domenica 21 luglio 2013

Obbligazione Veneto Banca a due anni offre il 3,75%

obbligazione veneto bancaL'avvicinarsi dell'estate ha riportato una spiccata volatilità sui mercati finanziari, in particolare su quelli obbligazionari. I rendimenti dei bond a tasso fisso, dopo aver segnato i minimi ad aprile, hanno iniziato la risalita facendo scendere i prezzi dei titoli. Il livello attuale rimane comunque su valori contenuti se l'analisi si sofferma sulle emissioni a basso rischio, mentre sulla "carta periferica" offrono yield concorrenziali.

Non mancano, però, i rischi. Veneto Banca, per esempio, sta collocando un'obbligazione a tasso fisso con scadenza agosto 2015 che offre cedole semestrali per un tasso di interesse annuo del 3,75%. Nel prospetto si segnala che non vi sono commissioni di collocamento e, stavolta, potrebbero essere davvero contenute. Infatti vi è un titolo di Veneto Banca sull'EuroTLX (XS0881547466) che offre rendimenti simili ma che presenta un investimento minimo di 100mila euro. Questa obbligazione collocata ad inizio 2013 con uno yield superiore al 4%, attualmente sta scambiando con rendimenti inferiori, ma comunque in rialzo rispetto a quanto registrato a metà maggio quando si raggiunse il 3,5%.

È interessante notare come vi siano emittenti italiani più rischiosi che stanno scambiando con yields più bassi. Non bisogna dimenticare che stiamo analizzando l'obbligazione di un emittente divenuto "high yield" per motivi indotti dalla gravissima situazione economica italiana. La situazione dei prestiti "non performing" rimane difficile per l'intero comparto bancario e la forte crescita registrata negli ultimi 12 mesi non può lasciare tranquilli gli investitori che sono ancora in attesa di un miglioramento che continua ad essere rimandato ad un ipotetico futuro.

La situazione di bilancio di Veneto Banca nel 2012 è risultata aggravata da una serie di rettifiche di bilancio costituite da svalutazioni sugli investimenti immobiliari, peraltro imposti da Bankitalia all'inizio del 2013. L'esposizione nei confronti dei titoli di Stato italiani era pari al 5,2 miliardi di euro (15% sul totale dell'attivo), ma la durata finanziaria della posizione è contenuta.

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