sabato 24 agosto 2013

Come investire in obbligazioni convertibili

Le obbligazioni convertibili sono dei bond che possono essere convertiti in azioni durante la loro vita in base a un prezzo e a un rapporto di cambio prestabilito (si ha diritto a un certo numero di azioni della società ogni obbligazione convertibile posseduta). Dunque, chi possiede l'obbligazione può diventare azionista della società (è il cosiddetto diritto d'opzione presente nell'obbligazione convertibile).

La decisione se convertire o meno dipenderà dal prezzo che l'azione raggiungerà durante il periodo di conversione. In genere, quando viene emesso il bond convertibile, il prezzo dell'azione è inferiore (del 20 – 30%) al prezzo stabilito per la conversione e le cedole pagate sono inferiori rispetto a quelle di un analogo bond a tasso fisso. Convertirò l'obbligazione in azioni solo se il suo prezzo supererà quello di conversione prefissato.

La natura ibrida, un po' bond, un po' azione, è confermata dal confronto dell'andamento medio delle convertibili con le Borse mondiali. Come puoi vedere nel grafico, negli ultimi 20 anni il comportamento è stato simile, anche se per le convertibili ogni movimento (in su e in giù) è stato meno accentuato. Questo significa che in tempi di forti rialzi per le Borse le obbligazioni convertibili hanno guadagnato meno dei mercati mondiali, facendoti dunque perdere una buona dose di guadagni.

In tempi di cali per le Borse, invece, le convertibili hanno comunque perso terreno, ma meno delle Borse. In questo caso, però, la protezione contro i cali di Borsa è stata inferiore a quella offerta dai bond. È poi alto il rischio che l'azione perda terreno e il valore dell'opzione si annulli. In tal caso il titolare della convertibile si ritrova tra le mani una obbligazione dal rendimento molto basso. In molti casi, inoltre, i titoli sono poco liquidi e nascondono a volte costi di transazione e conversione occulti. Il periodo di conversione è spesso limitato a solo pochi mesi (a volte settimane) all'anno e l'emittente può riservarsi la facoltà di rimborsare il prestito in via anticipata o, al contrario, può obbligare l'investitore a convertire il prestito prima del previsto.

Gli svantaggi superano i vantaggi, ma per un professionista questi ostacoli sono un'opportunità. I gestori specializzati sanno cogliere l'attimo? Solo 1 su 84 è in grado di "ricalcare" l'indice tutti gli altri ne vengono regolarmente battuti. Il fondo è RWC Global Convertibles AUSD (Isin LU0273642925). È caro (ha un Ter dell'1,90%) e elitario (ha un minimo di 25.000 euro).
Opera con Fineco per ridurre i costi di negoziazione.


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