giovedì 18 luglio 2013

Certificati long e short. Istruzioni per l’uso

Il certificate long (26,90 euro; Isin IT0006723263) ti permette di speculare sui rialzi di Piazza Affari, quello short (3,60 euro; Isin IT0006723271) ti fa guadagnare quando Milano scende. Entrambi moltiplicano per 5 l’andamento di Piazza Affari: con quello long guadagni il 10 % se Piazza Affari sale del 2 %, con quello short guadagni il 10 % se, invece, Milano perde il 2 %. Occhio che vale anche al contrario: se hai comprato il certificate long e Piazza Affari scende ci perdi 5 volte tanto. Morale: se imbrocchi la scommessa, fai tanti soldi. Se, però, il mercato ti viene contro rischi di rimetterci parecchio e in poco tempo. Per questo sono strumenti che devi prendere in considerazione solo se sei conscio del rischio che ti assumi. Importante: non sono strumenti da tenere nel cassetto, ma da usare per speculazioni di brevissimo periodo, anche di sole poche ore. Se, infatti, la Borsa fa un giorno +3 % e il giorno dopo -3 %, tu col certificate ci rimetti comunque il 2 %!

Li puoi comprare in ogni momento della giornata, per sfruttare l’andamento del mercato. Per esempio, lo scorso 6 giugno dopo una buona mattinata Piazza Affari ha iniziato a ripiegare nel primo pomeriggio a seguito di un esito tutto sommato deludente della riunione della Banca centrale europea. Vedendo questo, e notando che anche dagli Usa non arrivavano notizie particolarmente positive, avresti potuto comprare il certificate short. Se lo avessi comprato alle 15:00 in solo un’ora e mezzo avresti guadagnato il 9,7 %! Lordo però.
 

Come usarli: take profit e stop loss

Visto che si tratta di speculazioni mordi e fuggi metti sempre un limite alle perdite che sei disposto a tollerare. Scegli tu il limite, ma con criterio: non troppo basso, tipo l’1 %, né troppo elevato – sappiamo che c’è chi l’ha messo al 50 %. Considerando le oscillazioni medie della Borsa nell’ultimo periodo un 10 % ci sembra ragionevole. Hai comprato il certificate long a 26,90 euro? Appena vedi che il prezzo arriva a quota 24,21 euro vendi – questa soglia in inglese si chiama stop loss. Devi essere disciplinato: non farti tentare dalla speranza di un rimbalzo. Vendi e pentiti! Vale anche per i guadagni: decidi di quanto ti vuoi accontentare.

Anche qui un +10 % è corretto. Se hai comprato il certificate long a 26,90, appena vedi che il prezzo arriva a quota 29,59 euro vendi – in inglese questa soglia si chiama take profit. Ti diamo i termini in inglese perché anche nelle piattaforme di trading italiane usa così.
 

Dove si comprano i certificates?

Per poter acquistare i certificate, la banca deve darti accesso al segmento Sedex di Piazza Affari. Per esempio, Conto corrente arancio di Ingdirect non ti dà questa possibilità. Con Fineco, IwBank e WeBank, invece, non hai problemi. Ricorda, inoltre, che i certificate tengono conto dell’andamento di Piazza Affari a dividendi inclusi: per esempio, lo scorso 20 maggio tante società hanno staccato il dividendo. La Borsa sembrava in calo, ma, tenendo conto dei dividendi, era in realtà in rialzo. Per questo il certificate long saliva e lo short scendeva. Infine, sappi che il prezzo dei certificate non sarà mai istante per istante perfettamente 5 volte quello di Piazza Affari: gli scambi sui certificate sono inferiori rispetto a quelli su Piazza Affari e ci sono, quindi, piccole differenze tra i prezzi.



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