sabato 10 agosto 2013

Investimenti nell’immobiliare–previsioni 2013

investire-casaSecondo le rilevazioni degli operatori, l'anno appena concluso è stato uno dei peggiori, con ribassi, per la prima volta, anche a due cifre. Hanno inciso la mancanza del credito, ma anche le preoccupazioni per il posto di lavoro, la diminuita capacità di risparmio e l'Imu.

i è appena concluso un anno difficile per il mercato immobiliare italiano, un anno che apre le porte a un 2013 i cui primi mesi hanno registrato timidi segnali di un riavvicinamento fiducioso al mercato. L’interesse per la casa, in realtà, non si è mai sopito in questi anni, ma i potenziali acquirenti si sono dovuti scontrare con l’incertezza della situazione economica del paese, con i problemi legati al mantenimento del posto di lavoro, con le difficoltà di accesso al credito, con la diminuzione della capacità di risparmio, con venditori restii ad abbassare i prezzi di richiesta e, infine, con l’arrivo dell’Imu.

Nella seconda parte del 2012, ancora una volta, sono state le grandi città ad avere un risultato migliore con una diminuzione dei prezzi del 5,1%, leggermente più contenuta rispetto a quella avuta nella prima parte dell’anno (-5,4%). La diminuzione dei prezzi di Bari, Bologna, Roma e Verona è stata inferiore rispetto a quella fatta registrare nel primo semestre del 2012. Nelle grandi città sono state le zone periferiche ad avere sofferto maggiormente, rispetto alle zone semicentrali e centrali. Come ci si aspettava, cadute più forti hanno interessato i prezzi delle case nei capoluoghi di provincia e nell’hinterland delle grandi città.

I capoluoghi di provincia del Nord Italia hanno registrato una contrazione dei valori delle case del 6,2% (-3,8% nella prima parte del 2012), quelli del Centro Italia del 6,7% (-4,7% nella prima parte del 2012) e quelli del Sud Italia del 7,1% (-4,9% nella prima parte del 2012).
Continua la perdita di valore per le abitazioni le cui caratteristiche non soddisfano le esigenze espresse oggi dai potenziali acquirenti (presenza di spazi esterni, di ascensore, di riscaldamento autonomo, posizionamento in quartieri ben serviti). Questo fatto perché la maggiore offerta presente sul mercato, anche di appartamenti di nuova costruzione, penalizza maggiormente l’usato e il più vetusto.

I tempi di vendita sono ancora lunghi: secondo gli ultimi dati, le tempistiche per arrivare alla conclusione di una trattativa nelle grandi città sono di 183 giorni, nei capoluoghi di provincia di 207 giorni e infine nei comuni dell’hinterland delle grandi città di 209 giorni.



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