venerdì 5 maggio 2017

Il leasing per acquistare casa

Il legislatore ha mostrato di crederci, le banche finora un po’ meno. La Finanziaria 2016 ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali, indirizzate soprattutto ai più giovani, per chi sceglie di acquisire una casa con lo strumento del leasing; nei quindici mesi finora trascorsi dall’approvazione della norma però l’offerta di prodotti da parte del mondo creditizio è stata molto limitata. Alle agevolazioni hanno diritto gli acquirenti di prima casa che all’atto dell’acquisto abbiano un reddito complessivo inferiore a 35 mila euro.

 Il bonus consiste in una detrazione sui canoni del 19% calcolata su un massimo di 8 mila euro all’anno se chi stipula il contratto ha fino a 35 anni, il tetto è di 4 mila euro se invece il leasing è avviato da un over 35 anni. È inoltre prevista un’ulteriore detrazione del 19% sulla rata finale di riscatto calcolata su un tetto di 20 mila euro per i più giovani e su 10 mila per chi abbia superato, sempre all’avvio del finanziamento, il limite dei 35 anni.
Per i mutui invece le norme prevedono la detraibilità del 19% della sola quota interessi e su un tetto di 4 mila euro all’anno. Variabile maxirata Come vediamo dalla tabella mettendo a confronto il medesimo finanziamento ventennale al 3% fisso da 160 mila euro per un’abitazione del valore di 200 mila la scelta del leasing è decisamente vantaggiosa se compiuta da un under 35, perché si risparmiano complessivamente oltre 15 mila euro rispetto al mutuo, mentre per un over 35 è da mettere in conto un maggiore esborso di quasi 2 mila euro, anche se lo sbilancio è tutto dovuto al pagamento della maxirata finale, che in realtà a causa dell’inflazione sarà molto più sostenibile di quanto lo sarebbe oggi, mentre da subito si ottiene un risparmio sul versamento mensile (canone di 798 euro contro una rata del mutuo di 887).

I gruppi che offrono leasing abitativo sul mercato oggi sono quattro: Unicredit, le banche cooperative di Iccrea, Bper a cui si è aggiunta da pochi giorni Credem. In dirittura d’arrivo ci sarebbe Crédit Agricole-Cariparma. Le offerte delle prime tre banche sono a tasso variabile, con spread che cambia a seconda delle caratteristiche di solvibilità del cliente e dell’apporto iniziale di capitale. Ad esempio Unicredit indica uno spread del 3% per un finanziamento da 160 mila euro su una casa da 200 mila e durata ventennale Creacasa è realizzato da Credemleasing, società controllata al 100% da Credem. A distribuire il prodotto è la rete dei subagenti di Creacasa, anch’essa del gruppo emiliano.

Due le caratteristiche innovative del prodotto: è offerto solo a tasso fisso, con durate da 5 a 30 anni, calcolato sulla base dell’Eurirs di durata pari a quella del finanziamento e lo spread è il medesimo richiesto per un finanziamento ipotecario di pari caratteristiche e quindi per gli under 35, ipotizzando che abbiano capienza fiscale per la durata del contratto, è più conveniente del mutuo. Lorenzo Montanari, direttore generale di Creacasa, sottolinea però che i vantaggi del leasing vanno oltre il calcolo di convenienza finanziaria: «Il cliente ha bisogno di minore liquidità perché con il leasing si finanziano anche le imposte e le spese notarili. Inoltre in caso di perdita del lavoro è prevista la sospensione automatica dei pagamenti per 12 mesi, mentre la concessione della moratoria in caso di mutuo è discrezionale per la banca». Inoltre, sottolinea Montanari, è possibile cedere a terzi senza particolari formalità un contratto di leasing in corso, mentre con il mutuo bisogna chiudere il finanziamento ed effettuare la vendita della casa.

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