venerdì 13 marzo 2015

Investire in obbligazioni con il quantitative easing della BCE

Le politiche monetarie della Bce hanno già avuto importanti effetti sul mercato: le Borse sono salite, i prezzi dei bond pure, e il dollaro Usa ne ha approfittato per rafforzarsi ulteriormente. Una mossa di questa portata, d’altronde, non poteva passare inosservata, e ci ha portato a importanti cambi nella nostra strategia: più azioni europee e tornano i BTp, ma senza dimenticare il dollaro Usa.

In tanti ci avete scritto per chiedere chiarimenti sul nostro cambio di rotta: fin dove arriverà il biglietto verde? I prezzi delle obbligazioni e delle azioni hanno già anticipato tutto l’effetto della manovra o continueranno a salire? Quanto dedicare agli investimenti nel Vecchio continente? Ecco una selezione delle domande più significative, che risponderanno a molti dubbi. Se te ne restano: chiedi!

SONO ANCORA in tempo per comprare i BTp? Dopo il guadagno già messo a segno dall’annuncio del quantitative easing, il consiglio di acquistare BTp resta ancora valido? Sì, è ancora valido. È vero che i prezzi hanno già fatto un bel balzo dopo l’annuncio della Bce: rispetto al momento in cui ti abbiamo consigliato l’acquisto, i rialzi vanno dal 5 % (per il BTp con scadenza 2034, passato da 133,3 a 139,88) all’8 % (per il BTp con scadenza 2044, passato da 132,62 a 143,61).

Ma se guardiamo a quello che è successo con il quantitative easing negli Usa, c’è ancora spazio per altri rialzi. Oltreoceano, un anno dopo l’annuncio di nuova liquidità da parte della Fed, i tassi erano scesi anche più dell’1 %; da noi, con il balzo dei prezzi di questi giorni, i rendimenti sono scesi “solo” dello 0,4 % circa. Il che significa che potremmo essere ancora a meno di metà strada e che possono ancora esserci rialzi pari a quelli registrati nei giorni successivi alla notizia.

Certo da noi ci sono incognite che negli Usa non c’erano, motivo per cui ti abbiamo consigliato di puntare sui BTp solo in modo graduale (vedi Devo metter tutti i soldi in BTp?). C’è ad esempio da tener conto dei timori sulla Grecia: non è quindi detto che il calo dei rendimenti da noi arrivi agli stessi livelli degli Usa. Ciò nonostante, lo spazio per qualche ulteriore limatura dei rendimenti c’è, e su scadenze così lunghe ogni minimo ribasso dei tassi si traduce in significativi rialzi dei prezzi. E in ogni caso, mal che vada, con una massa di liquidità come quella annunciata (il doppio del previsto), i rendimenti sono destinati a rimanere perlomeno sui livelli attuali per un po’ di tempo: anche senza rialzi nei prezzi, nel frattempo puoi incassare cedole interessanti.

Devo metter tutti i soldi in BTp?

Ho circa 50.000 euro in conti deposito, in parte liberi e in parte vincolati. Devo chiuderli tutti e investire in BTp? No, non buttarti a capofitto sui BTp a lunghissima scadenza: si tratta in ogni caso di titoli rischiosi da trattare con cautela. Più la durata di un bond è lunga, più il prezzo cala nel caso di un rialzo, anche modesto, dei rendimenti: se investi tutto in BTp e poi ti ritrovi ad affrontare spese impreviste, rischi di dover vendere i tuoi titoli nel momento peggiore. Ecco perciò cosa fare. Prima di tutto, non sappiamo che peso hanno questi 50.000 euro sul tuo portafoglio: l’investimento in titoli dell’eurozona deve far parte di un “pacchetto” ben diversificato, per beneficiare ad esempio anche del potenziale rialzo del dollaro (vedi È ora di vendere Usa ed acquistare Eurozona?).

Supponendo che la quota di 50.000 sia, effettivamente, da investire nell’eurozona, fai così. Prima di tutto, lascia sui conti deposito le somme che dovrai utilizzare entro pochi mesi per spese importanti (l’auto, la casa, l’università dei figli…). La parte rimanente investila per un terzo in BTp lasciando sui conti deposito gli altri due terzi. Per investire in BTp, parti dalle cifre disponibili sui conti liberi: in questo modo continui a incassare gli interessi sui conti vincolati, presumibilmente più alti, e allo stesso tempo non rinunci alla remunerazione già maturata (è lo “scotto” da pagare per riaver in anticipo le cifre vincolate). Se la cifra disponibile sui conti liberi è meno di un terzo del totale, hai due possibilità: chiudi una parte dei conti deposito vincolati, oppure aspetti che arrivino a scadenza e poi reinvesti in BTp.

In linea generale, meglio aspettare la scadenza, ma la scelta varia da caso a caso e dipende da molti aspetti del conto deposito: gli interessi offerti (più sono alti, meno ti conviene svincolare), la scadenza (più è lontana, più ti conviene svincolare), l’ammontare di interessi già maturato (se il conto lo hai aperto da tanto tempo, probabilmente dovresti rinunciare a una cifra significativa) e, infine, la presenza di eventuali altre “penali” oltre alla rinuncia degli interessi (se ci sono, e sono alte, ti conviene aspettare).

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