mercoledì 18 febbraio 2015

Investire su obbligazioni e azioni Grecia. Come e dove

obbligazioni greciaAtene gioca allo scambio: chi ci perde? Cosa sta cercando di ottenere Atene?

Per ora non c’è nulla di certo, ma la proposta sul tavolo è di scambiare i vecchi titoli in mano alle autorità europee con titoli nuovi: in parte obbligazioni legate all’economia e in parte bond perpetui (che non scadono mai, ma pagano solo le cedole). Se si tratta di una proposta “indecente” o meno, questo dipenderà dalle condizioni dello scambio. Di certo, però, le premesse non sono delle migliori.

Già nel 2012 Atene ha utilizzato il gioco dello “scambio”, e chi aveva in mano un suo bond se ne è ritrovati ben 24 (esatto, 24!) con tutte le conseguenti difficoltà e costi per rivenderli. E per di più con un valore, in quel momento, di circa 210 euro ogni 1.000 euro del vecchio bond… altro che crack Argentina! Vero che stavolta Atene deve fare i conti con un creditore più “forte” e non più con gli investitori privati; farà quindi più fatica a imporre condizioni “capestro”. Ma con i titoli proposti, le autorità e i governi (e quindi anche noi con le tasse) rischiano di pagare parecchio. Avere in mano dei bond perpetui significa, infatti, legarsi “a vita” al debitore e sperare che continui a pagare gli interessi: fiducia che Atene non sembra, francamente, meritarsi. Quanto poi ai titoli legati alla crescita… vedremo le condizioni dei bond, ma ancora una volta la storia del 2012 non induce all’ottimismo.

Tra i 24 titoli “rifilati” ai creditori nel 2012 ce n’era uno legato alla crescita, il bond Greece 2012 0 % 15/10/42 (Isin GRR000000010). Si tratta di un titolo, con scadenza 2042, che non rimborsa capitale ma paga solo la cedola nel caso in cui il Pil greco (la ricchezza prodotta) superi certi livelli. Dal 2012 a oggi il titolo non ha pagato cedole, e non lo farà ancora a lungo: le soglie, via via crescenti, che il Pil dovrebbe superare da qui al 2020 sono irrealistiche. Dal 2020 al 2042, qualche possibilità di vedere delle cedole c’è, ma l’economia greca deve mettere il turbo e, comunque, la cedola diventa via via più piccola: nella tabella qui sotto trovi il valore massimo che verrà pagato di anno in anno. Come puoi vedere, si tratta di importi minimi, sempre che vengano pagati: non a caso, il prezzo del titolo sulla Borsa di Francoforte è solo 0,59. Insomma, chi nel 2012 se l’è trovato in mano non ha certo avuto di che brindare…

Etf e bond greci

La situazione è critica, ma Atene non può permettersi di tagliare i ponti con l’Europa, se non al prezzo di gravi contraccolpi sul suo sistema finanziario. Per chi ha pelo sullo stomaco ci può essere spazio per scommettere sul fatto che alla fine, malgrado tutto, Atene superi la tempesta. Per farlo ci sono due alternative. La prima è un Etf sulla Borsa di Atene: Lyxor ucits Athex Large Cap (1,15 euro, Isin FR0010405431). Se guardi al grafico della Borsa greca, i margini di miglioramento sono più che ampi: a ottobre 2007 l’indice valeva più di cinque volte il livello attuale.

Ma attenzione: rispetto ai minimi raggiunti a maggio 2012, c’è spazio anche per perdite di circa il 40 % (solo tra marzo e maggio 2012, subito dopo la ristrutturazione del debito, l’indice ha perso quasi il 30 %). A rendere ancora più rischioso il tutto c’è che il portafoglio dell’Etf è composto in maniera preponderante da azioni bancarie: proprio le società più in bilico nel caso in cui la Bce decida di tagliare i finanziamenti (già diverse banche greche sono dovute ricorrere a fondi di emergenza della Banca nazionale per tamponare i capitali in uscita). Per questo, ti suggeriamo un secondo modo per speculare su Atene: il bond emesso nel 2012 di cui ti abbiamo parlato.

Attenzione però: non considerarlo come un’obbligazione, ma come una vera e propria scommessa sull’economia ellenica. Non devi insomma puntare né sul rimborso del capitale (che non è previsto), né sulle cedole: certo ne basterebbero poche per ripagarti l’investimento al prezzo di 0,59, ma sono molto lontane (sempre che arrivino). Se scegli questa strada, devi farlo come se fosse una scommessa sulla Borsa greca: non a caso, gli alti e bassi del titolo sono simili a quelli dell’Etf. Questi i termini della scommessa. Non ti nascondiamo che i rischi sono elevati, così come è elevata l’imprevedibilità delle mosse di Atene, che già in passato ha regalato inattese brutte sorprese, e anche soggetti come il fondo gestito dal marito di Chelsea Clinton – insomma non proprio gente male informata – hanno dovuto ammettere di aver sbagliato le previsioni sulla Grecia, registrando importanti perdite.

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