalla valanga di liquidità che ha innaffiato dal 2008 le Borse internazionali e la ricerca di protezione dei patrimoni. Con le quotazioni dell’argento e dell’oro pari rispettivamente al 33% e al 60% dai massimi il momento sembra buono per intervenire con un ottica pluriennale.

lunedì 24 aprile 2017

Convengono i PIR? Pro e contro

In questo periodo molti risparmiatori italiani si vedono proporre i cosiddetti Pir, consigliato in quanto conveniente grazie agli incentivi fiscali.

I Pir (Piani individuali di risparmio, introdotti dalla Legge n° 216 dell’11/12/2016) costituiscono una nuova formula di risparmio che, nelle finalità governative, ha lo scopo di dirottare una parte del risparmio privato verso le Pmi italiane (onde stimolare l’economia nazionale), offrendo alcuni incentivi fiscali a fronte della detenzione dell’investimento per un periodo medio-lungo. Inclusi, con forte risonanza, nell’offerta distributiva di molti competitor del risparmio gestito, i Pir riservati a risparmiatori individuali si contraddistinguono per il fatto di rappresentare un «contenitore fiscale e giuridico» che può concretizzarsi con differenti forme (fondo comune, deposito titoli, gestione patrimoniale, contratto assicurativo) e con un portafoglio sottostante avente prodotti finanziari diversi (strumenti azionari, obbligazionari, monetari, depositi e conti correnti) nei limiti quantitativi e qualitativi stabiliti dalla legge.

giovedì 20 aprile 2017

Leggi prima di investire in diamanti

Riporto di seguito una lettera sull'investimento in diamanti tratta da un noto giornale finanziario.

Nei giorni scorsi ho ricevuto via email la pubblicità di un corso a pagamento (149 euro) che si è tenuto a Milano e che viene definitivo “imperdibile per imparare a investire in diamanti”. Il corso viene presentato come uno strumento ideato “per gli investitori evoluti, ideale per chi vuole conoscere le particolarità di questo strumento finanziario, imparando le regole per investire al meglio e le trappole da evitare”. Secondo l’email il corso spiega “tutte le ragioni per cui investire in diamanti deve far parte della tua strategia. Importanza, peculiarità, caratteristiche, prerogative e rendimenti. Dove comperare, come e cosa: le scelte giuste per garantirti il massimo del profitto”. Ma davvero investire in diamanti deve far parte della “mia strategia”? E davvero è sempre possibile ottenerne un profitto?

mercoledì 19 aprile 2017

Obbligazioni Veneto Banca e Popolare Vicenza a rischio

Un (piccolo) passo avanti è stato fatto: secondo la Bce le due banche rispettano i requisiti minimi per accedere a una fetta dei 20 miliardi stanziati dallo Stato per puntellare le banche a rischio. Da qui a dire che le due banche siano salve ce ne corre: non era questo l'unico ostacolo. Ne è prova il bond Popolare di Vicenza (Banca Popolare di Vicenza 8,5% 28/12/2018, Isin IT0004781073): il suo prezzo non e certo balzato dopo queste notizie, anzi, è calato ulterionnente (da 30,47 di due settimane fa a 28,8 oggi), sprofondando a livelli sempre più bassi. Facciamo il punto.

martedì 18 aprile 2017

Polizze POSTE VITA – POSTAFUTURO PARTECIPA 2017

Presentiamo di seguito le caratteristiche della nuova polizza di Poste Vita, PostaFuturo Partecipa 2017. Il nostro consiglio è di non sottoscriverla visto i costi e i rischi, meglio puntare su polizze a gestione separata coonline come la polizza Sicuramente Protetto o la Piano Piano con investimento con versamenti periodici (Pac) che, visti i costi bassi, offrono il miglior rendimento sul mercato.

lunedì 17 aprile 2017

Sanzioni RW - novità 2017

Dai quesiti all'Agenzia delle Entrate, un chiarimento in tema di sanzioni sul quadro RW, da compilare per il monitoraggio fiscale dei capitali all'estero e il pagamento dell'Ivafe.

 Ipotizziamo che le sanzioni sul quadro RW determinate con il cumulo materiale siano 120 e con il cumulo giuridico 90. Le sanzioni da liquidare sono un terzo di 120 o un terzo di 90? Qualora, invece, le sanzioni determinate con il cumulo materiale siano 90 e con il cumulo giuridico 120, le sanzioni da liquidare sono un terzo di 90 o un terzo di 120?

mercoledì 12 aprile 2017

Promozioni conti correnti

Riassumo in questo articolo alcune promozioni interessanti proposte dalle banche a chi apre un conto corrente.

