L’incertezza circa i futuri acquisti della Fed rendono, tuttavia, dubbia la tenuta del passo della crescita americana. Le tensioni in tale direzione sono state, altresรฌ, supportate dalla revisione al ribasso delle stime sulla crescita mondiale, sia per il 2013 sia per il 2014, da parte dell’OCSE.
Nel dettaglio, l’istituto francese ha ridotto notevolmente le previsioni sul Pil di Area euro, Cina, Brasile e Russia, mentre il FMI ha rivisto al ribasso la fase espansiva dell’economia cinese per l’anno in corso (da +8% a +7.75%) in seguito alle minori esportazioni per il contesto internazionale piรน fragile.
La forza del biglietto verde USA, che in termini di Dollar Index si mantiene in area 84, ha contribuito a raffreddare la domanda di materie prime dagli acquirenti di altre regioni valutarie. Nel dettaglio, le perdite sono state guidate dai comparti energy ed industriale, a cui si sono contrapposti i progressi di graminacee e livestocks.
Queste ultime, nell’ultimo periodo di riferimento, hanno mostrato una contrazione piรน contenuta rispetto a quella registrata dal petrolio, ma allargando l’orizzonte temporale agli ultimi tre mesi risulta nettamente la peggiore performance all’interno del settore. Medesima intonazione negativa ha caratterizzato il gas naturale penalizzato dal clima non sufficientemente freddo da indurre una significativa domanda per il riscaldamento, nรฉ cosรฌ caldo da richiedere maggiori consumi per gli impianti di climatizzazione. Le attese sono, pertanto, di un rialzo delle scorte nei prossimi comunicati.
Tra le soft commodities si sono rilevate variazioni contrastate. Da una parte, spicca la flessione del cacao appesantito dall’incremento produttivo in Costa d’Avorio che ha comportato un aumento della quantitร destinata all’export rispetto allo stesso periodo del 2012. Ulteriori ribassi, tuttavia, sono stati limitati dall’attacco di un fungo che ha colpito le coltivazioni brasiliane mettendo a repentaglio l’output dell’anno. Indicazioni opposte dal Brasile per il caffรจ, in quanto l’arrivo delle attese piogge ha fatto anticipare le stime sulla maturazione di quello che si prospetta un raccolto molto abbondante, generando pressione verso il basso sulle quotazioni. D’altro canto, il balzo del succo d’arancia รจ stato il piรน cospicuo della settimana tra le materie prime del paniere, segnando performance record su tutti gli orizzonti di riferimento. In tal senso, ha contribuito l’avvio della stagione degli uragani in Florida. Poco sopra la paritร , invece, si รจ mostrato lo zucchero su alcune ricoperture tecniche che non sono riuscite, perรฒ, ad invertire il trend negativo rispetto alle medie mobili sino ad un anno.
Un andamento positivo di base ha caratterizzato la componente legata alle graminacee che, a livello generale, sono state sostenute dagli acquisti scattati in seguito al maltempo che ha colpito le aree piรน coltivate degli Stati Uniti, con tempeste di vento e pioggia che rischiano di far tardare la maturazione e danneggiare i raccolti. Al riguardo, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense a causa delle avverse condizioni meteorologiche solo il 69% del grano previsto รจ stato piantato, contro una media negli ultimi cinque anni dell’86%. In aggiunta, la qualitร valutata tra “buona” ed “eccellente” ammonta al 31%, mentre un anno fa era del 54%. Medesima intonazione per il mais, spinto verso l’alto dall’apertura di nuove posizioni da parte di alcuni fondi speculativi d’ivestimento. Per quanto riguarda la soia, invece, i guadagni sono stati limitati dalle notizie che la Cina ha cancellato un contratto per comprare 147'000 tonnellate del cereale dagli USA nell’anno commerciale 2012/2013.
Oro e argento
Infine, il progresso generale delle livestocks ha visto i futures sui bovini invertire la tendenza negativa dell’ultimo periodo grazie, alla decisione dell’Organizzazione mondiale per la salute degli animali di abbassare la classificazione del livello di rischio circa il morbo della “mucca pazza” per i capi di bestiame USA. In tal senso, la nuova categoria di valutazione dovrebbe incrementare decisamente la domanda per l’export statunitense. Sul fronte dei suini, a conferma del trend rialzista trimestrale, si รจ mostrata una lieve ascesa guidata dall’acquisto da parte di una holding cinese del colosso americano Smithfield Foods, il piรน grande produttore al mondo di maiali.
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