martedì 31 marzo 2015

2015 Investire ancora nelle azioni Usa? Come e dove

Tutto sommato la stagione delle trimestrali americane (cioè il periodo in cui le società Usa hanno pubblicato i risultati relativi al quarto trimestre) non è andata male. Le due principali Borse americane (New York stock exchange e Nasdaq) proprio in questi giorni hanno toccato i massimi di sempre (vedi grafico: Il trionfo delle azioni Usa). La domanda che sorge spontanea, ora è: durerà?

Al momento ci sono due fattori di rischio all'orizzonte che non vanno sottovalutati, e si tratta di due temi che ci tengono compagnia da diversi mesi, ma che si fanno abbastanza pressanti. Il primo è il prezzo del petrolio relativamente basso. Ha creato difficoltà alle azioni del settore petrolifero, soprattutto nel promettente comparto del fracking (ottenuto sbriciolando le pietre) e ancora potrebbe crearne.
Il secondo, e più corposo tema, è quello del dollaro forte. Si tratta di una ovvia conseguenza del cambio di passo di marcia delle banche centrali che vedono quella americana dirigersi verso un rialzo dei tassi (che attira investimenti) e quella europea verso operazioni di acquisto titoli (che abbassando i tassi respingono gli investimenti). Ecco, questo per le aziende americane che esportano non è proprio il massimo. E questo potrebbe in futuro comprimere i loro utili e renderle meno brillanti in Borsa, o comunque un po' più fragili. Da qui a pensare che siamo di fronte a una catastrofe no.

Però forse il periodo delle vacche grasse è finito. Ci troviamo in una fase in cui la crescita è meno scontata e i momenti di pausa sono più probabili. Tanto più che il "pallino della crescita" sembra essere ora passato alle Borse europee. In questo contesto un po' di Borsa di New York (la più grande di tutte, e in sé una Borsa per nulla cara) continua a meritare spazio nei tuoi investimenti, anche se meno che in passato (vedi qui sotto).

Per investire a New York ti confermiamo Vontobel Fund - US Equity USD B (891,98 dollari, Isin LU0035765741) che ottiene___e che tra i primi titoli in cui investe (dato a fine gennaio) ha: Visa,Mastercard, Philip Morris, Lorillard, Coca Cola, Las vegas sand, Twenty-first century fox, Altria group, Facebook e Starbucks. I beni di consumo coprono i 2/5 del portafoglio, un quinto è dedicato ai tecnologici, seguono i farmaceutici con un sesto degli investimenti. In alternativa puoi scegliere anche Pioneer Funds US Fundamental Growth E No Dis EUR (14,55 euro, Isin LU0347184581) che ottiene___e investe in (dato a fine settembre) azioni come Apple, Microsoft, Gilead sciences, Cvs health, Thermo Fisher scientific, Mastercard, Allergan, Celgene e Home depot. I titoli industriali sono poco meno di un terzo del portafoglio, tecnologici, farmaceutici circa un quinto. Li trovi entrambi su vetrine online come Fundstore.

In alternativa puoi continuare a valutare la possibilità di puntare su questi mercati attraverso un semplice Etf. Il prodotto che ti abbiamo consigliato finora (Lyxor Ucits etf S&P 500; 19,22 euro, Isin LU0496786574) si conferma come una scelta interessante.

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