giovedì 14 marzo 2013

Investire in Bot o conti deposito?

La liquidità come antidoto all’incertezza. Da sempre collocare il proprio capitale in investimenti di breve e brevissimo periodo, dai pronti contro termine della durata di uno o due mesi, fino ai Bot a 12 mesi, è considerata la soluzione migliore per fronteggiare i tempi di instabilità finanziaria.

L’handicap principale di queste forme di investimento, sia in generale che nell’attuale fase di mercato, è data dai rendimenti. Le operazioni di pronti contro termine difficilmente raggiungono l’1% di performance. I Bot a 12 mesi, dopo le incerte elezioni italiane di febbraio sono passati da un rendimento dell’1,2% all’ 1,43%. Tutti valori lordi che corrispondono, al netto, a meno della metà del tasso di inflazione corrente.


L’investimento in liquidità è sicuro e sempre disponibile. Ma spesso non copre il tasso di inflazione, oggi di poco superiore al 2%. L’alternativa più efficace ai bassissimi rendimenti continuano ad essere i conti di deposito, tradizionali oppure online, generalmente vincolati per almeno dodici mesi.

Attualmente i saggi minimi sui conti di deposito vincolati a dodici mesi (spesso con soglie di investimento comprese fra i mille e i cinquemila euro) si arrestano all’1,75% lordo, valore che tenendo conto dell’imposizione sugli interessi al 20% (sui Bot e sui pronti contro termine che hanno come sottostante i titoli di Stato l’imposizione si ferma al 12,5%) scende a un netto dell’1,4%. Troppo poco per battere l’inflazione.

Ma va detto che il rendimento medio dei conti di deposito a inizio febbraio si attestava al 2,89% lordo (pari al 2,31% netto). E che con le migliori offerte disponibili, al 4,10 lordo (un netto del 3,28%), esiste la possibilità di difendersi dalla corsa del costo della vita e di racimolare un piccolo margine aggiuntivo. Veri rischi collegati ai conti di deposito non ne esistono, visto che il fondo interbancario di garanzia copre l’eventualità di un potenziale fallimento bancario garantendo i depositi fino a un massimo di 100 mila euro.

Il principale vantaggio offerto dall’investimento in liquidità, insieme alla sostanziale assenza di un rischio di tasso (quanto i tassi salgono i titoli a cedola fissa già emessi perdono valore) e alla mancanza di un rischio di controparte (vista la garanzia interbancaria sui depositi e la facile liquidabilità per le altre forme di investimento), è data dalla flessibilità e dalla possibilità di approfittare delle occasioni di mercato che via via si presentano.

Per questa ragione nei momenti in cui cresce l’incertezza e la volatilità—e il momento presente rientra in questo scenario—gli strategist di portafoglio suggeriscono di aumentare la componente di investimento in liquidità. Per far crescere la sicurezza e per poter disporre di risorse pronte ad essere impiegate in maniera redditizia quando se ne presenta l’occasione.

Scegliendo fra i conti correnti delle banche più sicure si può ottenere un 3% lordo con You Banking o Che Banca oppure il 2,80% con il noto Conto Arancio.

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