martedì 23 luglio 2013

Obbligazione Ubi Banca tasso basso costo alto

Le quotazioni delle azioni bancarie italiane hanno ripreso ad apprezzarsi e anche gli spread, rispetto alla curva tedesca, rimangono nei pressi dei minimi degli ultimi mesi. Il credit default swap (Cds) a 5 anni su Ubi Banca si è ridotto decisamente rispetto allo scorso febbraio portandosi a 233 punti, inferiore di 25 punti base rispetto a quello rilevato sui BTp di pari scadenza. In questo momento, quindi, il rischio default sembra essere superiore per le emissioni della Repubblica italiana che su una primaria banca domestica.

Per gli analisti l'istituto presenta una situazione di bilancio favorevole, ovviamente se ponderata al contesto macroeconomico italiano in quanto Ubi, anche nel primo trimestre 2013, ha visto crescere i crediti in difficoltà. Ubi sta proponendo ai clienti un'obbligazione a tasso misto, molto in voga attualmente, che riconosce il primo anno delle cedole trimestrali del 2% annuo, per poi corrispondere coupon a tasso variabile indicizzati all'euribor a 3 mesi maggiorati dell'1,4%. I rendimenti annui offerti da obbligazioni di Ubi già quotate non sono molto distanti: un tasso fisso, scadenza aprile 2016, riconosce il 2,4% lordo (IT0004895352).

Si tratta comunque di un saggio più generoso a patto però che i tassi monetari rimangano bassi, altrimenti il prodotto in collocamento potrebbe anche sovraperformare. Le commissioni praticate da Ubi su questo tasso misto sono elevate (4,22%), in particolare perché il costo annuo del bond raggiunge l'1,4%, in linea con i prodotti del risparmio gestito specializzati sull'obbligazionario.

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