A – Entro lunedì 17 novembre si paga la terza rata dei contributi fissi.
B – Entro lunedì 1° dicembre si paga il secondo e ultimo acconto dei contributi a percentuale. Dei contributi fissi conosciamo l’esatto ammontare in quanto sono calcolati sul cosiddetto reddito minimale che quest’anno è di 15.516 euro. Conoscendo la percentuale contributiva a carico delle due categorie e applicandola al reddito risulta che devono versare all’Inps, come terza rata (luglio/ settembre), 863,01 euro gli artigiani, e 866,49 euro i commercianti. Nelle due somme è compresa anche una piccolissima quota dovuta all’assicurazione per la maternità.
Per i contributi a percentuale invece non si può dare una cifra valida per categoria, in quanto il calcolo è legato alla misura del reddito di impresa di ogni singolo lavoratore. Più è alto il reddito più pesante è il contributo. Possiamo però indicare qual è l’aliquota da rispettare.
A – Il contributo è dovuto solo sulle quote di reddito di impresa superiori a 15.516 euro, in quanto fino a tale cifra sono già calcolati e pagati i contributi in cifra fissa, come abbiamo detto in precedenza. Perciò chi ha un reddito fino a 15.516 euro non deve pagare alcun contributo oltre la quota fissa.
B – Gli artigiani applicano la percentuale di 22,20%e i commercianti di 22,29%. I familiari collaboratori fino ai 21 anni di età pagano le aliquote con lo sconto di tre punti. Poiché però è già stata pagata nei mesi di luglio/agosto scorsi la prima metà dell’acconto, adesso si deve calcolare e applicare la seconda metà e cioè 11,10%gli artigiani e 11,145%i commercianti.
C– Se però il reddito 2013 supera 46.031 euro lordi sulla eccedenza va calcolata l’addizionale 1%, per cui le aliquote intere salgono rispettivamente al 23,20% e 23,29%. In ogni caso c’è un tetto massimo, oltre il quale non si pagano più i contributi Inps. Quest’anno è 76.718 euro, elevato a 100.123 euro per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e che sono perciò iscritti a Inps con decorrenza gennaio 1996 o successiva. L’Inps non invia più le comunicazioni con le quali a ogni lavoratore venivano forniti i dati e gli importi utili per i pagamenti. Ma queste informazioni esistono, e sono reperibili nel sito www.inps.it, esattamente nel “cassetto previdenziale” di ogni singolo interessato. Ognuno può perciò visualizzare e stampare il modello F24 per il pagamento.
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