Uno dei messaggi più importanti, tra quelli relativi al nuovo piano industriale, è stato questo: Generali è una compagnia assicurativa e il suo compito non è quello di fare l'azionista di altre società, né quello di speculare sull'andamento della Borsa. Anche se il gruppo non è entrato nel dettaglio, questo significa che in futuro verranno riviste le partecipazioni in Telecom Italia, Rcs, Pirelli e Mediobanca.
Altri due punti importanti: aumento del peso delle attività nel ramo danni e rafforzamento nei Paesi emergenti. In particolare, la compagnia intende da un lato massimizzare i rendimenti nei mercati "maturi", tra cui Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna e Repubblica Ceca.
Dall'altro punta a rafforzare, attraverso ulteriori investimenti, la propria posizione nei mercati a elevata crescita, come Europa centro-orientale e Asia. Il rafforzamento della redditività avverrà con una riduzione dei costi, entro il 2015, di 600 milioni di euro (0,39 euro per azione). Per realizzare questi risparmi, però, Generali non prevede significative riduzioni del personale.
Stimiamo un utile per azione pari a 1,35 euro nel 2013 e pari a 1,44 euro nel 2014. Il titolo resta conveniente. Acquistare.
0 commenti:
Posta un commento