Cominciamo con Widiba che ha prorogato la promo “Amazon 120 marzo” che ora scade il 3 maggio 2017. Sono invariate le condizioni:per i nuovi clienti c’è un tasso pari all’1,60% sui vincoli a 6 mesi ed un coupon Amazon di 120 euro:
  • Come ottenere il buono Amazon 1. Apri il conto entro il 3 maggio 2. Attiva la linea vincolata non svincolabile Amazon a 12 mesi di almeno 3.000€ oppure accredita lo stipendio o pensione entro il 30 giugno. 3. Ricevi il codice del buono e inizia lo shopping 
  •  Come ottenere il tasso dell'1,60% 1. Apri il conto entro il 3 maggio 2. Attiva la linea vincolata al tasso lordo annuo dell’1,60% sui vincoli a 6 mesi entro il 30 giugno.
Un'occasione da non perdere: buono più un tasso interessante. Puoi vedere tutti i dettagli nella pagina della promo.

lunedì 3 aprile 2017

Investire in orologi di lusso

Il mercato degli orologi di lusso, come bene rifugio, si conferma il segmento più remunerativo all’interno della «luxury industry»: è quanto emerge da uno studio realizzato dall’area research di Banca Monte dei Paschi di Siena attraverso un’apposita indagine che analizza, negli ultimi sei anni, «i battuti » delle maggiori aste ricorrenti mondiali del comparto. I risultati dei consuntivi dei battuti d’asta degli ultimi sei anni mostrano un trend rialzista (ad eccezione della crisi del 2009) e tassi di crescita estremamente interessanti.
L'Mps fine watches market index, in progresso dell’87% negli ultimi sei anni e del +31,2% nel solo ultimo anno; la crisi del 2009 è stata soprattutto determinata dalla volontà di collezionisti e dealers di mantenere il «tangible asset» del bene in questione e non offrire in asta i pezzi più pregiati, più che a una svalutazione del prezzo degli stessi.

mercoledì 29 marzo 2017

Proteggi il tuo patrimonio con un investimento in franchi svizzeri

La Svizzera sembra aver superato lo shock valutario di inizio 2015, quando la Banca Nazionale decise di abbandonare il cambio fisso Eur Chf a 1,2  comportando una crescita del Pil per quell’anno solo dello 0,8%, a causa della forte penalizzazione subita dalle esportazioni per il rally registrato dalla valuta.

Nel 2016, grazie al supporto dei consumi e nonostante un peso negativo della bilancia commerciale, il Pil reale è cresciuto dell’1,3%, superando quindi il rischio di recessione temuto nel 2015. In un contesto di forti tensioni sul mercato europeo, il franco svizzero è visto come bene rifugio. Il cambio Eur Chf si trova al momento vicino alla parità.

lunedì 27 marzo 2017

Perché evitare il Conto Corrente MPS Mio

Banca Monte dei Paschi di Siena ha lanciato un nuovo conto corrente che segue la moda dei cosiddetti conti modulari, vale a dire conti personalizzabili tramite la sottoscrizione di servizi o moduli con prodotti accessori.

Il conto MPS Mio consente di scegliere fra tre soluzioni in fase di sottoscrizione in base alla modalità di utilizzo. È il profilo di operatività a dettare quale dei tre moduli è più adatto: ad esempio se un cliente fa un uso completamente online del proprio conto o vuole comunque appoggiarsi alla filiale.

Il primo modulo si chiama Easy, per chi fa tutto in autonomia. Il secondo è quello Plus, per chi conta ancora molto sulle operazioni in filiale e vuole un set di opzioni incluse nel canone. L’ultimo è poi l’Extra, per chi ha bisogno di un conto completo. Si può in ogni caso passare da un modulo all'altro gratuitamente in qualunque momento.

sabato 25 marzo 2017

Consigli investimento - Obbligazione Astaldi 7,125%

Sto valutando di acquistare l’obbligazione Astaldi 7,125% 1/12/2020 (104,73, Isin XS1000393899). Mi date un parere?

