sabato 28 marzo 2015

Obbligazione Cdp. Conviene?

Anche la Cdp approfitta dei tassi bassi emettendo il suo primo bond. L’obbligazione Cassa depositi e prestiti S.p.A. Obbligazioni a Tasso Misto 2015-2022 (Isin IT0005090995) staccherà una cedola trimestrale fissa, pari all’1,75 % lordo annuo per i primi due anni, mentre per i successivi corrisponderà una cedola trimestrale variabile parametrata al tasso Euribor 3 mesi a cui verrà aggiunta una percentuale fissa.

Quest’ultima non è oggi nota, ma verrà stabilita dopo la chiusura delle sottoscrizioni. In ogni caso non potrà essere inferiore allo 0,5 % annuo lordo. L’obbligazione sarà emessa a 100 e verrà quotata a Piazza Affari. Abbiamo analizzato il titolo facendo alcune ipotesi sull’andamento futuro dell’Euribor 3 mesi.


In quella meno favorevole al sottoscrittore, con l’Euribor 3 mesi inchiodato al valore attuale (0,036 %) dal 2017 fino a scadenza, e con il margine aggiuntivo al minimo garantito, lo 0,5 %, troviamo che l’obbligazione della Cdp renderà lo 0,55 % annuo al netto delle tasse. Se, invece, calcoliamo il rendimento del bond con un’ipotesi più favorevole, usando la media degli ultimi cinque anni dell’Euribor 3 mesi (0,64 %), troviamo che l’obbligazione potrà rendere l’1,16 % annuo al netto delle tasse, poco meno di quanto dà oggi un BTp di pari durata (per esempio il BTp 5,5 % 1/09/2022 dà l’1,01 % annuo al netto delle tasse). Dati i modesti rendimenti, non vediamo motivo di correre a sottoscrivere il bond della Cassa depositi e prestiti.

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