mercoledì 13 marzo 2013

Investire in Fondi obbligazionari emergenti

Dopo il successo, anche tramite la diffusione dei fondi specializzati, dei titoli di Stato dei Paesi in via di sviluppo, ora il focus di molti investitori alla ricerca di alti rendimenti si sposta sui bond societari. «Le emissioni corporate offrono agli investitori una valida alternativa per beneficiare dei rendimenti allettanti e dei fondamentali robusti di aziende con sede nei Paesi emergenti—spiega Luca Di Patrizi Managing director & country head Pictet asset management.


Rispetto a quelle dei Paesi avanzati, le imprese dei mercati in via di sviluppo presentano infatti una leva inferiore e garantiscono rendimenti più elevati. Considerando inoltre che quasi il 70% di tali aziende appartiene alla categoria investment grade e che i tassi di insolvenza non differiscono da quelli di altri segmenti del mercato, è una tipologia d’investimento più sicura di quanto generalmente si pensi». In una situazione dei mercati dove è difficile trovare rendimenti allettanti, i bond emessi dalle società con sede nei Paesi emergenti possono, quindi, rappresentare una soluzione attraente per un cliente che desidera diversificare il proprio portafoglio.

Inoltre si tratta di titoli poco correlati con i nostri trend di mercato. Un po’ di cautela, però, serve sempre. «Ad esempio il nostro fondo Pictet-Emerging Corporate Bonds investe in titoli obbligazionari denominati principalmente in dollari Usa— continua Di Patrizi —. Questo approccio permette di attenuare l’impatto diretto della volatilità delle valute emergenti. Il mercato delle obbligazioni corporate emergenti in divisa locale è al momento poco rilevante, a causa delle ridotte dimensioni medie delle emissioni e della più bassa qualità media delle società». Sul mercato italiano il Pictet-Emerging Corporate Bonds è disponibile al collocamento anche nella classe con distribuzione mensile della cedola (3,12% annuo) e con copertura del rischio di cambio contro euro.

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