lunedì 25 maggio 2015

Il bitcoin scende. E’ il momento di investire?

Nell’ultima settimana il bitcoin ha perso il 67% del valore, il li- vello più basso dalla primavera del 2013. Guadagnandosi così un tri- ste primato: quello di peggiore moneta del mondo. Da più di 1.000 dollari, ora una singola criptomoneta ne vale meno di 200, tanto che molte piattaforme han- no temporaneamente sospeso gli scambi. Sembrano lontanissimi i tempi del boom, che ha reso il bitcoin la moneta virtuale più famosa della storia.

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Era il 18 agosto del 2008, quando sul web comparve un nuovo dominio: bitcoin.org. Dopo qual- che mese, nel gennaio del 2009, arriva il primo blocco di btc, che apre la strada al- la prima transazione in moneta virtuale. Mittente Satoshi Nakamoto (inventore del sistema) destinatario Hal Finney. A ottobre dello stesso anno venne fissato il cambio con il dollaro, a 1,309 btc. Nel 2010 fu aperto il primo mercato di cam bi ufficiali, il Bitcoin Market (seguito di lì a poco dal tristemente noto MtGox). In quel momento iniziò l’ascesa del btc. Nel gennaio 2011 fu effettuata la transazio- ne più onerosa nell’ancora giovane storia della criptomoneta, per un controvalo- re di 100 mila miliardi di dollari dello Zimbabwe, e pochi giorni dopo il btc rag- giunse lo stesso valore del dollaro.

Ciò determinò la fioritura di un gran numero di luoghi di scambio tra btc e monete nazionali (sterlina, real brasiliano, zloty polacchi) e presto il tasso di cambio con il dollaro superò quello tra dollaro ed euro e dollaro e sterlina. Ma fu proprio allora che ebbe inizio una vertiginosa fluttuazio-ne del cambio, che prima salì a 10 dollari per btc, poi raggiunse 31,91 dollari e poco dopo crollò di nuovo a 10 dollari. Da qui iniziò una serie di problemi e, forse, anche la parabola discendente della moneta vir-tuale. A giugno avvenne il primo furto di btc. Il bottino è 25 mila monete (375 mila dollari) e non molti giorni dopo fu viola- to il database di MtGox. I dati di 60 mila utenti finirono in mano a truffatori e nel- lo stesso giorno un hacker si introdusse nell’account amministrativo di MtGox e inviò migliaia di btc falsi, provocando co- sì un crollo del cambio, da 17,5 dollari a 1 centesimo. E nello stesso giorno furono rubate migliaia di monete dai conti degli utenti btc e le negoziazioni su MtGox furono sospese per una settimana.

Nel 2012 la falla nel sistema di sicurezza del btc si allargò sempre di più. A marzo si verifi- cò il più grande furto di btc (circa 50 mila) sulla piattaforma di hosting Linode. Ciononostante, pochi mesi dopo il bit- coin ottenne la licenza bancaria in Europa. Il btc risalì un po’ la china e nel novembre 2013 rag- giunse un cambio mai visto prima: 1.000 dolla- ri per la singola moneta vurtuale. Era il momen- to della grande svolta: la Germania riconobbe il btc come valuta legale, mentre la Cina ne proibì l’utiliz- zo, ma solo per qualche mese. I problemi, però, tornarono prepotentemente alla ri- balta. Dopo il furto di altri 100 milioni di dollari dai conti degli utenti btc fu arre-stato Charlie Shrem, vicepresidente della Bitcoin Foundation, con l’accusa di rici- claggio. Il panico si diffuse tra gli utenti e il cambio crollò a 40 dollari. Neanche un mese MtGox chiuse tutte le transazioni a causa di sospetti attacchi di hacker. Con un effetto domino tutti gli altri mercati btc furono contagiati e il cambio con il dollaro, risalito dopo l’arresto di Shrem, si asse- stò attorno a 600 dollari.

Ma perché oggi la criptomoneta vale meno di 200 dollari? Sono state fatte tante ipotesi. Anzitutto per i problemi di sicurezza, sempre in ag- guato. Il 4 gennaio un hacker ha rubato 5 milioni di dollari in btc da uno dei porta- fogli gestiti da Bitstamp, società slovena con sede in Gran Bretagna, ma non va di-menticato che il btc è sempre più utilizzato per i traffici di droga e materiale pedo-por-nografico su piattaforme come Silk Road e le altre del cosiddetto dark web. Questo ha fatto crollare la popolarità del btc, perché l’utente medio ha paura di averne anche solo una piccola quantità sul computer per paura di essere controllato e maga- ri invischiato in qualche losco affare. Ma l’ondata di sfiducia, che ha indotto tan- ti investitori in btc a disfarsene prima di vedere annullati del tutto i guadagni, è stata scatenata anche dalla Russia, che ha di recente bandito alcuni siti che fanno transazioni in btc.

Ma la moneta virtuale è davvero spacciata? Stando alla media di transazioni per settimana si direbbe di no. Nel quarto trimestre 2014 gli scam- bi di btc hanno toccato nuovi massimi storici A novembre sono passati di mano circa 17 milioni di monete, circa il 20% de- gli scambi annuali. E sempre nel quarto trimestre 2014 sono stati investiti 130 mi- lioni di dollari in start-up legate alla moneta virtuale, il doppio ri- spetto allo stesso periodo del 2013. Tuttavia, anche se il 2014 ha vi- sto il più alto numero di grandi società che hanno iniziato ad ac- cettare pagamenti in bitcoin (tra queste Microsoft, Dell, Expedia e Time Co), non va dimenticato che nell’ultimo trimestre il tota- le degli esercenti che li accettano è sceso del 50% rispetto allo stes- so periodo del 2013.

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