domenica 21 dicembre 2014

Previsioni azioni e obbligazioni bancarie italiane

Il settore bancario, dopo il forte spunto rialzista delle ultime settimane, sta incontrando qualche difficoltà nel proseguire la sua risalita. L’indice Ftse Banks consolida infatti al di sotto della barriera grafica in area 13.150-13.200 punti. Solo il superamento di quest’ultimo livello potrebbe fornire una nuova dimostrazione di forza e aprire ulteriori spazi di crescita. Per fornire validi spunti operativi per il trading di breve termine è stata analizzata la situazione tecnica dei principali istituti di credito, evidenziando i livelli grafici più significativi.

Banca Mps. I prezzi sono rimbalzati da quota 0,2120-0,21 e si stanno dirigendo verso la solida barriera grafica in area 0,245- 0,25 euro. Soltanto il breakout di quest’ultimo livello potrebbe provocare una chiara inversione rialzista. Nelle prossime sedute è probabile una fase laterale di riaccumulazione intorno a 0,23.

Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Dopo il forte spunto rialzista delle ultime settimane, il titolo si sta prendendo una salutare pausa di consolidamento al di sopra di quota 6,80 euro. La volatilità si sta contraendo e segnala che un nuovo movimento direzionale è alle porte. Da un punto di vista grafico, tuttavia, solo il breakout di quota 7,30 potrebbe innescare un allungo di una certa consistenza.
Banca Popolare di Milano. È stato respinto dalla resistenza situata a 0,52 euro e si è indebolito. Le quotazioni hanno trovato un valido appoggio a 0,4650, ma non sono riuscite a tornare sopra 0,50. La struttura tecnica di breve termine appare contrastata.

Banco Popolare. Dopo essere salito fino ad un massimo di 1,5350 euro, ha accusato una veloce correzione che si è arrestata in area 1,38-1,36. Il quadro tecnico di breve periodo appare contrastato: difficile infatti il superamento della resistenza posizionata tra 1,54 e 1,57 euro (zona che coincide con i massimi di inizio anno). Per le prossime sedute è pertanto probabile una fase laterale di consolidamento a ridosso di 1,50.

Credem. La struttura grafica di Credem è interessante. Il titolo ha infatti rotto al rialzo un triangolo simmetrico e si è spinto fino a quota 5,65 euro. Il trend di fondo si conferma rialzista ed è pertanto probabile un ulteriore allungo, con obiettivi di breve a quota 5,75 prima e 5,90-5,95 in un secondo momento. Solo una discesa al di sotto di 5,20 potrebbe fornire un segnale ribassista.
Intesa Sanpaolo. Le quotazioni hanno tentato un nuovo allungo, ma devono ancora confermare il superamento della barriera in area 1,85-1,86 euro. Pericolosa una discesa sotto 1,735, che può innescare una correzione con un primo target a 1,68-1,6750 e un secondo a 1,62- 1,6150. Il breakout, confermato in chiusura di seduta, di quota 1,865 fornirà invece un nuovo segnale rialzista con un primo target a 1,90 euro.

Mediobanca. La situazione tecnica appare positiva. I prezzi, dopo una breve pausa di consolidamento, al di sopra dell’area 6,20-6,15 euro, hanno compiuto un nuovo balzo in avanti e si sono portati a ridosso di 6,80 euro. L’analisi dei principali indicatori quantitativi evidenzia un rafforzamento della pressione rialzista e conferma pertanto la possibilità di un ulteriore allungo verso la soglia psicologica dei 7 euro prima e 7,20-7,25 in un secondo momento.

Ubi Banca. Il titolo si trova all’interno di una solida tendenza rialzista di breve periodo e ha raggiunto l’area 5,20-5,22 euro. Il quadro tecnico appare quindi positivo, anche se nelle ultime sedute si è registrata una contrazione dei volumi. Importante quindi la tenuta del supporto statico situato in area 4,85-4,80 euro, che può creare le premesse per un ulteriore balzo in avanti, che avrà una prima proiezione teorica a ridosso di 5,50 euro.

Unicredit. La correzione della scorsa settimana ha riportato le quotazioni in area 5,15-5,13 euro, zona dalla quale è iniziato un veloce recupero. La situazione tecnica di breve termine rimane comunque contrastata: la barriera 5,65-5,68 euro è solida e potrà essere superata soltanto dopo un’adeguata fase riaccumulativa. Da un punto di vista grafico solo il breakout di 5,70 potrebbe pertanto fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale.

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