sabato 20 maggio 2023

Quale sarà il rendimento del nuovo Btp Valore di giugno 2023?

Sarà del 5 per mille il premio fedeltà riconosciuto ai risparmiatori che acquisteranno il BTp Valore all’emissione e lo terranno fino alla scadenza. Sempre per incentivare i cassettisti, i quattro anni di vita del titolo saranno scanditi da due livelli di rendimento per le cedole, che saranno pagate a ritmi semestrali: il primo tasso durerà per due anni, e sarà seguito nel secondo biennio da una cedola più alta in base al meccanismo step-up. I tassi minimi garantiti saranno comunicati giovedì 1° giugno, con un piccolo anticipo rispetto al solito perché l’emissione prenderà il via il 5 giugno e durerà fino al 9.

Un’eventuale chiusura anticipata, ipotesi sempre contemplata in questo tipo di offerte ma scarsamente praticata, non potrà comunque avvenire prima del pomeriggio di mercoledì, garantendo quindi almeno tre giornate piene di acquisti. Al termine dell’offerta saranno indicati i tassi definitivi, che in ogni caso non potranno ovviamente essere inferiori ai minimi garantiti. Con un comunicato diffuso nel pomeriggio di ieri il Tesoro ha proseguito nell’operazione di disvelamento progressivo delle caratteristiche del BTp Valore, il primo titolo di una famiglia di offerte che Via XX Settembre rivolge direttamente al pubblico dei piccoli risparmiatori e affini. Il nuovo strumento serve ad affiancare il più classico BTp Italia nello sforzo di riportare una quota crescente del debito italiano nelle tasche delle famiglie italiane; sforzo già premiato dal rinnovato interesse acceso dall’evoluzione dei tassi, che fra settembre e gennaio ha già fatto crescere di oltre 50 miliardi la mole dei titoli di Stato nei portafogli dei risparmiatori. 

Gli acquisti generati dal rialzo degli interessi si concentrano soprattutto sulle scadenze più brevi, mentre l’obiettivo strutturale del Mef è di allargare l’orizzonte anche al medio-lungo termine. Nasce da qui il filone del BTp Valore, che debutta con un titolo a 4 anni proprio per il fatto che l’orizzonte attuale dei tassi di interesse permette di offrire rendimenti potenzialmente interessanti anche senza allungare troppo il calendario. Del BTp Italia il nuovo titolo non eredita l’aggancio all’inflazione, che del resto nelle previsioni dovrebbe cominciare davvero a tramontare anche se in tempi più lunghi rispetto alle stime di qualche mese fa. Simile però è il meccanismo dell’offerta, fuori dall’asta ma tramite collocamento dedicato a cui si può aderire tramite banca, posta e home banking. E analoga è anche la struttura dei costi, che prevede la vendita alla pari e l’assenza di commissioni, in un quadro completato dalla classica tassazione agevolata sui titoli di Stato pluriennali caratterizzata dall’aliquota agevolata al 12,5% e dall’esenzione dalle imposte di successione. 

L’obiettivo è sempre quello di intercettare una parte della liquidità degli italiani, che rimane ricchissima (oltre i 1.500 miliardi) nonostante l’inflazione e che resta impegnata nella ricerca di protezioni al taglio del valore reale prodotto dal carovita mentre i mancati adeguamenti dei tassi dei conti correnti fanno crescere anche le preoccupazioni del governo (servizi a pagina 23). Nei carotaggi della vigilia condotti dagli istituti di credito l’interesse appare alto, tanto più in un panorama di rendimenti spinti in alto dalla politica monetaria e non da un allarme Italia che salvo soprese non dovrebbe riaffacciarsi nemmeno nel rating di Moody’s atteso per venerdì prossimo. Molto ovviamente dipenderà dal confronto fra la struttura finale dei rendimenti e quelle offerte dai titoli simili: oggi i BTp a quattro anni viaggiano a tassi intorno al 3,225 per cento.

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