lunedì 11 marzo 2013

Come investire sui titoli di Stato italiani dopo le elezioni

investire-btp-italianiBtp «brevi» per chi non si sente sereno. Occasioni di guadagno anche immediato per chi invece è in grado di cavalcare il nervosismo dei titoli lunghi.

Lo si voglia o no, lo spread esprime la fiducia che gli investitori hanno nei confronti di un paese. Del suo debito pubblico. Delle sue prospettive. Quanto sia sensibile alle situazioni che caratterizzano la vita di una nazione è apparso evidente nella mattinata di martedì scorso.


La supposta ingovernabilità dell'Italia, ha spostato il valore del differenziale a dieci anni da 292,3 a 331,7. Non è un rialzo trascurabile e si è accompagnato come sempre al ribasso della quotazione di oltre tre punti rispetto al prezzo del giorno prima delle elezioni. Il Btp con scadenza 1 novembre 2022 è stato scambiato a 106,18 dai precedenti 109,30.

Insomma la funzione del differenziale è tutt'altro che ininfluente sul valore dei patrimoni. Ma una caduta delle quotazioni dei titoli di Stato non provoca solo danni. Può offrire anche buone opportunità. La storia del differenziale, da un lato, e della quotazione del Btp con scadenza settembre 2021 (durata decennale all' atto dell'inizio della rilevazione) è illuminante. Il prezzo, infatti, si è mosso in controtendenza rispetto alle oscillazioni del differenziale, com'è naturale.

Ma l'aspetto più interessante è che, in effetti, a fronte di tanti successivi aumenti del differenziale si è poi assistito al movimento di segno contrario. Dal primo luglio 2011 al 26 febbraio scorso, il prezzo del Btp decennale è passato da 83,74 a 105,82. Nelle stesse sedute, il differenziale è sceso da 561,9 a 262,2.
Innegabile la relazione tra le due grandezze, che consente, a chi disponga di liquidità da investire, ma, soprattutto, di una forte propensione al rischio, di sfruttare le situazioni che il mercato offre.

Chi può sopportare rischi, potrebbe optare per l'acquisto di titoli di Stato italiani con durata decennale. Le loro quotazioni infatti possono variare tra i 7 e gli 8 punti, se i mercati ipotizzano la variazione di un punto percentuale dei rendimenti. Molto meno rischioso l'investimento in titoli con durata massima tre anni, seppure foriero di una redditività teorica inferiore a quella proposta dalle emissioni con scadenza decennale. In fasi incerte, come questa, è evidente che qualsiasi scelta che vada al di là dell'acquisto di un Bot annuale espone il prezzo a possibili rischi di caduta.

Anche se minore è la durata e minori sono gli effetti di segno negativo. Ha senso decidere di destinare una parte del proprio patrimonio a titoli di Stato italiani, ora? Probabilmente sì. Alle prime, negative reazioni dei mercati, potrebbe seguire una fase meno tesa e di ripresa delle quotazioni. Non sono infatti da escludere prospettive favorevoli, compresa quella della richiesta di aiuto alla Bce.

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