sabato 20 dicembre 2014

Acquistare un box–prezzi a Milano, Roma, Napoli, Torino

La crisi non risparmia i box auto. I prezzi sono scesi fino al 12%, mentre l’offerta in vendita è aumentata anche del 6%, soprattutto nei grandi centri. Dunque da bene quasi irrinunciabile, in pochi anni il box è precipitato allo status di costo insostenibile per gli italiani. A segnalarlo è un’indagine di Immobiliare.it che mostra come in tutte le città d’Italia l’offerta di box in vendita sia aumentata al ritmo anche del 6% per quanto riguarda la vendita e del 9% per gli affitti; di pari passo, la domanda si è invece contratta, con effetti negativi sui prezzi di vendita fino al 5% e del 12% sui canoni di locazione.

«Complice la crisi economica molti italiani hanno rinunciato all’auto o si accontentano di una più vecchia», spiega Carlo Giordano, amministratore delegato del gruppo Immobiliare.it, «veicoli che raramente ci si preoccupa di custodire in un box privato. Gli effetti di questo atteggiamento sono ormai visibili nel mercato, soprattutto nei grandi centri urbani».

Ma anche altri fattori che hanno contribuito a deprimere i prezzi dei box in maniera così netta. Le nuove costruzioni per esempio prevedono obbligatoriamente un garage per ciascuna abitazione, specie nelle città, mentre negli stessi centri urbani sempre più spesso caratterizzati da Zone a Traffico Limitato o con accesso a pagamento, le auto private si usano sempre meno, in favore di mezzi pubblici o di quelli in condivisione come bike o car sharing.

prezzi box milano roma

Le maggiori oscillazioni dell’offerta riguardano le grandi città.
È Milano la città italiana che ha visto crescere maggiormente l’offerta di box, +5,7% per quanto riguarda le vendite e +9,3% per gli affitti. Stesso trend a Roma: i box in vendita sono cresciuti del 5,3% rispetto al 2012 (al contrario i prezzi si sono abbassati del 4,3%), mentre quelli in affitto sono aumentati del 7,2%, con canoni in calo di oltre l’8%. Caso a sé rappresentano i garage situati in vie o stabili prestigiosi: nonostante il calo generalizzato, costano fino a tre volte più degli altri. Anche Torino e Bologna registrano l’aumento dell’offerta, rispettivamente del 4,5% e del 4,8% per la vendita e del 6% e del 5,8% per l’affitto.
Quanto ai prezzi, i cambiamenti più evidenti si registrano a Genova, dove i canoni sono scesi del 12,2%, e a Bologna, dove la flessione è del 10,9%.




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