martedì 30 luglio 2013

Bric emergenti–conviene ancora investire?

Bric, fine di un'era? L'Ocse ha rilasciato a metà giugno le stime preliminari per i Paesi del G20 e i Bric deludono, con il Brasile che mostra una crescita sostanzialmente stabile, mentre Cina e India sono in vistoso rallentamento. Nel tentativo di decifrare il destino dell'indice di Shanghai potrebbe assumere grande rilevanza la giornata del 25 giugno quando, dopo essere scesi nell'intraday del 6%, i prezzi hanno chiuso sostanzialmente invariati (-0,2%).

La candela giornaliera archiviata a seguito delle oscillazioni del 25 giugno è un bell'esempio di "hammer", un martello che con la sua lunga "coda" verso il basso indica la presenza di un forte supporto sotto il quale per il momento il mercato non intende andare. L'impressione e' che a 1.849,65 punti sia stato toccato un minimo di periodo, una soglia dalla quale il mercato potrebbe tentare una ripresa a correzione dell'ampio ribasso visto dal top di fine maggio a 2.334 punti. La rottura di quota 2.000 fornirebbe conferme in questo senso prospettando il test di 2.100 e 2.150. In ottica temporale piu' estesa sarebbe poi la rottura di 2.150 a lasciare all'indice campo libero fino al test dei 2.350 punti circa. Sotto 1.910 atteso invece nuovo test di area 1.850. Solo in caso di violazione di questa soglia l'ipotesi di un rimbalzo esteso sarebbe da accantonare.

Quadro grafico delicato ma non ancora compromesso anche per l'indice di Hong Kong. L'Hang Seng si è infatti appoggiato con i minimi del 25 giugno sulla base del canale rialzista che contiene l'andamento dei prezzi dai record negativi del marzo 2009, supporto a 19.380. Il ribasso intrapreso dai massimi di inizio anno si è avviato dal test della linea mediana dello stesso canale, attualmente in transito a 24.600, ed è quello l'obiettivo al quale l'indice potrebbe tendere in caso di rottura a 21.000 circa della media mobile a 400 giorni. Discese sotto area 19.380 potrebbero invece anticipare nuovi cali, almeno fino a 17.600 circa, altro supporto critico dal quale si potrebbero realizzare nuovi tentativi di rimbalzo.

Anche il brasiliano Bovespa è sceso con i minimi dell'ultima settimana di giugno in prossimità di un sopporto rilevante che per il momento ne ha contenuto il ribasso. I prezzi hanno infatti incontrato in area 45.500 la trend line rialzista disegnata dai minimi dell'ottobre 2002 e passante per quelli dell'ottobre 2008. Sugli stessi livelli si colloca anche la base del canale discendente che contiene l'andamento dei prezzi dai massimi di marzo 2012. Recuperi oltre 48.000 fornirebbero un segnale di probabile ritorno in prossimità della media mobile a 100 giorni, in transito a 55.000 circa. Obiettivo successivo a 60.000 circa, lato alto del citato canale ribassista. In caso di discese sotto area 45.000/45.500 sarebbe invece probabile il proseguimento della fase calante almeno fino a 38.800. L'indice Bse Sensex di Bombay sta lottando da circa una settimana con la trend line rialzista disegnata dai minimi di giugno 2012, supporto praticamente coincidente con il 38,2% di rintracciamento del rialzo dai minimi di un anno fa.

La violazione di questo riferimento aprirebbe con buona probabilità la porta a ulteriori cali, diretti verso il livello successivo della scala di Fibonacci, il 50%, posto a 18.100, dove l'indice incontrerebbe anche i minimi di aprile. La tenuta di area 18.500 e la rottura a 19.150 della media mobile a 200 giorni sarebbero invece l'anticamera di un rimbalzo esteso, che dovrebbe tornare a interessare i 20.000 punti almeno. L'indice Rts di Mosca e' quello che al momento appare in maggiore difficoltà nel panorama dei Bric. I prezzi sono infatti scesi recentemente sotto i minimi di fine maggio 2012 a 1.227 punti circa segnalando l'intenzione di voler riprendere la fase ribassista avviatasi con il picco di inizio 2011 di area 2.125, interrotta negli ultimi mesi da un trend sostanzialmente laterale. La violazione della base del rettangolo, i 1.227 punti, potrebbe implicare l'avvio di un ribasso almeno proporzionale all'ampiezza della fase orizzontale, posto quindi in area 700, in vista dei minimi di inizio 2009 a 500 punti circa. Rimbalzi sopra 1.327 sarebbero un primo indizio in favore di una fase di recupero.

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