martedì 10 dicembre 2013

Investire in azioni Eni. Le previsioni

azioni eniL’ad Paolo Scaroni ha rotto gli indugi ieri, commentando i conti del terzo trimestre, superiori alle attese degli analisti, e tonificati dalla plusvalenza miliardaria generata dalla cessione al gruppo cinese Cnpc di una quota dei giacimenti del Mozambico.

I fattori negativi emersi nel periodo, come il calo della produzione in Libia e Nigeria per motivi di forza maggiore, vengono considerati temporanei dal top manager, a detta del quale anche in un trimestre difficile Eni vede confermata la solidità del business e consolidata la redditività.

A spiccare tra gli highlight finanziari del gruppo è dunque l’utile netto, balzato nel trimestre addirittura del 61,9% a 3,99 miliardi grazie ai circa 3 miliardi (tolti gli oneri fiscali) generati dalla cessione del 28,57% di Eni East Africa, titolare del 70% dei diritti di sfruttamento dell’area 4 nell’offshore del Mozambico, dove si trova il giacimento super giant di Mamba, di cui Eni conserva il 50%. Il corrispettivo della cessione è stato di 3,386 miliardi e il plusvalore lordo è inscritto nel conto economico alla voce proventi su partecipazioni per 3,359 miliardi, che diventano 2,994 una volta sottratte le imposte riconosciute in Mozambico e Italia.

Monetizzare parte degli asset mozambicani, in aggiunta al flusso di cassa netto da attività operativa per altri 3 miliardi, ha prodotto altri effetti positivi sui conti: il Cane a sei zampe, infatti, ha potuto coprire abbondantemente sia gli investimenti del periodo che il pagamento dell’acconto sul dividendo 2013. Di conseguenza, rispetto al 30 giugno 2013, l’indebitamento finanziario netto si è ridotto di 1,34 miliardi scendendo a 15,14 miliardi. Partite straordinarie a parte, il trimestre resta però caratterizzato dal segno meno. In calo del 29,4%, l’utile netto rettificato (senza cioè le componenti straordinarie), che nel periodo si è fermato a 1,17 miliardi, comunque al di sopra dei 990 milioni stimati dal consensus. In discesa anche l’utile operativo rettificato: depurato del contributo Snam, è in calo del 15,7% a 3,44 miliardi.

Il peggioramento, spiegano dall’Eni, ha riguardato per ragioni differenti tutte le aree di business, con l’eccezione della chimica di Versalis. Sull’Exploration & Production hanno pesato l’apprezzamento dell’euro (+ 5,9% sul dollaro) e le interruzioni straordinarie della produzione in Libia e Nigeria (-3,8%, corrispondenti a 50 mila barili in meno al giorno). Refining & Marketing e Gas & Power, invece, hanno scontato l’effetto del continuo deterioramento dei prezzi e dei margini di vendita, «in un contesto caratterizzato da contrazione della domanda, eccesso di offerta ed elevata pressione competitiva». Penalizzato anche il settore Ingegneria & Costruzioni (Saipem) con un calo del 38,5% degli utili dovuto al rallentamento dell’attività, tanto che le previsioni per fine anno sono di una «sensibile contrazione del risultato».

I numeri del trimestre sono comunque piaciuti al mercato, proprio perché gli analisti si attendevano frenate più consistenti, e il titolo in borsa ha registrato un incremento superiore al 2%. Mediobanca Securities guarda in particolare al possibile effetto positivo sul titolo di un buyback su circa il 3% delle azioni, supponendo che si possa arrivare al 10% nel giro di tre-quattro anni. Giudicata positivamente la crescita della produzione attesa nei prossimi anni, grazie soprattutto al Mozambico e a Kashagan, che ha iniziato le attività l’11 settembre scorso con un target iniziale di 180 mila barili al giorno.

Ma per la fine del 2013, fa sapere l’Eni, l’impatto di Libia e Nigeria continuerà a farsi sentire e non sarà compensato nemmeno dallo sviluppo dei grandi progetti in portafoglio. Intanto, ieri Scaroni ha incontrato a Kiev il presidente ucraino, Viktor Yanukovich, confermandogli l’interesse di Eni a portare avanti i progetti nel Paese, dove il gruppo controlla Wstgasinvest, titolare dei diritti di esplorazione e sviluppo di nove blocchi di gas non convenzionale (shale gas) nel bacino del Lviv, al confine con la Polonia.

0 commenti:

Posta un commento