Purtroppo in economia non ci sono pasti gratis e anche questo bond non fa eccezione: la società che lo ha emesso è molto indebitata (i debiti finanziari sono due volte il patrimonio) e per questo i rendimenti sono alti nonostante la scadenza relativamente breve – tieni anche presente che Astaldi può liquidare il bond anticipatamente rispetto alla scadenza. Insomma, l’affidabilità dell’emittente è molto bassa (B per S&P, corrispondente al nostro “alto rischio”). Il nostro parere è di non comprare questo titolo.

venerdì 24 marzo 2017

Polizze vita per gestire successioni e eredità

Il contratto assicurativo risulta particolarmente flessibile: anche i beneficiari non eredi evitano il Fisco Nella pianificazione successoria le polizze vita, in particolare le unit linked, offrono dei benefici, consentendo l’ottimizzazione della gestione finanziaria e dell’imposizione fiscale. Inoltre la liquidazione avviene in tempi più rapidi rispetto a quelli previsti per la chiusura della successione e dunque un contratto di questo tipo fornisce anche ossigeno ai superstiti per fare fronte alle prime necessità in attesa dell’eredità. Il rovescio della medaglia, non va però dimenticato, risiede nei costi che questi contratti prevedono, soprattutto nella versione standardizzata: spese d’ingresso, commissioni di gestione annuali (spesso pagate anche sui fondi dove il gestore assicurativo investe) nonché elevati costi di riscatto.

mercoledì 22 marzo 2017

Consigli investimento su obbligazioni portoghesi

I titoli di Stato portoghesi rendono più dei BTp. Attento però: visti i rischi legati al Paese, non sono da comprare. In periodi di “magra” come l’attuale, dove la maggior parte dei bond offre rendimenti azzerati o quasi, i tassi offerti dai titoli di Stato portoghesi sono sicuramente allettanti. Prendiamo ad esempio quello che ha interessato un nostro lettore, il titolo di Stato portoghese con cedola 4,1% e scadenza 15/4/37 (92,96, Isin PTOTE5OE0007).

Rende nettamente di più del “gemello” italiano: 4,65% lordo, 4,07% netto, contro il 2,99% lordo, 2,49% netto del BTp 4% 1/2/37 (115,52, Isin IT0003934657), ma il Portogallo è un emittente più rischioso dello Stato italiano. Lo testimoniano le agenzie di rating, che assegnano a Lisbona un giudizio ancora più basso del già poco lusinghiero giudizio sull’Italia, sia i Cds, le “assicurazioni” contro il rischio di default.

lunedì 20 marzo 2017

Perché vendere i Btp

Perché vendere i BTp? Non è meglio proteggersi con l’Etf short dal rischio di un calo dei prezzi di titoli di Stato italiani? No: è proprio meglio vendere. Primo: stiamo parlando di un problema che non è dietro l’angolo. La debolezza del debito pubblico italiano è strutturale, ma se pure l’edificio scricchiola, sta ancora in piedi, e per un po’ continuerà a farlo, tant’è che non ti facciamo vendere i titoli che hai già e scadono nel 2017.

I problemi potrebbero arrivare poi, per cui se da un lato è meglio non arrivare a ridosso dei problemi per disfarsi dei titoli di Stato a lunga scadenza (sarebbe tardi), da un altro non puoi attuare una strategia di protezione con l’Etf Lyxor Ucits daily double short BTp (30,48 euro) già oggi, perché è concepito come una scommessa giornaliera sul ribasso dei prezzi dei BTp. Lo puoi usare per periodi più lunghi di un singolo giorno se il mercato ha una direzione precisa rivolta al calo dei prezzi (vedi, nel grafico, il periodo tra le due barre verticali), ma non va bene per lunghi periodi di alti e bassi in cui è inefficiente.

venerdì 17 marzo 2017

Detrazioni fiscali 2017 per ristrutturazione casa

Detrazione del 50% sulle ristrutturazioni valida tutto l’anno e superbonus fino al 31 dicembre 2021, per gli interventi di riqualificazione energica e messa in sicurezza antisismica. Sono queste le principali novità introdotte dalla legge di Bilancio 2017, che oltre a rinviare le scadenze ha modificato requisiti e percentuali, portandoli fino all’85 per cento. Di fatto, è il restyling più pesante da quando esistono le detrazioni sui lavori edilizi. E si tratta di una modifica largamente positiva per i contribuenti, anche se un paio di aspetti saranno fondamentali le norme attuative attese a breve. La legge di Bilancio si è limitata a prorogare di un anno il bonus del 50% e il tetto di spesa di 96mila euro.

mercoledì 15 marzo 2017

Voluntary Disclosure e residenza all'estero (AIRE)

