sabato 10 settembre 2016

Perché Unicredit è da acquistare

I conti del primo semestre hanno messo in luce risultati migliori del previsto, con utili di 0,21 euro per azione (+27,7 %) che ci portano ad alzare a 0,29 euro per azione le stime sul 2016. Sono invece un po’ meno lusinghiere le notizie sulla solidità patrimoniale, che non è stata all’altezza delle attese. C’è però da dire che il nuovo management si sta muovendo rapidamente sul fronte delle cessioni. È di questi giorni, per esempio, la vendita di alcune attività legate alle carte di pagamento. Più importante la possibile cessione del 40,1 % della polacca Pekao, di cui aveva già venduto il 10 % a luglio: principale indiziato per l’acquisto è il colosso assicurativo statale Pzu. Infine, lo sfumato accordo con Santander per una integrazione nel risparmio gestito lascia le mani libere anche su questo fronte: per Pioneer non è quindi esclusa una quotazione in Borsa.


Nonostante il periodo estivo, sono settimane ricche di novità per Unicredit. Le cessioni proseguono a ritmi serrati, ridimensionando l’aumento di capitale che potrebbe essere annunciato col prossimo piano industriale.

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