venerdì 30 giugno 2017

Obbligazioni a cedola fissa o indicizzate

Perché varia il rendimento “corrente” delle obbligazioni? Il prezzo dei bond a tasso fisso è influenzato soltanto dai tassi d’interesse a breve termine. Cioè, se questi ultimi scendono il prezzo dell’obbligazione salirà fino a rendere equivalente il valore del bond a quelli nuovi offerti sul mercato. Se i tassi d’interesse salgono, invece, il prezzo dell’obbligazione scenderà tendendo a raggiungere il rendimento dei nuovi titoli sul mercato.


Quando preferire i bond a cedola fissa e quando quelli a cedola variabile? I bond a cedola fissa sarebbero da preferire quando ci si attende un calo dei tassi d’interesse a breve (i prezzi sono quindi relativamente bassi) mentre quando ci si attende un rialzo dei tassi sarebbero preferibili le obbligazioni a cedola variabile (che ovviamente pagheranno meno di quelle a cedola fissa). Se le “previsioni” sui tassi sono state corrette, nel primo caso (bond a cedola fissa e calo dei tassi) avremo che i prezzi dell’obbligazione saliranno mentre nel secondo caso (cedola variabile e rialzo dei tassi) la cedola crescerà.

Meglio bond indicizzati all’inflazione o all’Euribor? Non si può rispondere che uno è migliore dell’altro. Bisogna però sapere che l’Euribor è un tasso variabile a “breve” termine che viene scambiato tra le banche e risente quasi subito della politica monetaria della Bce. L’inflazione, invece, è la risultante della politica monetaria Ue e delle politiche economiche nazionali aggiungendovi l’evoluzione di salari, stipendi e materie prime. Quindi, il caro-vita cambia con tempi più “lunghi” rispetto all’Euribor.

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