I due fatti accaduti ieri sono indizi che, se non fanno una prova, certamente sono ispirati dalla medesima finalità, quella di “incentivare” il difficile decollo della nuova emersione dei capitali varata a fine ottobre, recepita nella legge di bilancio e attiva fino al 31 luglio. Il trattato con Monaco - che come quello con la Svizzera e il Liechtenstein ha dimezzato le annualità accertabili, cioè punibili, ai fini del rientro - consentirà all’Agenzia di far viaggiare su un binario prioritario le liste/rogatorie “di gruppo” dei cittadini italiani che presentano indici di anomalia, a cominciare proprio dal recente trasferimento (fittizio?) di residenza nei dintorni della rocca dei Grimaldi.

lunedì 13 marzo 2017

Le migliori polizze vita 2017

Tra i pochi investimenti sicuri rimasti ad offrire un rendimento dignitoso ci sono le polizze vita a gestione separata, prodotti che guarda caso banche e assicurazioni tendono a non spingere, privilegiando le unit linked con commissioni e rischi più alti per gli investitori.

Tra le polizze a gestione separata consigliamo le assicurazioni online come la polizza Sicuramente Protetto o la Piano Piano con investimento con versamenti periodici (Pac) che, visti i costi bassi, offrono il miglior rendimento sul mercato.

martedì 7 marzo 2017

Investire sfruttando i ribassi dei Btp

Trasformare il rialzo dei rendimenti sui bond in un’opportunità. I titoli del reddito fisso seguono una regola semplice: prezzi e rendimenti vanno nella direzione opposta. Se scendono i primi salgono i secondi e viceversa. L’industria finanziaria consente anche ai piccoli risparmiatori di guadagnare con il calo dei prezzi delle obbligazioni: si tratta degli Etf short sui bond. Sono “fondi cloni” adatti a investitori esperti, che hanno pratica del mercato obbligazionario. Sono una decina gli strumenti di questo tipo quotati a Milano: come sottostante hanno i BTp, i Bund, i Treasury Usa e anche un paniere di obbligazioni sovrane del vecchio Continente.

lunedì 6 marzo 2017

Procedura di iscrizione all'Aire

I cittadini italiani che trasferiscono la loro residenza all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi, devono obbligatoriamente cancellarsi dall’Anagrafe della popolazione residente e iscriversi nell’Anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero (Aire), previa presentazione d’apposita dichiarazione. Non sono tenuti a iscriversi i cittadini che si recano all’estero temporaneamente o stagionalmente, per una durata non superiore ai 12 mesi.

venerdì 3 marzo 2017

Risparmiare tasse con il fondo pensione

I vantaggi fiscali che hai quando aderisci a un fondo pensione rafforzano i rendimenti che ottieni. I contributi versati nel fondo pensione aperto o chiuso sono deducibili per un importo massimo annuo di 5.164,57 euro (rientrano nel calcolo i tuoi versamenti più quelli del datore di lavoro, non il Tfr). Abbattono il reddito imponibile e, quindi, le tasse che paghi. Hai 30.000 euro di stipendio lordo e versi 1.000 euro nel fondo? Risparmi 380 euro di tasse. Il fisco alla fine viene a battere cassa comunque e ti chiede ti pagare le tasse sui contributi versati e su cui hai goduto durante la tua vita lavorativa della deducibilità fiscale. Lo fa però con una tassazione agevolata, tra il 9% e il 15%.

giovedì 2 marzo 2017

La fregatura delle Polizze vita Sanpaolo Invest di Intesa Sanpaolo

Non sappiamo esattamente di cosa sia beneficiaria il sindaco di Roma, però abbiamo letto che erano venduti da Sanpaolo Invest (colloca prodotti finanziari a clientela privata di Fideuram, Intesa Sanpaolo) e che l’importo era di 30.000 euro. Sul sito della società, cercando alla voce “risparmio assicurativo” si viene rimandati a due prodotti Fideuram Vita Insieme e Sanpaolo Invest In Persona. Sono unit linked, polizze che legano i rendimenti a quelli dei fondi comuni, con la possibilità di scegliere tra una grande quantità di fondi. È la classica scatola che contiene altre scatole, e ogni confezione ha un suo costo. Nella sezione documentazione legale abbiamo trovato Sanpaolo Invest In Persona Pass che si sottoscrive da 30.000 euro, somma compatibile col caso di Roma.

