I diamanti resistono alla crisi–come investire

Tutto il mondo sta cercando di uscire dalla recessione o dal rallentamento dell’economia che ormai tocca anche i paesi emergenti.. E il mercato dei diamanti non può andare controcorrente. Anche se si difende bene.

L’indice Rapi dell’ultima settimana di giugno segnala una lievissima diminuzione dei prezzi dello 0,33% per le pietre da un carato e dello 0,04% per le pietre da tre carati. Tra le piazze più sacrificate quelle indiane,caratterizzate da una forte stretta finanziaria e relativa mancanza di liquidità.
Situazione analoga in Europa. Sembrano meglio posizionati gli Stati Uniti.
In questo mercato l’attenzione dei compratori si è concentrata sulle pietre di fantasia, trattate solitamente a sconto consistente rispetto, al classico brillante rotondo. Richieste discrete anche per le pietre di buona caratura con qualche impurità. In tal modo le quotazioni di queste pietre diventano più sacrificate e trovano compratori più facilmente. Una analoga attitudine caratterizza i mercati cinesi. L’interesse dei compratori si focalizza anche qui,come in Usa, sulle pietre di fantasia (a cuore, ovale, marquise, rettangolari, quadrate) disponibili a prezzi inferiori rispetto alle gemme rotonde. Il mercato per il momento tiene.

La performance del dollaro statunitense aiuta i compratori europei e indiani. Non si parla di recessione, ma soltanto di un lieve rallentamento degli acquisti. Se le cose dovessero aggravarsi basterà limitare il quantitativo di pietre grezze offerto mensilmente sul mercato. O al limite bloccare tali vendite. L’offerta verrebbe spazzata via nelle successive settimane e l’equilibrio tra domanda e offerta tornerebbe. Come sempre avvenuto negli ultimi 60 anni.

Investire in diamanti non è però semplice e richiede conoscenze per evitare truffe o acquisti a prezzi a cui poi sarà impossibile per decenni vendere in utile. Prima di acquistare informati, consigliata questa ottima guida per investire in diamanti.