venerdì 13 settembre 2013

Riscatto laurea per la pensione

riscatto laurea pensioneRiscatto laurea e ricongiunzione, i dubbi che ha il dipendente

Sono un dipendente pubblico (ex Inpdap) con dieci anni di anzianità di servizio e dovrei versare all'Inps 33mila euro per riscattare quattro anni di laurea, precisamente dal 1° novembre 1995 al 31 ottobre 1999. So che è impossibile stabilire la convenienza ai fini dell'anticipo dell'età pensionabile mentre è da vedersi la convenienza per aumentare il montante pensionabile.
La somma riscattata viene accreditata figurativamente con riferimento al periodo del riscatto e quindi capitalizza interessi da quel momento? Conviene versare una cifra di questo tipo? Con riguardo alla ricongiunzione di 11 mesi, invece, l'onere è di 500 euro. Ho sentito dire che è possibile ricorrere alla totalizzazione gratuita e che quindi la ricongiunzione non ha più molto senso se non in pochi casi. Cosa ne pensate?

Il costo del riscatto di laurea, essendo riferito ad anni prevalentemente contributivi, andrà ad accrescere di pari importo il montante contributivo. La convenienza è soggettiva e può essere valutata confrontando le alternative presenti in materia di previdenza integrativa. La ricongiunzione, invece, rappresenta l'unificazione presso un'unica gestione previdenziale di tutti i periodi contributivi maturati dal lavoratore, nel corso della propria vita lavorativa, presso differenti forme previdenziali.

«La facoltà di ricongiunzione - spiega Consultique Sim Spa - è utile sia ai fini del diritto sia ai fini della misura di un'unica pensione presso la gestione nella quale si accentra la posizione assicurativa e spetta al lavoratore dipendente, pubblico o privato, che sia o sia stato iscritto all'Inps, all'Inpdap o alle Casse dei liberi professionisti. Nella maggior parte dei casi la ricongiunzione è un'operazione di tipo oneroso». Con la totalizzazione, invece, il lavoratore con contributi versati in due o più gestioni può cumulare i corrispondenti periodi contributivi purché non coincidenti, per il perfezionamento dei requisiti previsti per la liquidazione della pensione di vecchiaia, di inabilità e ai superstiti.

I requisiti richiesti sono almeno 20 anni di contribuzione complessiva e 65 anni di età (maschi/femmine) oppure 40 anni di contribuzione complessiva a prescindere dall'età (andrà inoltre aggiunta una finestra di uscita di 18 mesi e l'adeguamento alla speranza di vita). La totalizzazione va richiesta al momento della maturazione dei requisiti ed è un'operazione completamente gratuita. Per i giovani lavoratori, come nel caso del lettore, in genere è più utile la totalizzazione.

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