NB: ecco le alternative che consigliamo:

martedì 28 febbraio 2017

Società anonima in Svizzera

Con mia moglie siamo proprietari, in Canton Ticino, di un edificio di medio-grandi dimensioni, completamente da ristrutturare, che abbiamo acquistato circa un anno e mezzo fa. Siamo residenti in Lombardia e abbiamo regolarmente dichiarato il bene. Vorremmo costituire una società come veicolo di gestione immobiliare al fine di ristrutturare il bene e ottenere alcuni mini appartamenti da affittare e vendere dando poi continuità a questa attività. Ci hanno accennato alla possibilità di creare una società anonima alla quale vendere l’immobile allo stesso valore d’acquisto (nel frattempo il bene non ha subito rivalutazioni), anche per potere godere del regime tipico della riservatezza di tale forma. Vorremmo conoscerne i principali aspetti giuridici e fiscali.

lunedì 27 febbraio 2017

Scende il premio per l'assicurazione auto. Come risparmiare

Il premio medio per la garanzia RC Auto scende a 426 € nel III trimestre 2016. Lo rileva l’IVASS nel Bollettino IPER. Il 50 per cento degli assicurati paga meno di 385 euro, il 90 per cento degli assicurati meno di 656 euro e solo il 10 per cento degli assicurati meno di 240 euro.

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Il trend di diminuzione dei prezzi iniziato nel 2013 è proseguito nell’ultimo anno con intensità attenuata rispetto ai due anni precedenti: la variazione su base annua del prezzo medio nel terzo trimestre 2016 è pari a −5,9 per cento. La variazione su base trimestrale del prezzo medio rispetto al secondo trimestre 2016 è pari a +1,1 per cento; questo dato, che risente della stagionalità delle caratteristiche della distribuzione dei contratti, delinea una possibile inversione del trend di discesa dei prezzi. Nel terzo trimestre 2016 la deviazione standard del premio medio è pari a 191 euro. La variabilità dei prezzi mostra segnali di ripresa: al terzo trimestre 2016 su base semestrale il coefficiente di variazione indica un aumento dell’1,9 per cento, mentre la variazione su base trimestrale rispetto al secondo trimestre 2016 è pari al +1 per cento.

venerdì 24 febbraio 2017

Buoni postali Poste serie P/O del 1986

Devo incassare un Buono postale fruttifero (Bpf) serie P/O emesso il 28 maggio 1986 per 500mila lire. Sul retro del buono è presente una griglia di importi con righe (per gli anni) e colonne (per i bimestri) e una scala di tassi. Con riferimento alla scala di tassi, faccio presente che a quella prestampata (graduata in base alla durata) se ne sovrappone un’altra con timbro postale (pure graduata in base alla durata ma con percentuali diverse). La griglia prestampata si sviluppa nel seguente modo: si va dal 9% del primo anno all’11% per il periodo che va dal sedicesimo al ventesimo anno. Mentre le percentuali apposte con timbro postale al momento dell’emissione sono le seguenti: 9% nel primo anno, 15% dal sedicesimo al ventesimo.

mercoledì 22 febbraio 2017

Btp a 50 anni. Investire ora?

Dopo i recuperi parziali della seconda metà di dicembre, il movimento al ribasso è ripreso incessante e i corsi hanno sfondato quota 80: lunedì 6 e martedì 7 febbraio il BTp “matusalemme” ha quotato rispettivamente a 78,27 e 79,9, con un rendimento effettivo lordo annuo a scadenza del 3,72 e 3,71 per cento. Solo mercoledì 8 febbraio, secondo gli ultimi dati disponibili, il BTp primo marzo 2067, cedola fissa 2,8% e codice Isin IT0005217390, è tornato a quotare 80,35 con un rendimento tornato al 3,69% annuo. Plus24 aveva già acceso un faro sul BTp a 50 anni il 26 novembre scorso, nell’imminenza del referendum costituzionale italiano di domenica 4 dicembre al cui esito molti analisti legavano l’andamento del primo titolo di Stato a 50 anni, mentre altri ritenevano che i corsi fossero slegati.

lunedì 20 febbraio 2017

Btp collegati a inflazione

Visto che alcuni sostengono che il mercato non crede all’inflazione fino a quando non la vede, gli ultimi recenti dati in rialzo sul caro-vita dovrebbero adesso portare gli investitori a puntare sugli inflation linked (si veda anche la rubrica a pagina 32). Premesso che l’inflazione è sì cresciuta ma non sta certo galoppando, è come sempre opportuno tenere d’occhio la “giusta” percentuale da dedicare nel portafoglio a questi titoli ed evitare il fai da te.

