Idee Esistono però degli strumenti che permettono di individuare i prodotti e i gestori che hanno buona probabilità di offrire soddisfazioni a chi investe: il premio annuale di Morningstar è uno di questi. Il leader internazionale di rating e di analisi per i fondi comuni passa ai raggi X tredici categorie di fondi italiani ed esteri venduti sul nostro mercato per poi premiare i migliori con un riconoscimento pubblico nella serata inaugurale dell’It forum di Rimini, il 22 maggio 2013.
Altri cinque premi verranno consegnati alle società, mentre i lettori del corriere.it potranno votare sul web i loro beniamini che riceveranno una menzione particolare. Le prime rose riguardano i prodotti azionari specializzati in quattro aree geografiche: Italia, Stati Uniti, Europa ed Eurozona. Metodi Anche nel 2013 — ma l’award si riferisce ai risultati dell’anno solare 2012—i migliori portafogli investiti in Borsa sono quelli più orientati alla crescita, fa notare Dario Portioli, senior analyst di Morningstar.
Dove investono i campioni dello stile growth?
In società come Luxottica, Lvmh, Starbucks, Coca Cola, British America Tobacco e così via. «Questi titoli hanno in comune multipli di mercato piuttosto cari — dice ancora Portioli —. Cioè hanno elevati rapporti di prezzo/utili e di prezzo/flussi di cassa ma anche elevato tasso di crescita del fatturato e stime di utile in deciso miglioramento ».La logica è abbastanza semplice: in uno scenario di rallentamento economico globale, sono stati premiati i fondi in grado di trovare la giusta esposizione a nomi e settori che tirano dritto nonostante le difficoltà, che oggi si concentrano soprattutto in Europa. In Piazza Affari, non a caso, in cima al podio salgono i gestori che hanno dato meno importanza alle società domestiche, sbilanciandosi su quelle impegnate fuori di casa.
I criteri per «nominare» i finalisti tra cui verrà scelto il vincitore sono ormai rodati e raffinati nel tempo: per emergere i prodotti devono brillare sia nel breve che nel lungo periodo.
Devono aver occupato posizioni di classifica superiori alla media di categoria per almeno tre anni su cinque. I finalisti affrontano poi un esame qualitativo, che si aggiunge a quello statistico, dove fanno premio il know how, l’esperienza degli uomini al comando dei portafogli e delle società, le risorse finanziarie dedicate all’innovazione e le economie di scala, quelle che aiutano a rendere più efficienti i costi e i risultati.
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