I ricavi pubblicitari, che con il loro -18,6 % nei primi 9 mesi del 2013 hanno portato in rosso i conti per 0,13 euro per azione, sono il vero problema di Mondadori. Per questo, la società di Segrate ha deciso di integrare le attività di Mondadori Pubblicità e Mediamond. Di conseguenza, Mediamond gestirà la raccolta pubblicitaria su internet, radio e periodici, riducendo così i costi e, si spera, migliorando la redditività. Non è tutto. In questi giorni le quotazioni del titolo sono salite anche per voci di una possibile alleanza con il fondo Clessidra per quanto riguarda il settore radiofonico. A oggi, comunque, non ci sono conferme ufficiali. Il settore, data la crisi, sembra in ogni caso andare nella direzione di alleanze e fusioni per ridurre i costi e massimizzare i ricavi e questo sembra essere apprezzato dal mercato. Il titolo resta correttamente valutato.
Per gran parte del 2013 il titolo Mondadori ha conosciuto cali in Borsa, non seguendo nemmeno Piazza Affari in alcuni periodi di risalita. Nell’ultimo mese, però, l’interesse sul titolo si è risvegliato e Mondadori ha recuperato terreno.
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