In una fase di forte incertezza politico-economica che si sta attraversando a livello mondiale in questo periodo, gli investitori hanno premiato la solidità della Germania e allo stesso tempo hanno penalizzato quelle realtà caratterizzate da un maggior grado di instabilità presente (Italia) o futura (Francia).

lunedì 13 febbraio 2017

Migliori conti deposito febbraio 2017

Del conto deposito vincolato Esagon e del Credito Fondiario, banca a cui abbiamo assegnato un giudizio sulla solidità di 4 stelle su un massimo di . L’analisi e le sue conclusioni sono ancora valide. Te le riassumiamo di seguito.

I rendimenti offerti sui vincolati a 12, 18, 24, 36, 48 e 60 mesi, rispettivamente, l’1,5%, 1,9%, 2,25%, 2,5%, 2,75% e 3% lordi annui, l’1,11%, 1,4%, 1,66%, 1,85%, 2% e 2,22% netti, garantiti fino al 28 febbraio, sono interessanti – solo nel caso del vincolato a 12 mesi l’offerta della Bcc di Cagliari con il 2% lordo annuo supera quella di Esagon (1,5%), mentre in tutti gli altri casi è sempre la miglior offerta.

sabato 4 febbraio 2017

Perché aderire all'aumento di capitale Unicredit 2017

Alcune domande e risposte sul prossimo aumento di capitale di Unicredit. Al momento di andare in pubblicazione i valori delle azioni per l'aumento sono stati resi noti. Non cambiano comunque le valutazioni riportate nell'articolo.

Unicredit ha raggruppato le azioni: che significa? Ho paura che questo penalizzi il mio investimento…
No, il raggruppamento in sé non ha effetti sul tuo capitale: se prima avevi 100 azioni al prezzo di 2,7 euro, 270 euro in tutto, ora ti ritrovi con 10 azioni dal prezzo di 27 euro. Il valore complessivo è ancora 270 euro: non è cambiato.

venerdì 3 febbraio 2017

Perché non fidarsi in toto del fondo di garanzia delle banche

Sei sicuro… di essere al sicuro? Perché consigliamo di stare alla larga dalle banche “a rischio” anche per cifre inferiori a 100.000 euro? Dopotutto, c’è la garanzia! Sì, ma le garanzie al 100 % non esistono: ecco tutto quello devi sapere, anche se molti preferiscono non dirtelo. È vero, i conti correnti e i conti deposito con un importo inferiore a 100.000 euro per depositante non sono coinvolti in un eventuale bail-in e sono coperti dal fondo interbancario di tutela dei depositi. Suddividere i tuoi capitali su più banche, per evitare di superare questo limite, è quindi un buon punto di partenza. Ma la garanzia del fondo non è un motivo sufficiente per affidare a cuor leggero i tuoi soldi a una banca “qualunque”. primo: ma il fondo basta davvero ? Secondo gli ultimi dati disponibili, il fondo garantisce depositi per 515 miliardi di euro, ma ha a disposizione al suo attivo meno di 2 miliardi di euro.

venerdì 13 gennaio 2017

Come trovare la migliore assicurazione RC Auto tramite Internet

Genialloyd, Direct Line, Genertel, Linear, Zurich Connect. Crescono gli italiani che scelgono di fare una polizza con le compagnie online. Del resto, la rivoluzione digitale sta ridisegnando il settore assicurativo che, sull’onda tecnologica, è impegnato nel proporre prodotti più personalizzati e più semplici da capire. Così, sempre più spesso, soprattutto nell’Rc auto, automobilisti e motociclisti si rivolgono a internet per costruirsi una polizza direttamente online, riuscendo magari a risparmiare tempo e denaro.

mercoledì 11 gennaio 2017

Come investire nel 2017. Consigli e rischi

Il panorama per il 2017, e più ancora per il biennio successivo, si fa ancora più impegnativo: se il 2016 ha insegnato che, nell’era delle politiche monetarie ultra-accomodanti da parte delle principali banche centrali fatte di Quantitative easing e di tassi pressoché a zero o perfino negativi, non è affatto facile estrarre rendimenti di portafoglio che superino i magrissimi ritorni dei titoli di Stato, nel 2017 - e ancor di più nel 2018 e 2019 - l’asticella salirà ancora.


