mercoledì 22 aprile 2015

Diventare promotore finanziario. Trucchi per superare l’esame

Negli ultimi anni l’attività di promozione finanziaria è cambiata radicalmente. Si è evoluta. Oggi il promotore finanziario non è visto più come un mero collocatore di prodotti. La sua professionalità è stata rivalutata. E non è un caso che negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di crisi d’identità, sia tornata a crescere l’attenzione verso questa professione. Come tra l’altro testimoniano i numeri di partecipazione all’esame per accedere all’Albo dei promotori finanziari:nel 2011 alla prova di idoneità si sono prenotati 3.586 candidati (78,4% la percentuale di presenti), mentre l’anno scorso gli aspiranti promotori che hanno presentato la domanda per accedere all’Albo sono stati 5.613 (87,9% la percentuale di presenti). È una professione che piace, dunque.
Qui trovi i manuali di preparazione all’esame di promotore.

“E spazi per crescere ce ne sono – fa notare Alma Foti, consigliere nazionale di Anasf, l’associazione nazionale dei promotori finanziari – Soprattutto per le signore, visto che la quota rosa tra i professionisti del settore è del 16 per cento. Certo, non è un mestiere semplice, ma dal mio punto di vista è il lavoro più bello del mondo”.

Quali sono le caratteristiche per diventare un buon promotore? La preparazione tecnica è importante e oggi è sempre più richiesta, ma bisogna avere soprattutto buone doti relazionali. È fondamentale avere un buon rapporto con il cliente, capire i suoi bisogni, le sue esigenze. Inoltre, per essere un buon promotore la strada migliore è essere se stessi, evitando di interpretare personaggi poco credibili. Qual è il primo passo da fare? Il primo passo è sostenere l’esame per iscriversi all’Albo dei promotori finanziari. Le percentuali di chi supera la prova d’idoneità non sono altissime. Mediamente solo il 30- 40% dei candidati riesce a diventare promotore. Insomma, non è facilissimo superare l’esame, ma con una buona preparazione è possibile.

E una volta superato l’esame? All’inizio la strada non è certamente in discesa. Le società generalmente non sono molto sensibili al discorso del ricambio generazionale; preferiscono piuttosto reclutare promotori finanziari senior con un portafoglio consolidato alle spalle. Da un po’ di anni, comunque, il trend sta cambiando e alcune società hanno cominciato a investire sui giovani. Anche noi, come associazione, stiamo lavorando per cercare di sensibilizzare le reti su questo aspetto. Dal nostro punto di vista, per esempio, una soluzione per favorire il ricambio generazionale potrebbe essere la reintroduzione del tirocinio o del praticantato.

Ottenuto il mandato, come fare a costruirsi un buon portafoglio? Non è facile. O meglio, per qualcuno è molto difficile, per altri un po’ meno. C’è infatti chi è costretto a iniziare da zero e chi, provenendo da una banca, ha un mercato potenziale più semplice. Io, per esempio, pur iniziando da zero sono riuscita in un paio d’anni a costruirmi un portafoglio che mi ha permesso di camminare da sola sulle mie gambe.

Come ci è riuscita? Ho fatto una selezione del mercato potenziale e l’ho divisa in tre parti: amici e parenti, conoscenti e mercato freddo. La prima parte l’ho cancellata completamente. Parenti e amici, se vogliono, si avvicinano loro. E ho cancellato anche la parte dei conoscenti, che secondo me vanno affrontati dopo aver fatto un po’ d’esperienza. Quindi, sono partita dal mercato freddo. Ogni 100 telefonati fissavo almeno 10 appuntamenti e 2-3 contratti riuscivo a chiuderli. Questo per dire che occorre costanza, determinazione. Insomma, bisogna crederci e non bisogna mai scoraggiarsi, anche quando arrivano i “no”, che all’inizio sono molto frequenti.

Quanto è importante la preparazione in questa professione? È molto importante. Oggi il mercato è molto più esigente rispetto al passato, quindi bisogna essere sempre preparati e aggiornati. E le certificazioni, come quella Efpa, aiutano a conservare una buona preparazione e a essere più professionali.

Iscrizione esame promotore

Per iscriversi alle prossime prove, previste a giugno-luglio e a ottobre-novembre, bisognerà presentare apposita domanda dall’applicazione disponibile sul sito di Apf È iniziata il 25 marzo a Venezia, e si concluderà l’8 maggio a Milano, la prima sessione 2015 della prova valutativa per accedere all’albo unico dei promotori finanziari. Le iscrizioni alla prima prova si sono chiuse lo scorso 3 marzo, ma anche quest’anno, come il 2014, sono previste altre due sessioni d’esame. La prossima si terrà tra il 24 giugno (a Bari) e il 10 luglio (sempre a Milano), e le iscrizioni si chiuderanno il 28 maggio, mentre l’ultima si svolgerà tra il 28 ottobre (a Venezia) e il 27 novembre (a Milano), e le iscrizioni si chiuderanno l’1 ottobre.

Qui trovi i manuali di preparazione all’esame di promotore.

La domanda di partecipazione alle prossime sessioni indette da Apf (è l’Organismo predisposto alla tenuta dell’Albo dei promotori finanziari) dovranno essere presentata, entro i termini indicati nel bando per la specifica sessione, attraverso l’applicazione disponibile sul sito di Apf (www.albopf.it) nell’area riservata agli aspiranti promotori. Sul portale Apf è possibile anche reperire il testo del bando, i requisiti di ammissione, le materie d’esame, i criteri di valutazione, nonché le date le sedi e le modalità di svolgimento delle tre sessioni.

3 commenti:

  1. Ciao Mirko,
    Grazie per l'interessante articolo.
    Una domanda vorrei farti: se per caso uno boccia l'esame della sua sessione, cosa accade? È possibile ridarlo? E a quale sessione? Ti fanno ripagare il contributo? Grazie mille. Leonardo

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  2. Ciao, io sono stata bocciata in una sessione. Lo puoi ridare in quelle successive, a tua discrezione. Ovviamente, paghi di nuovo il contributo. Auguri!

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  3. Salve per iniziare a studiare per l esame quale è il metodo da adottare?

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