«Con gli accrediti già ricevuti una quota importante del capitale a suo tempo destinato alle obbligazioni è stato restituito – spiega Angelo Drusiani, esperto obbligazionario di Banca Albertini-Syz –. Grazie a questa opportunità, la situazione dei creditori obbligazionari interessati da questi rimborsi è sensibilmente migliorata». Allo stesso tempo, se si sceglie di chiudere definitivamente il rapporto con il debitore emittente di obbligazioni ci si può rivolgere al mercato secondario. Attualmente, i due prestiti citati dal lettore evidenziano prezzi di scambio da parte di alcune banche d’affari interessate ad acquistare importi nominali di valore non rilevante.
Al contrario di quanto si verifica per i titoli di Stato e, in misura minore, per una parte consistente delle obbligazioni societarie, gli scambi sui due prestiti di Lehman Brothers si presentano abbastanza modesti. Nelle sedute più recenti la quotazione è stabile a 8,75 euro rispetto al valore nominale di 100 dell’obbligazione. Nel corso dell’anno passato, il valore massimo del prezzo di mercato toccato dalla prima delle due emissioni indicate dal lettore toccò quota 17,56 euro ad inizio febbraio. La seconda emissione fu scambiata ad un valore massimo di 17,67 euro a metà marzo. Dai due dati riportati si è scesi agli attuali prezzi. Probabilmente non tutti gli istituti accedono ai mercati che trattano questa tipologia di strumenti. È quindi opportuno informarsi presso il proprio intermediario, al fine di avere la certezza che l’ordine di vendita possa essere eseguito in tempi brevi.
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