Obbligazionario euro. 

I corsi obbligazionari di Eurolandia non hanno molte chance di spingersi oltre i massimi realizzati nel corso dell’estate 2016, che avevano schiacciato il rendimento a scadenza del decennale tedesco fino a -0,2% e quello del Btp a 10 anni fino alla soglia dell’1%, massimi da cui il mercato ha subito preso le distanze innescando il realizzo dei capital gain. Se da un lato gli 80 miliardi di acquisti mensili dell’Eurotower, nell’ambito del Qe, sono in grado di sostenere le quotazioni dei bond fino alla scadenza del programma stesso, dall’altro lato il mercato ha mostrato una buona dose di riluttanza nello spingere in territorio negativo i ritorni dei Bund decennali, tanto più che uscirebbero così dai paletti prefissati dal Qe.

Rendendo ora sostanzialmente zero, con scarsissime probabilità di assistere a un futuro apprezzamento dei corsi che possa rimpolparne il rendimento sul fronte dei capital gain, i titoli di Stato tedeschi e con essi tutte le obbligazioni sovrannazionali denominate in euro, esprimono quindi per i prossimi mesi un appealing di investimento sostanzialmente nullo. Che non migliorerà certo quando le quotazioni non saranno più sorrette dagli acquisti periodici della Bce: a quel punto verrà praticamente a mancare, se non per la parte di reinvestimento delle cedole e dei bond in scadenza acquistati nell’ambito del Qe, il più grande acquirente dell’ultimo biennio (la Bce) e questo presterà il fianco a un ribasso dei corsi obbligazionari, di cui peraltro si è già avuto un evidente assaggio nel corso dell’autunno. Questo rischio sarà ancora più marcato per i Paesi periferici come l’Italia, il cui spread nei confronti dei titoli tedeschi si è tendenzialmente compresso dall’avvio del Qe (da quota 160 centesimi a un minimo di 84 centesimi raggiunto nel dicembre 2015), ma che negli ultimi ha rialzato la testa a causa dell’incertezza legata al referendum e più in generale alle elezioni del 2017 in tre grandi Paesi dell’Unione monetaria.

Usa & Emerging market bond.

 Le obbligazioni denominate in dollari Usa, emesse da emittenti solidi, dovrebbero essere contemplate in discreta misura nel portafoglio obbligazionario, ricordando sempre che il rendimento attualmente simile ai titoli di Stato italiani va soppesato con l’esposizione al rischio di cambio. Mentre i bond ad alto rendimento emessi nelle valute di Paesi emergenti, che tra l’altro avrebbero le carte in regola per rientrare nel mirino degli investitori istituzionali nel 2017, possono costituire in dosi non elevate l’altra strada opportuna per innalzare le attese di rendimento, ma anche di rischio: i ritorni nell’ordine del 6% offerti da Messico e Sudafrica, dell’8% offerti dall’India e dalla Russia, fino all’11% offerto dal Brasile, sono certamente allettanti in un’ottica di assunzione in piccole dosi a scopo di innalzare la redditività complessiva del portafoglio obbligazionario attraverso un’opportuna diversificazione degli investimenti.

Tuttavia non va scordato l’elevato rischio di cambio a cui si trovano esposti questi bond: nel corso del 2015, quando si iniziava a parlare della fine del Qe targato Fed e di rialzo dei tassi, le monete degli emerging market hanno perso velocemente terreno giungendo a una svalutazione contro euro che in alcuni casi è stata nell’ordine del 30-35% nel giro di poco più di sei mesi. E anche se il 50% di questa flessione è stato mediamente recuperato nel corso del 2016, rimane un monito nei confronti dell’assunzione di posizioni troppo rilevanti: d’altronde l’inflazione di questi Paesi rimane comunque alta e ciò stimola, tra gli alti e bassi dettati da una volatilità nell’ordine del 10-12% su base annua, una pressione verso la svalutazione nel cambio futuro con l’euro.

Mercati azionari. 

