mercoledì 10 marzo 2021

Aprire conto all’estero in vista di patrimoniali

Vuoi portare i tuoi soldi all’estero perché non ti fidi del sistema Italia? Puoi farlo, basta solo che lo Stato sia al corrente del fatto che li hai trasferiti perché vuole essere certo che tu non sfugga alle tasse. Ma, cosa improbabile, a meno che tu non ti appresti a passare la dogana con delle mazzette (nel qual caso da 10.000 euro in su devi compilare una dichiarazione, pena multe salatissime, quando fai un bonifico i soldi sono automaticamente tracciati. 

UN CONTO ALL’ESTERO? 

Vediamo ora se all’estero vogliono i tuoi soldi. E qui iniziano i problemi. Non sempre è così facile aprire un conto oltrefrontiera. Senz’altro è facile in Svizzera. Attenzione, però. In primo luogo, in Svizzera vogliono essere certi della provenienza lecita dei soldi, quindi ti chiedono informazioni, e poi ti chiederanno di aprire un conto in presenza, poi puoi bonificare i soldi dall’Italia.  La Svizzera rimane comunque la meta più facile e scontata, ma anche la più sicura. Nel caso tu voglia un conto all'estero, ti consigliamo di leggere la guida al Conto in Svizzera, per evitare errori o costi eccessivi. 

In altri Paesi la cosa diventa ancora più difficile. Per esempio, la documentazione chiesta per aprire un conto in Francia comprende un domicilio nel Paese e/o le bollette di utenze in loco. Lo stesso vale per altri Paesi europei. Un’altra cosa a cui fare attenzione è che i costi all’estero possono essere più alti rispetto a quanto sei abituato. Prendi il caso del conto alle Poste svizzere (Postfinance). Da noi la Posta non costa molto. Postfinance ti chiede 5 franchi al mese se non ci metti almeno 25.000 franchi (o se non hai alcuni prodotti accessori) e comunque chiede 25 franchi al mese se hai il domicilio all’estero, che sono circa 300 euro l’anno. 

UN CONTO ALL’ESTERO DALL’ITALIA 

Grazie alle Fintech questo è ora possibile. Scarichi la tua app e poi ci metti i soldi. Ma attenzione. Non sempre si tratta di veri conti correnti bancari. Molto spesso si tratta di una sorta di carta prepagata con un Iban, quindi sono più che altro sono sistemi di pagamento. Ma torniamo ai conti correnti: finora sono poche le soluzioni disponibili per aprire un conto estero da casa. 

C’è N26  che da tempo ti indicavamo se volevi aprire un conto tedesco online, ma sebbene resti tutelata dal Fondo interbancario tedesco e non da quello italiano, da quest’anno offre un Iban italiano e non più tedesco. C’è l’olandese Bunq  che, però, ha dei costi più elevati rispetto a N26 con la tutela del fondo interbancario olandese. Tieni conto che in ogni caso si tratta di conti dalla gestione semplice, utili più che altro per gestire i tuoi pagamenti. 

Infine, da quest’anno se apri un rapporto per compravendere azioni con il broker olandese Degiro i soldi che depositi per investire con Degiro finiscono su un conto presso la banca tedesca Flatex Bank sotto tutela del sistema di garanzia dei depositi tedesco. Si tratta, però, di un conto che serve solo come appoggio al trading con Degiro (non lo puoi usare per fare dei pagamenti).

Stai quindi attento a valutare costi e reale sicurezza di questi conti. A parte il Conto in Svizzera, i conti in ambito UE presentano sempre grosse criticità (es. in caso di crisi euro).

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