venerdì 6 settembre 2013

Rischi delle obbligazioni perpetue

D. Per la seconda volta il bond Mps 7,99% in scadenza nel 2049 (Isin XS0121342827) non ha pagato la cedola trimestrale. La banca presso cui detengo il titolo in deposito (e che mi consigliò l'acquisto tre anni fa) mi ha detto che, probabilmente, sarà corrisposta in seguito. Mi sembra una risposta generica e preoccupante. Poiché il titolo ha perso il 50% e, di conseguenza, non conviene venderlo, chiedo un suggerimento operativo (eventualmente anche in termini legali nei confronti dell'emittente o della banca ove ho il deposito titoli).

R. L'obbligazione acquistata non è uno strumento "per tutti". Si tratta di un titolo perpetuo, scadenza 2049, emesso nel gennaio 2001, con un grado di subordinazione Junior Tier 1, il più basso e il più rischioso. In caso di fallimento dell'emittente le obbligazioni Tier 1 sono le ultime in linea di priorità di rimborso, appena prima degli azionisti. Questa tipologia di strumenti include una clausola in base alla quale il pagamento degli interessi può essere sospeso.

«Fino al 2011 – ricorda Stefano Testori di Norisk – l'obbligazione ha pagato una cedola fissa del 7,99%. Successivamente paga una cedola variabile legata all'Euribor a tre mesi oltre a 630 punti base di spread (dal 7 febbraio 2011 lo spread è stato aumentato da 390 a 630). La cedola è sospesa in mancanza di utili distribuibili o in caso di andamento negativo della gestione, senza che ciò costituisca un evento di default. È importante sottolineare come le cedole perse non siano cumulabili: una volta non pagate sono perse per sempre».

I titoli Tier 1 sono così ben più vicini all'equity che a un bond: la loro rischiosità è compensata da un flusso cedolare inizialmente molto elevato che può però diventare nullo, come in questo caso è accaduto. L'aleatorietà dei flussi attesi dello strumento si scarica su variazioni di prezzo molto significative. Se dal 2011 al 2008 il bond quotava al di sopra della pari, anche a 120, nel 2009 è crollato a 33, per tornare a 100 nel 2011-2012. Oggi scambia attorno a 50. Per esempio, il Credit default swap a cinque anni sui subordinati Mps scambia attorno al 10% di premio annuo, incorporando una probabilità di default vicina al 50 per cento.

Questo bond è stato oggetto di un'offerta di scambio nel 2012 alla quale ha aderito il 32% del nominale: è stato offerto in cambio un bond senior a tre anni, tasso fisso del 7,25% con un prezzo di scambio di appena il 62%. Il titolo è senz'altro molto rischioso e da un punto di vista legale bisogna eventualmente verificare la corrispondenza con il profilo di rischio del lettore e le modalità di vendita.

0 commenti:

Posta un commento