lunedì 10 novembre 2014

Migliori offerte Mutui fine 2014

Erano tre anni che non si vedevano tassi così bassi. Gli spread, la componente di remunerazione della banca che sommata all’indice di riferimento, l’Irs per i prestiti ipotecari fissi e l’Euribor per quelli variabili, compone il tas-so nominale del mutuo, sono in sensibile caso. Basta considerare che fino all’inizio del 2013 la loro percentuale poteva superare facilmente il 4% mentre oggi si “ferma” tra il 2 e il 2,5%.

Ma anche gli indici del mercato dei finanziamenti immobiliari sono enormemente scesi: non solo l’Euribor ma soprattutto l’Irs che regola l’andamento dei prodotti a rata “inchiodata”. A conti fatti, seguendo l’andamento dei migliori tassi dei mutui per l’acquisto della prima casa rilevati negli ultimi quattro anni dal portale Mutuionline.it, i “prezzi” dei variabili sono tornati ai livelli del 2011 mentre quelli dei fissi sono addirittura scesi rispetto a tre anni fa.

E allora è tornata l’ora dei mutui?

Roberto Anedda è il direttore marketing del gruppo Mol: “Non c’è dubbio che il momento è propizio. Il denaro costa di meno e le banche hanno potuto contare sulle risorse messe a disposizioni della Bce nei mesi scorsi. C’è inoltre una platea di richiedenti che non rappresentano ‘clienti a rischio’ avendo un buon merito creditizio che negli ultimi 12-24 mesi sono stati scoraggiati dagli alti tassi e che invece ora potrebbero tornare ad affacciarsi allo sportello”. “Interessi umani” .

Per verificare il livello dell’offerta abbiamo messo a confronto le migliori proposte, tanto per i fissi quanto per i variabili, rilevate sul portale Mutuionline.it, sia per chi chiede un finanziamento che copre l’80% del valore dell’immobile sia per chi, avendo liquidità a disposizione, si fa finanziare “solo” il 50%della prima casa. In questo periodo molti istituti di credito propongono spread più bassi per chi richiede un prestito ipotecario pari alla metà del valore della casa.

migliori mutui tasso variabile

È il caso di Unicredit che con Mutuo Valore Italia offre un 2% di spread sul variabile o di Cariparma che con Gran mutuo casa semplice si ferma all’1,95%. Su questo segmento si fa sentire la concorrenza della Deutsche Bank (Mutuo pratico, spread 1,89%) e del Banco popolare. E per i fissi?

Con un Loan to value (l’importo finanziato rispetto al valore dell’immobile) del 50% la convenienza rispetto a pochi anni fa sembra esser rifiorita. Ipotizzando 100mila euro da restituire in 20 anni, le migliori tre offerte da noi rilevate hanno un Taeg intorno al 4,20% quando appena due anni fa l’Indi- ce sintetico di costo superava mediamente il 6%. Occhio alla polizza La discesa dei fissi si apprezza anche se dal 50% saliamo all’80% del valore finanziato. “È indubbio - aggiunge Anedda - che c’è stata un’accelerazione del ribasso del costo dei finanziamenti a tasso fisso, un tipo di mutuo sempre molto apprezzato dagli italiani”.

Confrontando i dati rilevati balza all’occhio che, nonostante il battage pubblicitario di alcuni istituti per “premiare” chi chiede meno soldi, gli spread anche per chi chiede un finanziamento dell’80% non sono tanto più alti: la differenza sta in una manciata di punti decimali. “Rispetto a pochi mesi fa - aggiunge il direttore marketing del gruppo Mol - il differenziale degli spread si è assottigliato. Anche questo è un segnale che gli istituti di credito vogliono tornare a vendere mutui”. Naturalmente nulla è scontato soprattutto quando in ballo ci sono le banche. La tendenza a richiedere - spesso un vero e proprio obbligo - la sottoscrizione di una polizza a garanzia della solvibilità delle rate in caso di perdita del lavoro o per motivi di salute è ormai, accanto alla tradizionale assicurazione incendio e scoppio, una condizione preliminare sempre più ricorrente per la concessione del prestito. Parliamo di polizze assicurative - si veda il box pubblicato in queste pagine - che possono anche “pesare” 10.000 euro su un mutuo a 20 anni, contribuendo a far crescere il Taeg, ovvero il costo vero del finanzia mento.

La stessa analisi del merito creditizio del richiedente può limitare l’importo finanziato o determinare condizioni di “prezzo” meno vantaggiose. Specialmente per i più giovani per i quali, come rimarca Francesca Tedeschi responsabile di Osservatoriofinanziario.it, “permangono ancora molte criticità e l’accesso ai finanziamenti, nonostante i tassi attuali, è ancora ostacolato”. Vale insomma la solita regola: con gli istituti di credito mai abbassare la guardia. Tuttavia non c’è dubbio che le condizioni dell’offerta rispetto agli ultimi tempi sono notevolmente migliorate. “La situazione è indubbiamente favorevole - conclude Anedda - il costo del denaro resterà basso ancora per un bel po’ di tempo e non si esclude che nei prossimi 3-6 mesi gli spread possano calare ulteriormente di qualche punto decimale”.  Per un confronto veloce dei migliori mutui: Mutuionline.

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