mercoledì 31 luglio 2013

Obbligazioni Portogallo e Grecia quanto investire?

investire obbligazioni grecia portogalloLa scorsa settimana si sono dimessi due ministri in Portogallo, tra cui quello delle finanze, considerato il responsabile delle politiche economiche “lacrime e sangue” che hanno messo in ginocchio l’economia lusitana.

La notizia ha impensierito notevolmente i mercati che hanno reagito in maniera scomposta, temendo un rallentamento delle riforme economiche necessarie per soddisfare le richieste del Fondo monetario internazionale, formulate in seguito alla concessione degli aiuti economici alla boccheggiante economia portoghese.
Il rendimento dei titoli portoghesi a 10 anni ha superato il 7 % lordo e anche i bond degli altri Pigs hanno risentito dello scrollone assestato dalla crisi portoghese – per esempio, lo spread BTp Bund ha superato 300 a metà settimana, mentre a fine settimana è tornato su valori più “normali”.

L’applicazione “selvaggia” delle misure di austerità richieste dalla Troika ha avuto pesanti ripercussioni sull’economia portoghese. Il Prodotto interno lordo lusitano nel 2012 è crollato del 4,1 %, la contrazione prevista per il 2013 si è fermata “solo” al 2,9 %. Non crediamo che il Portogallo abbia iniziato a percorrere a grandi falcate la strada verso il default, e pensiamo che sia solo una crisi passeggera, di stampo politico.

Questa convinzione è avvalorata anche dai Cds portoghesi che, pur essendo cresciuti nell’ultimo periodo sono ben lontani dai “livelli di guardia” raggiunti all’apice della crisi. Per prudenza, però, ti consigliamo di non comprare più Repubblica portoghese 4,45 % 15/06/2018 (90,68) ma di mantenerlo in portafoglio.

Ad aggravare le preoccupazioni sul fronte europeo questa settimana ci si è messa anche la Grecia, a un passo da un nuovo default. Di nuovo in crisi di liquidità, la Repubblica ellenica si trova a fare i conti con un’economia allo stremo ed è lontana dal raggiungere gli obiettivi previsti dalla Troika per la concessione di un’ulteriore fetta di aiuti. La situazione greca è, ancora una volta, grave. Ti rinnoviamo il consiglio: vendi i titoli greci se li hai ancora, non farti cogliere impreparato da una nuova ristrutturazione del debito.

Nel confermare i tassi invariati, ancora una volta la Banca centrale europea cerca di rassicurare i mercati, stavolta con successo. Addirittura in questo caso anticipa le decisioni future, sbilanciandosi nell’affermare che a lungo i tassi europei rimarranno bassi e apre la porta a un ulteriore taglio, dopo aver confermato il livello attuale. Per prudenza ti consigliamo però di non superare, nel tuo portafoglio, il 10 % di titoli emessi dai Pigs– sono Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna. I titoli emessi dalla Repubblica italiana (quindi tutti i BTp, i Republic of Italy…) fanno eccezione e non subiscono questa limitazione e rimangono fermi al 20 % del tuo portafoglio.

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