giovedì 19 marzo 2015

Investire nel 2015–Gran Bretagna tra azioni e bond

Londra continua a restare una delle nostre Piazze preferite. In primo luogo la Gran Bretagna ha saputo gestire piuttosto bene la crisi degli scorsi anni e si mantiene su un saldo sentiero di crescita. Ci aspettiamo che quest'anno la sua economia cresca del 2,5 % e del 2 % nel 2016. Inoltre il controllo sulla sterlina da parte della Banca centrale eviterà al Paese molti dei problemi che sta vivendo la ben più eterogenea eurozona, anche se il successo economico della Gran Bretagna resta inferiore a quello degli Usa (2,9 % la crescita che stimiamo nel 2015 e 2,2 % il dato 2016).



Altromotivo per cui confermiamo il nostro interesse è il fatto, che ti abbiamo citato in passato, per cui la Borsa di Londra alla lunga tende a muoversi molto in sintonia con le Piazze mondiali nel loro complesso. In altri termini il profilo della City è così internazionale che la Borsa di Londra gode di un respiro che le altre Piazze europee si scordano. Inoltre il 2014 è stato sì un anno buono (+8,6%in euro),ma certamente non all'altezza delle Piazze mondiali (+17,5%), trainate da Wall Street (+28,3%). Insomma per certi versi resta un po' di corsa da colmare.

Non da ultima l'instabilità dell'eurozona (tra poco si vota ad Atene e la Grecia potrebbe creare nuovi problemi al Vecchio continente) potrebbe spingere gli investitori a spostare i loro soldi fuori dalla zona euro e qualcosa potrebbe fermarsi oltremanica (la sterlina con il suo +7,2%è tra le valute che han più beneficiato nel 2014 dall'indebolimento dell'euro sul dollaro che ha messo su un +13,9%sulla moneta unica). • Elevata è anche la diversificazione. Prendi ad esempio l'indice Ftse 100, quello dei 100 principali titoli quotati sul listino (oltre i 4/5 di Londra in termini di capitalizzazione).

I due settori più importanti (energetici e bancari) insieme non fanno un terzo del listino. Hanno un peso tra il 5 % e il 10 %: materie prime, beni e servizi industriali, alimentari, salute, telecom, e assicurativi. Gli altri pesano ancor meno. Se confronti questa grande varietà con la situazione di un listino ben più angusto come quello milanese, dove i bancari la fanno da padrone (anche per via di un capitalismo squattrinato che i soldi se li fa spesso prestare), è abbastanza evidente che un investimento a Londra ti permette di variare molto il tuo portafoglio, e di farlo, tra l'altro, inserendoci società che sono protagoniste di primo piano dell'economia mondiale, con interessi ovunque.

Azioni inglesi per investire

Esempi? Astrazeneca, Aviva, Bhp Billiton, BT, BP, Barclays, British American Tobacco, Diageo, Glaxosmithkline, Lloyds, National Grid, Pearson, Reckitt Benkiser, Rio Tinto, Rolls-Royce, Rbs, Royal Dutch Shell, SabMiller, Sainsbury, Schroders, Tesco, Unilever, Vodafone… • In questo contesto tra le decine di prodotti disponibili in Italia che abbiamo vagliato il fondo Invesco UK Equity A  ( Isin IE0030382794) resta uno dei migliori prodotti. Lo puoi acquistare presso Fundstore con un minimo di 1.000 euro e sostenendo 12,5 euro di spese di sottoscrizione.

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