martedì 2 febbraio 2016

Perché non investire sui certificate sul petrolio

Alla larga da prodotti che investono direttamente sul prezzo del greggio! Il fatto che il prezzo sia sceso già tantissimo non vuol dire che non possa farlo ancora. Cristiano è un lettore come te. Ha comprato a 0,76 euro un certificate che moltiplica per 5 le oscillazioni del greggio (0,075 euro; codice Isin XS1118927927) –se il petrolio sale del 3 %, il certificate guadagna circa il 15 %, se il greggio perde il 2 %, il certificate perde il 10 %. Ci ha scritto chiedendoci se ci sono speranze di recupero, magari tra un anno. È l’occasione per ribadire alcuni punti.
Primo: non ci aspettiamo risalite repentine del prezzo del petrolio a breve, anzi. Le trivelle nel mondo estraggono ancora troppo greggio in relazione alla sua domanda. E con l’Iran che ha già annunciato piani ambiziosi di esportazione di greggio capiamo come il quadro non sia roseo. Secondo il Fondo monetario internazionale c’è addirittura il rischio di un ulteriore tracollo del greggio dai 30 dollari attuali a 15 dollari. Anche se hai già perso tanto non è detto che tu non possa perdere ancora: quando ci hai scritto il prezzo del certificate era a 0,11 euro, ora a 0,075 (-32 % in meno di una settimana; non puoi comunque perdere più di quanto investito).

Secondo: recuperare coi certificate non è facile. Se per caso oggi il prezzo del petrolio perde un 5 % e domani rimette su il 5 %, il prezzo del tuo certificate resterà comunque sotto di oltre il 6 %! Nemmeno il fattore tempo potrebbe essere dalla tua. Ricorda che se dopo il -90 % recuperi il 90 %, non vai in pari, ma resti a -81 %. Terzo: occhio che Société Générale, l’emittente di questo certificate, poco più di un anno fa ha già “abbandonato” al proprio destino un certificate simile (vedi ACF n° 1109). Se dovesse succedere rischieresti di vedere prezzi “impazziti” e, come minimo, saresti costretto a vendere e impegnarti per trovare un altro certificate simile.

Morale: stai alla larga da questi certificate. La scommessa è andata male e c’è il rischio di ampliare le perdite. che cosa comprare In generale stai alla larga da tutti i prodotti correlati al prezzo del petrolio, che siano certificate, Etf, future, opzioni… I rischi sono troppo elevati e non possiamo escludere colpi di scena nei prossimi mesi – l’annuncio che l’Arabia Saudita sta valutando la quotazione della sua compagnia petrolifera di bandiera, per esempio, ha spiazzato tutti (vedi riquadro).

Ci aspettiamo, però, che da qui a qualche anno ci sia un recupero dei prezzi del petrolio, frutto di un riequilibrio tra domanda (che per quanto in rallentamento, continuerà a crescere) e offerta (taglio degli investimenti sulla ricerca petrolifera). Probabilmente non partirà a breve, ma ci sarà. Il modo migliore per puntare sulla risalita è con un titolo di una grande compagnia petrolifera: ovviamente beneficia della risalita del prezzo del greggio, ma ha i mezzi per contrastarne il calo (vedi il taglio al personale di BP).

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