venerdì 26 luglio 2013

Finanziamenti Ubi Banca giovani coppie e imprenditori

Ubi Banca apre le proprie filiali ai lavoratori precari, a quelli con partita Iva, ai giovani, studenti e non, alle nuove famiglie e agli immigrati. E comunica il nuovo posizionamento, per la prima volta nella sua storia, in tv con un cartone animato.
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Se la crisi economica mette infatti in difficoltà i risparmiatori italiani, «il mondo del credito deve cambiare i propri parametri di prestito, adeguandoli ai tempi», spiega Victor Massiah, consigliere delegato del gruppo Ubi Banca. «Nel caso dei giovani, per esempio, i rapporti di lavoro sono sempre più spesso precari. Non si può più quindi chiedere un contratto a tempo indeterminato a garanzia di un prestito. Nel caso delle famiglie, invece, aumentano le coppie che non sono sposate e, quindi, non possono presentare in banca un certificato di matrimonio».

Per tutte queste ragioni, Ubi Banca lancia prodotti ad hoc, come il mutuo per giovani coppie che vogliono acquistare la prima casa e come il finanziamento per avviare una start-up. Al mutuo, per esempio, possono accedere anche coppie fi no ai 39 anni di età, in cui entrambi i partner hanno un contratto di lavoro atipico o a tempo determinato da almeno 18 mesi (anche non consecutivi) oppure hanno lavorato 18 mesi negli ultimi 24 ma hanno un impiego al momento della richiesta del mutuo.

«La nostra offerta è aperta alle coppie sposate, a quelle di fatto, eterosessuali o gay che siano », precisa Massiah. «Vi può accedere chi ha una partita Iva, così come una coppia immigrata in Italia. Viste le difficoltà del momento storico, abbiamo previsto anche due periodi, ognuno fino a un massimo di 12 mesi, in cui congelare i pagamenti in caso di difficoltà».

Considerando un’età compresa tra i 25 e i 39 anni, «il bacino di potenziali clienti », aggiunge Rossella Leidi, vicedirettore generale di Ubi Banca, «è in Italia di 1,4 milioni di individui». Con un rapporto rata-reddito fino al 35% e quello mutuo-valore dell’immobile fi no all’80% dello stesso valore dell’immobile, il mutuo concede al massimo 500 mila euro, secondo una tipologia di pagamento degli interessi fissa, variabile o variabile con cap (un tetto massimo).

A fronte dei tecnicismi bancari, però, Ubi Banca ha deciso per una comunicazione multimediale, improntata sull’animazione. «È la prima volta che pianifichiamo uno spot tv», prosegue il consigliere delegato dell’Unione banche italiane, nata il 1° aprile 2007 dalla fusione di Banche popolari unite (Bpu) e Banca lombarda e piemontese. «E lo facciamo con un cartone animato», ripreso su piccolo schermo, stampa, media digitali (oltre che radio).

Con la creatività di Touch Italy del gruppo Omnicom, lo spot tv è partito in occasione delle prove del Gp di Spagna e proseguirà per le prossime due settimane di maggio, mentre da inizio giugno per altre due settimane sarà on air anche la campagna sul «secondo prodotto dedicato al variegato mondo dei giovani», rilancia Massiah.

«Si tratta di un finanziamento a condizioni agevolate per aprire un’attività propria. L’importo massimo erogato è di 50 mila euro, per un periodo fi no a 60 mesi. Quindi non stiamo parlando di chi vuole creare la nuova Microsoft, ma dei giovani che vogliono lanciare una propria attività a carattere per lo più artigianale. Una categoria molto colpita dalla crisi». Anche per questo prodotto sono previsti sospensioni dei pagamenti in caso di difficoltà del neoimprenditore.

«Incentiviamo così le richieste», conclude Leidi, «perché è vero che la crisi colpisce il budget degli italiani, ma è altrettanto vero che crea pure un effetto psicologico nei risparmiatori di non essere più in grado di lanciare nuove iniziative aziendali o di poter sostenere un prestito, riducendo di fatto la domanda di credito bancario».

Per trovare il migliore mutuo per le tue esigenze, fai un confronto su Internet.

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