martedì 2 giugno 2015

Tassazione ETF–due alternative

Investe in Etf e constata come sul Fisco si reciti a soggetto In data 14 marzo 2012 ho acquistato diverse quote degli ETF, emessi da Lyxor Société Génèrale, Lyxor Daily Leveraged BUND (ISIN FR0011023654) e Lyxor Daily Leveraged BTp (ISIN FR0011023639). Su di essi ho maturato ad oggi una significativa plusvalenza e ho chiesto alla mia banca quale sia la tassazione da applicare in caso di vendita. Mi è stato risposto che l’aliquota è del 26%, mentre dall’ufficio di Milano di Société Génèrale sostengono che sia del 12,50% trattandosi di titoli di stato emessi da Paesi area euro. Chi ha ragione?

Nella sostanza ha ragione la banca quando dice che l’aliquota è del 26% (ma l’istituto di credito si riferisce all’aliquota nominale). Allo stesso tempo ha ragione anche Société Génèrale quando dice che l’aliquota è del 12,5% perché l’Etf investe in titoli di Stato (ma l’emittente si riferisce all’aliquota di fatto applicabile sulla quota dell’Etf investita in titoli di Stato), fermo restando che tecnicamente si applica il 26% sulla base imponibile ridotta dagli investimenti in titoli di Stato. In effetti sembra quasi un gioco di parole ma la normativa è complessa e infatti si moltiplicano i problemi interpretativi connessi al Fisco degli Etf e talvolta si ingenerano anche delle incomprensioni tra i vari attori. Banca, emittente e utilizzatore finale.

Si intravede quindi la necessità per gli emittenti di investire anche in comunicazione con i sottoscrittori di questi strumenti. Allo stesso tempo anche le banche o i siti di trading online dovrebbero supportare maggiormente i propri clienti in modo da chiarire tutti gli aspetti del trattamento fiscale, che pare proprio un ginepraio, per gli Etf: tra plusvalenze e minusvalenze, zainetto fiscale e quant’altro.

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