venerdì 4 novembre 2016

Polemiche sui diamanti in Intesa Sanpaolo

Dopo le inchieste condotte dal Sole 24 Ore sin dal 2014, la puntata di Report di lunedì 17 ottobre sulla vendita di diamanti «da investimento» agli sportelli di molte banche ha scatenato i sindacati interni di Intesa Sanpaolo.

Esemplare la nota del 21 ottobre di Libero, sindacato aderente al Sinfub di Venezia Mestre: «Sull’affare diamanti, dopo la puntata di Report, speravamo di non dover scrivere nulla, perché il contenuto della trasmissione si commentava (purtroppo) da solo!», scrivono i sindacalisti veneti. «Poi abbiamo letto la “Nota su Report” emanata dall’azienda (senza alcuna sigla dell’ufficio che l’ha redatta), contenente affermazioni strampalate sul valore dei diamanti, arrivando a sostenere che il valore di una pietra preziosa è uguale a quello di un gioiello («Il valore espresso sul sito Damiani per un anello che monta una pietra con le medesime caratteristiche è pari a 8.440 euro. Il valore della montatura può variare da 400 a 600 euro, quindi si evince che la pietra vale 7.800-8.000 euro»).
Per chi ci hanno preso, per dei beòti? È come se comparassimo il prezzo di due etti di pellame con quello di una borsa fatta con la stessa pelle ma firmata Gucci! Quattro righe con le quali ci si è appiattiti sulla tesi della società di diamanti (basta leggere la nota a esclusivo uso interno diffusa prima della trasmissione). Se la società vuole dimostrare serietà deve dichiarare il proprio impegno (non “la disponibilità”) a riacquistare i diamanti allo stesso prezzo al quale li ha venduti (commissioni a parte) su semplice richiesta del cliente», conclude Sinfub.

 D’altronde di diamanti come investimento «nel settore Personal» si era già parlato in Intesa Sanpaolo nell’incontro dell’11 dicembre 2015. Lo testimonia una nota del 18 dicembre seguente, intitolata «Risvegliamo la coscienza della banca», redatta dalle rappresentanze sindacali aziendali dell’area di Firenze di tutte le sigle. Ai sindacalisti che manifestavano «tutte le perplessità per la mancanza di trasparenza che, invece, sarebbe necessaria in un settore che notoriamente è soggetto a traffici illeciti, sfruttamento di manodopera, vera e propria schiavitù», il responsabile delle risorse umane ribadiva che «si tratta di una forma alternativa di ricavo necessaria in un lungo momento di tassi di interesse bassissimi». Per questi motivi «sull’aspetto etico della questione» le organizzazioni sindacali scrivevano che si riservavano di chiedere «approfondimenti a livello di gruppo».

Evita di acquistare diamanti in banca. Possono essere un buon investimento alternativo all'interno del tuo portafoglio, ma prima di acquistare leggi questa guida sui diamanti.

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