A parte Wall Street e Londra, nel 2016 i principali indici dei Paesi sviluppati (Giappone compreso) hanno accusato perdite e anche la piazza londinese è negativa, a causa della svalutazione della sterlina, se la performance da inizio anno viene misurata nella moneta unica, così come diventa ampiamente positiva la performance in euro del Nikkei. Positive anche le prestazioni delle principali piazze emergenti con l’eccezione della Cina. Per il 2017, se lo scenario sarà supportato dalla tenuta dei prezzi del petrolio e più in generale delle materie prime, le stesse piazze emergenti saranno ancora favorite, se considerate senza esagerazioni in un’ottica di diversificazione del portafoglio azionario. Tra i Paesi sviluppati l’indice del Giappone mantiene un buon appeal grazie anche alla politica monetaria ultraespansiva della Bank of Japan, così come lo sono le piazze dell’euro se non fossero zavorrate sia dalle pesanti incertezze sulle banche e sia dagli appuntamenti elettorali: dopo il referendum italiano del 4 dicembre, il 2017 vedrà le elezioni in Olanda, Francia e Germania, dove è sentito il rischio di un’ascesa delle fazioni euroscettiche; oltre a ciò, si dovrà anche valutare la capacità di tenuta delle quotazioni nel momento in cui verrà meno il Qe della Bce.

Wall Street rimane invece sotto i riflettori internazionali: prima della vittoria di Trump le quotazioni erano abbastanza tirate in relazione agli utili aziendali, ma la revisione al rialzo stimolata dalla svolta espansiva alla politica fiscale insita nel programma del nuovo presidente Usa è in grado di aprire un nuovo spazio di avanzamento del mercato azionario nell’ordine del 15%. In sostanza, tutti cavalcheranno ancora il carrozzone che produce comunque dividendi e che è capace di ritoccare progressivamente i record storici, ma la guardia rimane alzata.

lunedì 9 gennaio 2017

Diamanti da investimento. Le prospettive nel 2017

Riporto per intero l'articolo di Milano Finanza di inizio anno relativo all'investimento in diamanti. Consiglio di leggere con accortezza anche l'incipit finale, anche considerando che quello pubblicato su Milano Finanza è di fatto un articolo promozionale (pubblicità).

I tassi negativi a lungo termine continuano a favorire in Italia il mercato delle società che vendono diamanti. Le banconote scompaiono (è il destino dei 500 euro), la valuta diventa sempre più digitale, i preziosi restano in mano e fanno lievitare il fatturato delle società che li collocano. Fra queste vi è Diamond Private Investment (Dpi), fondata nel 2005 da Maurizio Sacchi, un passato come promotore finanziario, poi dg e responsabile commerciale di Intermarket Diamond Business. Dpi ha chiuso il 2015 con 140 milioni di euro di giro d’affari e conta di arrivare alla fine di quest’anno «a 400 milioni di euro, grazie a una rete di vendita sempre più capillare», spiega Sacchi.

venerdì 6 gennaio 2017

Come fare ricorso per gli investimenti in banca o dal promotore

Al via l’arbitro per le controversie finanziarie (Acf). Dal 9 gennaio sarà operativo il nuovo strumento di risoluzione stragiudiziale delle controversie fra risparmiatori e intermediari finanziari. Da tale data sarà attivo anche il sito www.acf. consob.it, tramite cui sarà possibile presentare domande di arbitrato per via telematica. È con tre diverse delibere Consob (del 4 maggio 2016 n. 19602, 3 agosto 2016 n. 19700 e 3 agosto 2016 n. 19701) che sono state dettate le regole per l’arbitrato per controversie finanziarie.

martedì 3 gennaio 2017

Dove investire nel 2017

Il rally di Piazza Affari di fine 2016 potrebbe dare avvio a una fase di recupero più ampia per la borsa italiana. Che dopo un anno di vacche magre ha tutte le carte in regola per tornare a crescere, soprattutto ora che i problemi del sistema bancario sono stati affrontati. Come emerge dal sondaggio sulle previsioni dei mercati per il 2017 condotto da MF-Milano Finanza su 47 gestori e analisti italiani ed esteri. Per il 67% degli intervistati l’indice Ftse Mib di Piazza Affari potrà segnare un rialzo nei prossimi 12 mesi fino al 10% (per il 48% salirà tra il 5 e il 10%, per il 19% fino al 5%) e per il 21% potrà salire oltre il 10%. Soltanto il 5% ritiene invece che potrà perdere fino al 10%. «Il mercato azionario italiano potrà sorprendere positivamente nel 2017 grazie alle valutazioni estremamente compresse raggiunte dal listino e in particolare dai titoli finanziari, insieme alle buone prospettive di altre realtà molto interessanti tra le small e medium cap italiane che si avvantaggeranno dalla ripresa economica Usa e dal basso livello ormai raggiunto dall’euro», dice Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest.