sabato 17 agosto 2013

Truffe sui prestiti–il furto di identità

24mila frodi nel 2012, in aumento dell’8,6% rispetto al 2011, in particolare per quanto riguarda i finanziamenti erogati, dove le frodi creditizie sono cresciute a doppia cifra (+17%), secondo i dati dell’Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie. Vittime: uomini e under 30 Sono gli uomini le principali vittime di questa tipologia di frode: ben il 65,4% del totale, anche se la percentuale di donne sta man mano aumentando (+4% rispetto al 2011), e solitamente under 30 (+21,2% rispetto al corrispondente periodo del 2011, colpita nel 27,3% del totale). 80% delle frodi sui prestiti finalizzati In calo significativo, invece, i casi di frode rilevati sulle carte rateali (-27%).

L’80% dei casi totali, infatti, riguarda i prestiti finalizzati, poiché la frode spesso è portata a termine presso un dealer (una concessionaria auto o moto, oppure una catena di distribuzione di prodotti di elettronica), in possesso di minori strumenti di verifica e prevenzione rispetto agli istituti di credito. In aumento anche le frodi sui mutui, tipicamente per ristrutturazioni o liquidità, anche se sul totale rappresentano una quota irrisoria (1,2%).

Maggiori furti di identità per assegni e cambiali I furti di identità crescono anche nell’emissione di cambiali e assegni a nome altrui, tanto che i titoli di credito protestati con firme falsificate a seguito di furto di identità hanno raggiunto quota 5.226, in aumento del 4,8% rispetto al 2011, con un importo medio pari a circa 5mila euro. L’importo totale di assegni e cambiali protestate emessi con falsificazione della firma e furto di identità nel 2012 ha raggiunto la ragguardevole cifra di 25,9 milioni di euro, in aumento dell’8,3% rispetto al 2011.

Importi sempre più ridotti
Si tratta, tuttavia, di small ticket: importi inferiori ai 1.500 euro per il 42% dei casi (+35,4% rispetto al 2011), proprio perché i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati non allo sportello ma presso esercenti e punti vendita, sono quelli che si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati. Il 10% delle frodi viene a galla dopo 5 anni Si accorciano i tempi di scoperta: nel 50% dei casi, infatti, entro l’anno viene scoperta la frode (+12%), mentre rimane al 17% la percentuale di scoperte superiore ai 4 anni.

Ciò nonostante, sono aumentati del 28% i casi di frode scoperti dopo 5 anni, che nel 2012 hanno rappresentato il 10% del totale. La Campania ancora al primo posto Più frodi dichiarate in Campania (18,3% del totale), Sicilia e Lombardia, seguite da Lazio, Puglia e Piemonte: le stesse regioni che nel 2011 occupavano i primi posti di questa poco invidiabile classifica. Il maggior incremento rispetto all’anno precedente si registra però in Trentino Alto Adige (+12,6%); crescono in modo consistente anche i casi rilevati in Sardegna (+10,1%) e Toscana (+5,9%), mentre calano vistosamente quelli in Molise (-15,7%) e Basilicata (-20,8%). La Campania oltre alla prima posizione assoluta del ranking fa anche registrare un incremento delle frodi di circa il 2%.

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