martedì 16 aprile 2013

Conti correnti sicuri dopo il caso Cipro?

La manovra adottata a Cipro, che ha tosato tra il 40 % e il 100 % dei depositi superiori a 100.000 euro, ha colpito solo le principali due banche del Paese, facendo salve quelle estere operanti sull’Isola.
Se il prelievo forzoso fosse disegnato in questo modo anche da noi, chi ha aperto il conto in una filiale di banca estera sarebbe salvo. In Italia ce ne sono tre: l’inglese Barclays e le olandesi Binck e Ing.

Visto, però, che il problema delle banche italiane è la solidità dello stesso nostro Stato, è probabile che, se ci sarà, il prelievo forzoso sarà fatto a tappeto su tutte le banche, comprese quelle estere. Ricorda, quindi, qualunque sia la tua banca, di non lasciare sul conto mai più di 100.000 euro. Vale anche per i conti deposito: lascia meno di 100.000 euro su tutti i depositi “liberi” e vincola sempre meno di 100.000 euro.


Quattro mosse per salvare i tuoi risparmi

Primo: oltre ai correntisti con cifre superiori a 100.000 euro, a Cipro anche gli azionisti e gli obbligazionisti delle banche colpite dalla manovra ci hanno rimesso del denaro. Comunque sia disegnato il prelievo, se non vuoi rischiare non devi avere in mano né azioni, né obbligazioni – né subordinate, né senior –di banche italiane.

Secondo: puoi tenere, e nel caso anche comprare, azioni e obbligazioni di altro tipo, sia italiane (non azioni al momento) sia estere. Si tratta, infatti, di investimenti che non sono stati toccati dalle manovre. Al limite potrebbe esserci un aumento dell’imposta di bollo.

Terzo: per annullare completamente il rischio legato a come potrebbe essere scritta una possibile legge sul prelievo forzoso puoi sempre aprire un conto in Svizzera. Non a caso ti consigliamo questo Paese: è quello in cui è più semplice per un italiano, data anche la vicinanza, aprire un conto corrente. Ricorda che questa soluzione comporta tutta una serie di obblighi fiscali: te li abbiamo elencati su Soldi Sette n° 992.

Quarto: ricorda che non è stato il prelievo forzoso di per sé a generare nervosismo sui mercati, ma i tempi lunghi con cui si è arrivati alla sua definizione. Se le stesse lungaggini dovessero verificarsi anche in Italia, il mercato potrebbe spaventarsi. L’incertezza, inoltre, non solo farebbe male alla Borsa italiana, ma anche all’euro: è consigliabile, quindi, comprare dollari Usa. Non metterli, però, in un conto corrente, ma comprali proprio fisici, di carta, e portateli a casa. Prendili alle Poste, così da pagare meno in termini di commissioni.

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