Gli esperti del Credit Suisse hanno calcolato che ogni incremento del 10% dell’euro porta a una riduzione del 4% dell’utile per azione (eps), deprimendone le potenzialità di crescita. Se dal quadro generale si va più nel dettaglio, si scopre che i settori che storicamente tendono a registrare le migliori performance quando l’euro si apprezza sono le banche e la distribuzione, mentre il farmaceutico e l’energia sono quelli che soffrono di più.
A trarre vantaggio dal supereuro sono anche le aziende che sostengono costi prevalentemente in dollari ma vendono in Europa, come Ryanair, Michelin, Arkema e Syngenta. Al contrario, fra le aziende più penalizzate, in quanto registrano oltre il 40% dei ricavi denominati in dollari, ci sono Fresenius Med. Care, Elan, Wolters Kluwer e Smith & Nephew.
Tornando al primo gruppo (si veda tabella pubblicata in pagina) spicca il titolo Hannover Reuck. La quarta compagnia di riassicurazione mondiale, che realizza il 92% della raccolta in Europa continentale e solo il 27% negli Stati Uniti. A renderlo attraente è anche il rendimento della cedola (dividend yield), pari al 5%. Gli specialisti della banca d’affari elvetica hanno sul titolo un giudizio positivo (outperform). Negli ultimi mesi ha realizzato una performance del 43%. Cnp Assurances è un’altra compagnia assicurativa, questa volta francese, che realizza oltre il 90% della raccolta nell’Eurozona e che vanta un dividend yield del 6,1%. Il gruppo farmaceutico Recordati è un’eccezione rispetto ai competitor perché è prevalentemente focalizzato nei mercati dell’Europa continentale (89% delle vendite) o solo per il 3% è esposto verso il dollaro.
Il rendimento stimato è del 4,1%. Giudizio positivo degli analisti sulla società immobiliare francese Unibail-Rodamco, che realizza l’85% del fatturato in euro. Da inizio anno il titolo ha perso il 6,6%, anche se la performance a un anno è positiva (+19,6%). Parere favorevole anche sulla siderurgia tedesca Thyssenkrupp, che ha le caratteristiche per realizzare una performance migliore della media. Nell’Europa continentale realizza il 62% del fatturato e in dollari il 19%.
Trascurabile il rendimento della cedola (1,4%). Su un altro gruppo tedesco come Deutsche Post l’Europa pesa per il 65% sul giro d’affari, mentre gli Stati Uniti contano solo per il 12%. Il titolo, che ha evidenziato un rialzo del 2,9% da inizio anno e del 37,7% negli ultimi 12 mesi, merita il rating outperform. Gjensidige Forsikring è una compagnia assicurativa norvegese che realizza nell’Europa continentale il 76% della raccolta. A un anno il titolo ha garantito un ritorno totale (performance più dividend yield) del 32,2%, a fronte di un rendimento del 7,9%. Opera invece nel settore dell’information technology il gruppo Tieto Oy (72% dei ricavi nell’Europa continentale). Quotato sul listino di Helsinki, ha un rendimento della cedola del 5%, mentre la compagnia assicurativa Sampo ha registrato un ritorno totale a un anno del 39,7%. L’attività è focalizzata nell’area euro (71% della raccolta) e il dividend yield è del 5,1%.






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