sabato 25 agosto 2018

3 libri su finanza e pensiero critico da leggere

Che sia per distrarsi, rilassarsi o per ricaricare le batterie, leggere un buon libro d’estate è uno dei sottili piaceri che può rivelarsi un investimento straordinario. Allora proviamo a indicare qualche lettura utile e interessante per il mese di agosto.

Per chi non l’avesse ancora letto il libro di Chuck Klosterman «But what if we’re wrong?» (Cosa accadrebbe se avessimo torto?). È il libro perfetto per iniziare a ripensare e ridiscutere le nostre più sedimentate convinzioni che, secondo l’autore, non abbiamo il coraggio di sottoporre a verifiche accurate, per la paura di dover affrontare la delusione di aver sbagliato (tutto). Una guida all’epoca contemporanea e alla “dissonanza cognitiva”che chi cerca di mettere a frutto il proprio denaro non può non considerare per costituire una disciplina e un metodo più solido delle nostre illusioni, nel lavoro come nella vita. «Pensare al presente come se si trattasse del passato» è il mantra di Klosterman (che non a caso fa ampi riferimenti alla fantascienza di Arthur Clarke).


Un classico poi è il libro di Scott Wapner «When wolves bite: two bilionaires, one company and an epic Wall Street battle». I due miliardari sono Bill Ackmann e Carl Icahn, protagonisti per decenni di scorribande epiche nell’alta finanza. Qui raccontano una vicenda apparentemente minore, visto il loro curriculum, quella per Herbalife, con un passo apprezzabile per gli amanti del film con Leonardo Di Caprio «Il lupo di Wall Street».

E ancora imperdibile è «Factfulness» dello svedese Hans Rosling, che affronta un tema caro a queste colonne: la distinzione – e distorsione – tra i fatti e la percezione che ne abbiamo. Tema quanto mai attuale dal punto di vista politico, ora che una quantità sterminata di informazioni sul web - non tutte affidabili, come sappiamo - si propongono per fondare le opinioni degli individui. Rosling smentisce passo dopo passo i luoghi comuni innescati da trigger mentali che i conoscitori della finanza comportamentale conoscono bene: dai vaccini alla crescita della popolazione mondiale, dalla distribuzione della società per classi economiche e demografiche, il fondatore di Gapminder smonta le bufale che il nostro istinto punta a consolidare, per scoprire “perché le cose vanno meglio di come pensiamo”.

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