Con premi sostanzialmente concentrati ancora sulle polizze di ramo I che rappresentano il 74% dei nuovi flussi. Le “rivalutabili”, grazie al peculiare funzionamento, sono in grado di garantire la restituzione del capitale e una rivalutazione annuale che nel 2014 è stata mediamente intorno al 3,8% lordo (che si traduce mediamente in un risultato al netto del trattenuto tra il 2,5 e il 3 per cento).
In questo caso generalmente al cliente private vengono offerti trattamenti commissionali di favore per costi e penalità d’uscita, anche se le compagnie sono sempre più restie a raccogliere su questi tipi di strumenti, che richiedono un notevole assorbimento di capitale e infatti molti gruppi non offrono più la garanzia del rendimento minimo. Vi sono poi strumenti che, pur avendo caratteristiche assicurative, consentono di diversificare sulle Borse. A fare la parte del leone, nel 2014 in questo segmento, sono state soprattutto Banca Generali e Unicredit. Soluzioni pensate per chi vuole un determinato flusso cedolare.
«I nostri clienti erano abituati molto bene: con l’obbligazionario riuscivano ad avere un flusso cedolare che veniva utilizzato per le loro esigenze di vita, ora stiamo facendo azioni di educational facendo presente che con questi tassi non è più possibile – spiega Renato Miraglia, responsabile Investment Products di UniCredit per l’Italia –. Come già avvenuto nel mondo anglosassone, è necessario aumentare la diversificazione di portafoglio con strumenti gestiti che consentono di incassare un flusso cedolare (per esempio 1% a trimestre con la nostra soluzione Life income studiata sia per i clienti private sia per gli affluent). Il tutto anche grazie alla possibilità di offrire portafogli in fondi a distribuzione gestiti con l’idea di massimizzare il flusso cedolare».
Simile l’atteggiamento di Banca Generali, dove dal lancio avvenuto a marzo 2014 la Bg Stile libero ha raccolto 2,5 miliardi pari al 50-60% della raccolta di Banca Generali. Anche qui le parole chiave proposte ai rentier sono gestione dalla volatilità, decumulo, diversificazione e coperture assicurative. «Il capitale per chi punta sulla polizza multiramo non deve essere necessario nel breve – spiega Gian Maria Mossa, condirettore generale di Banca Generali –. Il flusso cedolare viene garantito con un decumulo del 3-5% annuo. Il portafoglio è impiegato in fondi esterni e nel caso in cui vi sia un evento negativo e gli asset rischiosi fossero in sofferenza scattano delle coperture assicurative per gli eredi».
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