venerdì 29 marzo 2013

Dove investire nel 2013–obbligazioni corporate e mercati emergenti

dove-investire-2013BlackRock-iShares ha pubblicato lo scenario di mercato per il 2013 sulle principali asset class, realizzato da Steve Cohen, responsabile Investment strategy Emea di iShares, che contiene aspettative di crescita dell’economia mondiale inferiori ai tassi di sviluppo espressi in precedenza.

L’outlook per l’azionario rimane leggermente a favore di un ulteriore rialzo, visto che ci sono se probabilità di nuovi shock esogeni. Secondo l’esperto, è importante seguire l’evoluzione del comparto immobiliare Usa, che ha un impatto diretto sul mondo bancario, oltre alla gestione del fiscal cliff.


Nel mondo emergente l’elemento su cui focalizzare l’attenzione è legato all’evoluzione delle riforme strutturali, mentre in Eurolandia le criticità interesseranno ancora una volta le riforme fiscali e il settore bancario. In termini di crescita, la Cina rimane il driver con maggiori aspettative positive, poiché dovrebbe aver raggiunto un punto di flesso da cui ripartire. Lo scenario di base (65% di probabilità di realizzazione) indica una crescita molto lenta negli Stati Uniti e calma piatta in Europa, con un potenziale punto di minimo già realizzato nei mercati emergenti e in particolare in Cina.

In questo contesto alcuni strumenti specifici sembrano più adatti a generare rendimenti, come i corporate bond in dollari e in euro, evitando emissioni di natura sovrana poiché hanno ritorni attesi troppo bassi. In merito all’asset class azionaria, le strategie a minima varianza potrebbero rappresentare una buona opportunità. La ricerca di sottostanti di qualità dovrebbe inoltre favorire le strategie di tipo Dividend (ricerca delle azioni con il maggiore rendimento della cedola), mentre il contesto emergente resta appetibile sia sotto il profilo azionario che obbligazionario, grazie ai rendimenti elevati e al basso indebitamento.

Infine una quota di oro come hedging sembra doverosa, per via delle condizioni monetarie eccezionali in cui vive il mondo occidentale. Gli scenari alternativi vedono una probabilità del 20% di realizzazione di nuove crisi sistemiche e del 15% di netta accelerazione della crescita mondiale.

Nel primo caso, le strategie di investimento dovrebbero privilegiare i temi difensivi come equity dividend e soprattutto Etf minimum volatility, associati a quote non marginali di oro e obbligazionario di alta qualità e bassi rendimenti. Nel secondo scenario, le scelte di portafoglio partono dall’alleggerimento delle posizioni in sovereign bonds, aumento delle quote in corporate high yield, acquisto di metalli industriali ed Etf legati al mercato immobiliare.

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