Il “punto critico” rimane l’Italia. In questo comparto i ricavi da interesse hanno registrato una buona tenuta ed è proseguita la riduzione dei costi, ma i dubbi sulla capacità di recupero dei crediti hanno portato ad accantonamenti per 1,1 miliardi (0,19 euro per azione).
E non è detto che sia finita: la “revisione” della qualità dei crediti da parte della Bce e le verifiche di Banca d’Italia potrebbero portare a nuovi accantonamenti. Questo non dovrebbe però impedire di confermare il dividendo a 9 centesimi. Quanto agli utili per azione, li stimiamo a 0,22 euro sia nel 2013, sia nel 2014. In calo, ma in linea con le attese, i risultati 2013 di Unicredit. Confermiamo le nostre stime sull’utile di quest’anno e su quello del 2014; il titolo, ai prezzi attuali, rimane secondo noi correttamente valutato.
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